Alessandra Celi

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Alessandra Celi

Alessandra Celi, nata Alexandra Barbara Celi[1] (Londra, 15 agosto 1966), è un'attrice italiana.

Figlia di Adolfo Celi e Veronica Lazar, ha lavorato con Vittorio Gassman, Federico Tiezzi, Roberto Guicciardini, Giancarlo Cobelli, Roberto Benigni, Italo Moscati. Ha interpretato il ruolo di Monica Rovati nelle fiction "Mio figlio"(2005) e "Io e mio figlio - Nuove storie per il commissario Vivaldi" (2010)[2], entrambe con Lando Buzzanca protagonista, regia di Luciano Odorisio. È stata la moglie di Claudio Amendola in "Caterina va in città" di Paolo Virzì. È stata la testimone in "Boris Giuliano - Un poliziotto a Palermo" (regia di Ricky Tognazzi), la moglie di Christopher Lambert "La dottoressa Giò" (regia di Antonello Grimaldi), e ha partecipato a "Il nome della rosa" (miniserie televisiva) regia di Giacomo Battiato. Nel 2020 interpreta Tina Lattanzi nella serie "Permette? Alberto Sordi" regia di Luca Manfredi

Ne Il paradiso delle signore ha interpretato Loredana Mancini e in Un cielo stellato sopra il ghetto di Roma di Giulio Base, Giulia, la mamma della protagonista.

Si occupa anche di Eventi e del Premio Adolfo Celi, organizzato insieme al CirsMe e al Mume, il Museo Regionale di Messina. Uno dei momenti centrali nel 2021 è stato la proiezione del docufilm su Adolfo Celi e Veronica Lazar realizzato da Alexandra Celi per la regia di Leonardo Celi e Roberto Savoca. “Era la più bella di tutti noi – le molte vite di Veronica Lazar”.[3]

Il documentario è stato finalista ai Nastri d'argento 2021

Dal 2023 è una delle lettrici di "Mille e un Libro - Scrittori in TV" trasmissione condotta da Gigi Marzullo

  1. ^ Elenco Artisti Settore Audiovisivo Rappresentati da Nuovo IMAIE (al 31/01/2014) (PDF), su areasoci.nuovoimaie.it, IMAIE. URL consultato il 26 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2015).
  2. ^ Io e mio figlio. Nuove storie per il commissario Vivaldi, su rai.it. URL consultato il 13-01-2016.
  3. ^ Al memorial Adolfo Celi ha vinto la generosità dei messinesi, su mestyle.it. URL consultato il 29-07-2021.

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