Alan Bates

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Alan Bates nel 1975

Alan Arthur Bates (Allestree, 17 febbraio 1934Londra, 27 dicembre 2003) è stato un attore britannico.

Nato ad Allestree, un sobborgo di Derby, Bates si diplomò alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra, dove studiò prima di arruolarsi nella Royal Air Force. Nel 1956 esordì in teatro nel West End come protagonista in Ricorda con rabbia di John Osborne, un ruolo che ne fece una star. Quattro anni più tardi recitò ne Gli sfasati (1960), il suo primo ruolo cinematografico. Negli anni seguenti la sua carriera cominciò a decollare e apparve in molti film di successo internazionale come Zorba il greco (1964), Georgy svegliati! (1966), Via dalla pazza folla (1967) e nel film di John Frankenheimer L'uomo di Kiev (1968), che gli fruttò una candidatura al premio Oscar come migliore attore.

Nel 1969 raggiunse l'apice del successo con Donne in amore di Ken Russell, film che suscitò molto scalpore per la celebre scena in cui Bates e il coprotagonista Oliver Reed lottano nudi davanti a un caminetto. Negli anni settanta la sua carriera proseguì con Messaggero d'amore (1971) di Joseph Losey, Una donna tutta sola (1978) di Paul Mazursky e L'australiano (1978) di Jerzy Skolimowski, una delle sue performance più convincenti. L'attore preferiva concentrarsi su ruoli significativi piuttosto che accettare tutto ciò che gli veniva proposto; nel ventennio successivo lavorò soprattutto con registi di alto livello, come James Ivory in Quartet (1981), Alan Bridges in Prigioniero del passato (1982), Michael Winner in L'avventuriera perversa (1983), Andrei Konchalovsky in Duet for One (1986), Claude Chabrol in Doctor M. (1990), Franco Zeffirelli in Amleto (1990), Sam Shepard in Silent Tongue (1994), Robert Altman in Gosford Park (2001). La sua ultima apparizione sul grande schermo fu in The Statement - La sentenza (2003), di Norman Jewison, girato poco prima della sua morte.

In televisione i suoi ruoli spaziarono da personaggi classici, come lo Henchard de Il sindaco di Casterbridge (1978), all'agente segreto Guy Burgess in An Englishman Abroad (1983), al narratore nella versione del 2000 de Le mille e una notte.

Acclamato interprete teatrale, sul palcoscenico Bates ebbe un rapporto preferenziale con le opere di Simon Gray; recitò in Butley, Otherwise Engaged, Stage Struck, Melon, Life Support e Simply Disconnected; lavorò anche nel film Butley e nella serie televisiva di Gray Unnatural Pursuits. Vinse due Tony Award (l'analogo teatrale del Premio Oscar) come Migliore attore protagonista, il primo nel 1973 per il suo ruolo in Butley e il secondo 29 anni più tardi per Fortune's Fool, solo un anno prima della sua dipartita.

Fu nominato Commendatore dell'Impero Britannico (CBE) nel 1996 e successivamente Cavaliere (KBE) nel 2003.

Bates interpretò il personaggio di Antonio Agrippa nella miniserie di History Channel Spartaco - Il gladiatore, che venne trasmessa nel 2004, dopo la sua morte. L'opera fu dedicata alla sua memoria e a quella di Howard Fast, l'autore del romanzo originale che ispirò il film Spartacus di Stanley Kubrick.

Vita personale

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La vita privata di Bates fu segnata da drammi familiari. Sua moglie Victoria Ward, attrice con la quale era sposato dal 1970, morì nel 1992 per un sospetto attacco cardiaco, conseguenza di una grave malattia; la coppia ebbe due figli gemelli, Benedick e Tristan, che divennero entrambi attori. Tristan morì a Tokyo nel 1990, all'età di 19 anni, per un attacco d'asma (forse causato da un'overdose d'eroina[1]).

Nel corso della sua vita, Bates ebbe anche diverse relazioni con uomini, benché tenute estremamente riservate; fu legato per dieci anni all'attore Peter Wyngarde e successivamente al campione olimpico John Curry (che nel 1994 morì di AIDS fra le sue braccia), nonché all'attore Nickolas Grace[2][3][4]. Negli ultimi anni di vita fu compagno dell'attrice Joanna Pettet. Morì nel 2003 per un cancro al pancreas, all'età di 69 anni[5].

Teatro (parziale)

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Doppiatori italiani

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Riconoscimenti

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Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
  1. ^ The dangerous gay double life of actor Alan Bates, su Mail Online. URL consultato il 9 aprile 2019.
  2. ^ Donald Spoto, Otherwise engaged : the life of Alan Bates, Arrow, 2008, ISBN 978-0-09-949096-8, OCLC 222152009. URL consultato il 12 agosto 2022.
  3. ^ elisa_rolle, Sir Alan Bates & John Curry, su Elisa - My reviews and Ramblings, 9 settembre 2015. URL consultato il 12 agosto 2022.
  4. ^ Alan Bates's secret gay affair with ice skater John Curry, su Mail Online. URL consultato l'8 aprile 2019.
  5. ^ Spoto, Donald, 1941-, Otherwise engaged : the life of Alan Bates, Arrow, 2008, ISBN 9780099490968, OCLC 222152009. URL consultato il 9 aprile 2019.
  • Donald Spoto, Otherwise Engaged: The life of Alan Bates, Arrow Books, 2008

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