Xiphaspis longiclavis

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Xiphaspis longiclavis
Immagine di Xiphaspis longiclavis mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneColeopteroidea
OrdineColeoptera
SottordinePolyphaga
InfraordineCucujiformia
SuperfamigliaCurculionoidea
FamigliaCurculionidae
SottofamigliaXiphaspidinae
GenereXiphaspis
Marshall, 1920
Nomenclatura binomiale
Xiphaspis longiclavis
Marshall, 1920

Xiphaspis longiclavis Marshall, 1920 è un coleottero della famiglia Curculionidae, unica specie del genere Xiphaspis e della sottofamiglia Xiphaspidinae.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un piccolo curculionide, lungo 3–5 mm, con una colorazione di fondo nero brillante, e con elitre e addome di colore rosso-brunastro; il protorace è rivestito da piccole scaglie giallastre, eccetto che lungo il margine anteriore e sulla linea mediana, sui quali le scaglie sono rimpiazzate da sottili setae giallastre; lo scutello e la superficie inferiore della porzione caudale (pygidium) sono analogamente ricoperti da simili scaglie. Il capo è dotato di un rostro leggermente ricurvo e di antenne ricoperte da una fitta peluria brunastra.[3]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è presente in Tanzania, Zambia e Zimbabwe.[2]

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie presenta caratteri così aberranti e affinità così scarse con ogni altro genere noto di curculionidi, che si è ritenuto di doverla classificare in una sottofamiglia a sé stante (Xiphaspidinae). Alcune caratteristiche quali la forma del pygidium, gli artigli, la forma dei processi mesosternali e delle tibie, lo hanno fatto considerare affine al genere Trigonocolus (Molytinae, Trigonocolini), ma l'inusuale sviluppo dello scutello, la forma del corpo, la struttura interamente differente delle antenne e dei tarsi, differenziano questa specie da tutti i trigonocolini esistenti.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bouchard P. et al, Family-group names in Coleoptera (Insecta), in ZooKeys, vol. 88, 2011, pp. 1-972, DOI:10.3897/zookeys.88.807. URL consultato il 17 febbraio 2015.
  2. ^ a b Alonso-Zarazaga M.A., Lyal C.H.C., A world catalogue of families and genera of Curculionoidea (Insecta: Coleoptera) (excepting Scolytidae and Platypodidae) (PDF), Barcelona, Entomopraxis, 1999, ISBN 8460599949.
  3. ^ a b Marshall, G.A.K., On new species of Curculionidae from Africa, in Annals and magazine of natural history, vol. 6, 1920, pp. 369-398, DOI:10.1080/00222932008632453.

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