Xestospiza

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Xestospiza
Immagine di Xestospiza mancante
Stato di conservazione
Estinto
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPasseroidea
FamigliaFringillidae
SottofamigliaCarduelinae
TribùDrepanidini
GenereXestospiza
James & Olson, 1991
specie

Xestospiza James & Olson, 1991 è un genere estinto di uccelli passeriformi della famiglia Fringillidae.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico del genere deriva dall'unione delle parole greche ξεστος (xestos, "liscio") e σπιζα (spiza, "fringuello"), col significato di "fringuello (dal becco) liscio", in riferimento al becco di questi uccelli.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Le specie ascritte al genere sono note solo attraverso il ritrovamento di subfossili parziali di ossa del corpo e specialmente del becco, che aveva forma conica. Si pensa che avessero dimensioni inferiori alla quindicina di centimetri e aspetto piuttosto basale, non dissimile da quello dei canarini odierni.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Si suppone che questi uccelli fossero diurni e insettivori.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Una delle due specie (X. conica) era endemica dell'isola di Kauai, mentre l'altra (X. fastigialis) aveva un areale più ampio, che comprendeva Maui, Molokai e Oahu: il loro habitat era verosimilmente rappresentato dalle aree ricoperte di foresta.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Al genere vengono ascritte due specie, ambedue estinte:

Non sono ancora state ben studiate le relazioni di questi uccelli con gli altri Drepanidini: secondo alcuni, essi sarebbero vicini alle specie dal becco più robusto (clade corrispondente al taxon obsoleto degli Psittirostrini).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • James, H. F. & Olson, S. L., Descriptions of thirty-two new species of birds from the Hawaiian Islands: Part II. Passeriformes (PDF) [collegamento interrotto], in Ornithological Monographs, vol. 46, The American Ornithologists' Union, 1991, p. 30–34, ISBN 0-935868-54-2.
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