Utente:Vivasanrocco/Sandbox3

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Rugby[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene formalmente non esista uno stadio nazionale propriamente detto, per le gare più importanti (Sei Nazioni e test match di alto livello) l'impianto d'elezione della nazionale italiana fu, fino a tutto il 2011, lo Stadio Flaminio di Roma, sulla cui area l'Italia giocò per la prima volta nel 1935 (nel preesistente Stadio Nazionale) per l'incontro con un XV della Francia non valido come test.

Lo stesso argomento in dettaglio: Stadio Flaminio.
Il test match di fine 2013 tra Italia e Argentina allo stadio Olimpico di Roma

Comunque, a partire dal Sei Nazioni 2012, a causa di improcrastinabili lavori di ristrutturazione richiesti dall'impianto (sia dal punto di vista della capienza che quello della sicurezza), l'Italia disputa le sue gare interne nello Stadio Olimpico[1][2].

Tale stadio, di uso prevalentemente calcistico, ospitò già in precedenza altri incontri della nazionale di rugby: nel 1995 tra Italia e Sudafrica, valido come primo test match tra le due Nazionali e, un anno più tardi, tra Italia e Galles; nel 1954, quando era noto come Stadio dei Centomila, esso ospitò la finale di Coppa Europa tra Italia e Francia, con vittoria di questi ultimi per 39-12[3][4].

Il "Riviera delle Palme" di San Benedetto del Tronto, al 2021 il più recente stadio ad avere ospitato per la prima volta la nazionale

Il primo incontro interno in assoluto della nazionale fu disputato, come detto, nel 1930 all'Arena Civica di Milano. Ancora nel 1935 la rappresentativa della Catalogna fu ospite allo stadio Marassi (Luigi Ferraris) di Genova. Nel dopoguerra, frequentemente utilizzati furono Treviso (Stadio di Monigo), Rovigo (Comunale, poi rinominato Battaglini), Napoli (Arenaccia) e, più recentemente, L'Aquila (Fattori), Udine (Gerli), Bologna (Arcoveggio). Anche Catania (Maria Goretti), più sporadicamente, ha ospitato incontri della nazionale.

A Padova, una delle capitali del rugby italiano, tre stadi hanno ospitato la nazionale: il Plebiscito, impianto di casa del Petrarca, l'Euganeo, costruito nel 1994 e impianto casalingo del Calcio Padova, e l'Appiani, storico impianto che ospitò nel 1977 il citato incontro tra il XV del Presidente e gli All Blacks.

Comunque, anche nell'era del Sei Nazioni, la nazionale ha affrontato test match in varie sedi: tra quelle non citate in precedenza Asti, Benevento, Biella, Monza, Parma e Prato (tali sedi soprattutto per gli incontri di qualificazione alla Coppa del Mondo). Quello disputato il 15 novembre 2008 contro l'Argentina fu il primo test match della nazionale italiana a Torino, città nella quale non aveva mai giocato a livello ufficiale pur essendo lì nato il primo club italiano di rugby (e pur avendo singolarmente ospitato, nel 1952, il primo incontro interno della nazionale di rugby a 13[5]); due anni più tardi (novembre 2010) anche Firenze, all'Artemio Franchi, ospitò per la prima volta gli Azzurri.

Lo stadio che più recentemente ospitò l'Italia per la prima volta è il citato "Riviera delle Palme" di San Benedetto del Tronto[6], sede di un test match tra Italia e Russia in preparazione della Coppa del Mondo del mese successivo.


sei nazioni[modifica | modifica wikitesto]

49 stade de france 1 velodrome 50 millennium 50 twickenham 50 murrayfield 20 olimpico 30 flaminio 22 aviva 18 lansdowne road 10 croke park

anni novanta 16 parco dp 4 stade df 4 wembley galles 16 national stadium 20 twickenham 20 lansdowne road 20 murrayfield

ANNI OTTANTA 20 I SOLIT

ANNI 70 20 * 4 14 PDP 6 COL

ANNI 60 20*4 20 COL

ANNI 50 20 * 3 15 NS 5 SWE 17 LR 3 RAV

anni 40 6 * 3 4 lr 2 rav 4 ns 2 sh

anni 30 16 tw 10 lr 6 rav 16 mu 8 ns 8 sh 4 col

anni 20 20 tw 14 lr 5 rav 1 bal s 9 mu 11 inv 10 ns 10 sh 19 col 1 pdp

anni 10 10 tw 10 pdp 5 lr 2 cork 3 bs 4 ns 4 sh 2 new 9 inv

anni 00 6 ag 8sh 7ns 14 inv 1 reb p 9 lr 1 corl 5 bs 1 bris 1 glou 1rf 3 lei

Incontri Stadio Città Nazionale
202 Twickenham Stadium Bandiera dell'Inghilterra Londra Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
181 Stadio di Murrayfield Bandiera della Scozia Edinburgo Bandiera della Scozia Scozia
171 Lansdowne Road Bandiera dell'Irlanda Dublino Bandiera dell'Irlanda Irlanda
130 National Stadium Bandiera del Galles Cardiff Bandiera del Galles Galles
74 Stadio olimpico Yves du Manoir Bandiera della Francia Colombes Bandiera della Francia Francia
61 Parco dei Principi Bandiera della Francia Parigi Bandiera della Francia Francia
54 Stade de France Bandiera della Francia Saint Denis Bandiera della Francia Francia
50 Millennium Stadium Bandiera del Galles Cardiff Bandiera del Galles Galles
38 St. Helen's Rugby and Cricket Ground Bandiera del Galles Swansea Bandiera del Galles Galles
36 Inverleith Bandiera della Scozia Edinburgo Bandiera della Scozia Scozia
30 Stadio Flaminio Bandiera dell'Italia Roma Bandiera dell'Italia Italia
22 Aviva Stadium Bandiera dell'Irlanda Dublino Bandiera dell'Irlanda Irlanda
20 Stadio Olimpico Bandiera dell'Italia Roma Bandiera dell'Italia Italia
18 Raeburn Place Bandiera della Scozia Edinburgo Bandiera della Scozia Scozia
13 Ravenhill Stadium Bandiera dell'Irlanda del Nord Belfast Bandiera dell'Irlanda Irlanda
13 Rectory Field Bandiera dell'Inghilterra Londra Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
10 Croke Park Bandiera dell'Irlanda Dublino Bandiera dell'Irlanda Irlanda
10 Balmoral Showgrounds Bandiera dell'Irlanda del Nord Balmoral Bandiera dell'Irlanda Irlanda
9 Athletic Ground Bandiera dell'Inghilterra Richmond Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
7 Rodney Parade Bandiera del Galles Newport Bandiera del Galles Galles
4 Ormeau Cricket Ground Bandiera dell'Irlanda del Nord Belfast Bandiera dell'Irlanda Irlanda
4 Wembley Stadium Bandiera dell'Inghilterra Londra Bandiera del Galles Galles
4 Whalley Range Bandiera dell'Inghilterra Manchester Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
3 Mardyke Bandiera dell'Irlanda Cork Bandiera dell'Irlanda Irlanda
3 Welford Road Bandiera dell'Inghilterra Leicester Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
3 Stradey Park Bandiera del Galles Llanelli Bandiera del Galles Galles
2 Parco di Birkenhead Bandiera dell'Inghilterra Birkenhead Bandiera del Galles Galles
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
2 Powderhall Stadium Bandiera della Scozia Edinburgo Bandiera della Scozia Scozia
3 Ballynafeight Bandiera dell'Irlanda del Nord Belfast Bandiera dell'Irlanda Irlanda
1 Ashton Gate Bandiera dell'Inghilterra Bristol Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Crown Flatt Bandiera dell'Inghilterra Dewsbury Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Cathkin Park Bandiera della Scozia Glasgow Bandiera della Scozia Scozia
1 Hamilton Crescent Bandiera della Scozia Glasgow Bandiera della Scozia Scozia
1 Stadio di Kingsholm Bandiera dell'Inghilterra Gloucester Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Cardigan field Bandiera dell'Inghilterra Leeds Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Headingley Bandiera dell'Inghilterra Leeds Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Meanwood Road Bandiera dell'Inghilterra Leeds Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Thomond Park Bandiera dell'Irlanda Limerick Bandiera dell'Irlanda Irlanda
1 Fallowfield Stadium Bandiera dell'Inghilterra Manchester Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
1 Velodrome Bandiera della Francia Marsiglia Bandiera della Francia Francia
1 Stade de Pershing Bandiera della Francia Vincennes Bandiera della Francia Francia
Nazionale Città Stadio
Bandiera della Francia Francia 76 Colombes 76 Stadio olimpico Yves du Manoir
60 Parigi 60 Parco dei Principi
51 Saint Denis 51 Stade de France
1 Marsiglia 1 Velodrome
1 Vincennes 1 Stade de Pershing
Bandiera del Galles Galles 180 Cardiff 119 National Stadium
48 Millennium Stadium
13 Arms Park
45 Swansea 45 St. Helen's Rugby and Cricket Ground
6 Newport 6 Rodney Parade
4 Londra 4 Wembley Stadium
3 Llanelli 3 Stradey Park
1 Birkenhead 1 Parco di Birkenhead
Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
210 Londra 198 Twickenham Stadium
12 Rectory Field
9 Richmond 9 Athletic Ground
5 Manchester 4 Whalley Range
1 Fallowfield Stadium
4 Leicester 4 Welford Road
3 Leeds 1 Meanwood Road
1 Headingley
1 Cardigan field
1 Birkenhead 1 Upper Park
1 Bristol 1 Ashton Gate
1 Gloucester 1 Stadio di Kingsholm
1 Dewsbury 1 Crown Flatt
Bandiera dell'Irlanda Irlanda 203 Dublino 173 Lansdowne Road
20 Aviva Stadium
10 Croke Park
20 Belfast 14 Ravenhill Stadium
5 Ormeau Cricket Ground
1 Ulster Cricket Ground
9 Balmoral 9 Balmoral Showgrounds
3 Cork 3 Mardyke
1 Limerick 3 Thomond Park
Bandiera dell'Italia Italia 47 Roma 30 Stadio Flaminio
17 Stadio Olimpico
Bandiera della Scozia Scozia 234 Edinburgo 178 Stadio di Murrayfield
37 Inverleith
17 Raeburn Place
2 Powderhall Stadium
3 Glasgow 2 Hamilton Crescent
1 Hampden Park

Confraternite di Palmi[modifica | modifica wikitesto]

Arciconfraternita del Santissimo Rosario di Pompei e della Sacra Lettera[modifica | modifica wikitesto]

L' Arciconfraternita del Santissimo Rosario di Pompei e della Sacra Lettera[7] ha sede presso l'oratorio del Santissimo Rosario a Palmi, ed è la congrega cittadina più antica tra quelle ancora in attività. Storicamente l'arciconfraternita accoglie persone di ogni ceto sociale e di ogni attività lavorativa.

Congrega del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso[modifica | modifica wikitesto]

La Confraternita del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso ha sede presso la chiesa parrocchiale della Madonna del Soccorso a Palmi. Storicamente la confraternita abbracciava la popolazione cittadina dedita alla marineria.

Da secoli la confraternita promuove e divulga il culto verso la Madonna del Soccorso e il Santissimo Crocifisso, organizzando e celebrando le feste annuali rispettivamente il 5 agosto nella chiesa parrocchiale e il 3 maggio presso la chiesa del Crocifisso. Inoltre la confraternita ha un ruolo attivo nelle manifestazioni legate alla Varia di Palmi, evento catalogato dal 2013 nell'elenco dei patrimoni orali ed immateriali dell'umanità, poiché i suoi congregati hanno l'antico privilegio del trasporto in processione per le vie cittadine del reliquiario del Sacro Capello.[8]

Nobile Congrega di Maria Santissima del Carmelo[modifica | modifica wikitesto]

La Nobile confraternita di Maria Santissima del Carmelo ha sede presso l'omonimo santuario a Palmi. Storicamente la confraternita annoverava tra i suoi iscritti i nobili, i mercadanti ed i mastri della città.

Da secoli la confraternita promuove e divulga il culto, con l'aiuto dei Padri Carmelitani, della Madonna del Carmine, organizzando e celebrando dal 1689 la festa annuale del 16 luglio dedicata a Maria Santissima del Carmelo,[9] e dal 1894 l'anniversario del miracolo mariano, ogni 16 novembre.

Venerabile Congrega di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco[modifica | modifica wikitesto]

La Venerabile confraternita di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco ha sede presso l'omonima chiesa a Palmi. Storicamente la confraternita accoglie persone di ogni ceto sociale e di ogni attività lavorativa.

Dalla sua fondazione nel 1777 la confraternita promuove e divulga il culto verso l'Immacolata Concezione e san Rocco, organizzando e celebrando le feste annuali rispettivamente l'8 dicembre e il 16 agosto presso l'omonima chiesa.[10]

Lo stendardo della confraternita usato nelle processioni presenta l'immagine dipinta della statua san Rocco, su sfondo color ........, sormonata da una scritta riportante il nome della congrega.

Confraternite scomparse di Palmi[modifica | modifica wikitesto]

Nei secoli passati a Palmi vi erano ulteriori confraternite o congreghe religiose, scomparse poi nel corso del tempo. Tra queste si segnalano:[11]

Arciconfraternita del Santissimo Rosario di Pompei e della Sacra Lettera[modifica | modifica wikitesto]

Immagine della Madonna del Rosario venerata nella chiesa sede dell'arciconfraternita.

Venne istituita come «Congrega di Maria Santissima del Rosario di Pompei di Palmi» nella chiesa del Santissimo Salvatore, il 9 settembre 1580 (data di approvazione e conferma del Vaticano) ed era detta anche «del Salterio» o «della Corona». Di tale approvazione vi era conferma in una pergamena, di proprietà della stessa confraternita, nella quale veniva ricordata la battaglia di Lepanto. La confraternita venne approvata da mons. Giovan Mario De Alessandris vescovo della diocesi di Mileto e, nel 1632, dal suo successore mons. Maurizio Centini.[18]

Il 30 settembre 1766, la congrega ebbe il regio assenso da parte del re Ferdinando IV, ed era costituita nella chiesa del Rosario con nuovi «Capituli seu regole».[11]

Nella metà del XIX secolo vi sono manoscritti attestanti che, fra l'elenco delle festività religiose celebrate a Palmi, vi era il culto in onore di Santa Maria del Rosario, con festa cittadina, la prima domenica di ottobre nell'«omonima chiesa parrocchiale».[19]

Nel 1935 vi fu il decreto reale ed il 26 maggio 2001 venne emesso il decreto vescovile che abrogava gli statuti di tutte le confraternite e promulgava uno statuto unico per tutte le congreghe della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.[20]

Congrega del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima del Soccorso[modifica | modifica wikitesto]

La congrega del Soccorso di Palmi venne eretta dentro l'omonima chiesa presumibilmente nel XVI secolo. Difatti, nel 1586, la congrega è citata nella visita ex limina del vescovo della diocesi di Mileto mons. Marcantonio Del Tufo. Il vescovo descrisse che gli associati alla confraternita indossavano il sacco «in processione generale» e negli accompagnamenti dei confratelli defunti.

In atti del 1767 è citato come procuratore don Vincenzo Carrozza. Il regio assenso alla confraternita venne dato dal re di Napoli Ferdinando IV, il 24 novembre 1777.[11]

Nel 1935 vi fu il decreto reale ed il 26 maggio 2001 venne emesso il decreto vescovile che abrogava gli statuti di tutte le confraternite e promulgava uno statuto unico per tutte le congreghe della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.[20]

Nobile Congrega di Maria Santissima del Carmelo[modifica | modifica wikitesto]

Immagine della Madonna del Carmelo

La congrega venne istituita nel 1689 quando una colonia di 35 messinesi, con le rispettive famiglie, si trasferì nella città calabrese. A capo vi era il nobile Tommaso Salvatore e la congrega si insediò nella chiesetta del Carmine, che era stata abbandonata dai Padri Carmelitani il 21 aprile 1652, quando il convento fu soppresso a seguito della riforma papale di Papa Innocenzo X.[21]

Nel 1737 la congrega fu «messa nuovamente in piedi» dal reverendo sacerdote don Antonio Attanà[21] ed ebbe il regio assenso, da parte del re Ferdinando IV, il 2 giugno 1777.[21]

Nel 1894 la confraternita, con i suoi iscritti, ebbe parte attiva negli eventi cittadini legati al terremoto del 16 novembre ed al miracolo compiuto dalla statua della Vergine del Carmelo.

Nel 1935 vi fu il decreto reale ed il 26 maggio 2001 venne emesso il decreto vescovile che abrogava gli statuti di tutte le confraternite e promulgava uno statuto unico per tutte le congreghe della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.[20]

Venerabile Congrega di Maria Santissima Immacolata e del glorioso San Rocco[modifica | modifica wikitesto]

Già dalla fine del XVI secolo, a Palmi, il vescovo della diocesi di Mileto Marco Antonio Del Tufo rilevò, nella sua visita ex limina, che vi fosse una confraternita di san Rocco stabilita nell'omonima chiesa.

Alcune fonti storiche ipotizzano che una distinta Congrega dell'Immacolata vi era già nel 1640, poiché il 5 agosto di quell'anno una congrega con il titolo di Stellario della Beata Vergine Maria, godette di indulgenze papali.[10]

L'unione dei due culti è con ogni probabilità dovuta al fatto che la statua dell'Immacolata, venerata nella vetusta chiesa di Santa Maria dell'Uccellatore, venne trasferita dopo il 1740 nella costruzione posta accanto alla chiesa di san Rocco che era appunto un oratorio dedicato all'Immacolata Concezione di Maria.[22] Va detto però che da atti notarili, nel 1761 e 1768, risultava già nella chiesa di san Rocco una distinta "venerabile Congregazione della consorelle sotto il titulo dell'Immacolata Concezione".

Notizie certe sulla fondazione della Congrega della Immacolata Concezione di Maria e del Glorioso san Rocco con il nome attuale, si hanno dai capitoli approvati dal regio assenso, datato 18 novembre 1777, da parte del re Ferdinando IV[22].

Nel 1935 vi fu il decreto reale ed il 26 maggio 2001 venne emesso il decreto vescovile che abrogava gli statuti di tutte le confraternite e promulgava uno statuto unico per tutte le congreghe della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi.[20]

CM[modifica | modifica wikitesto]

  • BMX 85 Jesolo 86 riccione
  • CICLISMO SU STRADA 26 Milano 32 Roma 51 Varese 55 Frascati 62 Salò 68 Imola 76 Ostuni 85 Giavera del Montello 94 Agrigento 99 Verona 2004 Verona 2008 Varese 2013 Firenze 2020 Imola
  • FREESTYLE 2007 Madonna di Camiglio
  • MB 91 Barga 2005 Livigno 2008 Val di Sole 2016 Val di Sole
  • PATT VEL 95 Baselga di Piné (M)
  • PUG 2009 Milano (M)
  • SCI ALP 32 C.d.A. 56 C.d.A. 70 Val Gardena 85 Bormio 97 Sestriere 2005 Bormio 2021 C.d.A.
  • TENN Torinox5
  • TIRO 1898 Torino 02 Roma 06 Milano 11 Roma 22 Milano 27 Roma 35 Roma 94 Milano
  • T.A.V. 30 Roma 67 Bologna 71 Bologna 79 Montecatini 85 Montecatini 89 Montecatini 2005 Lonato 2015 Lonato
  • ATL LE 87 Roma
  • BOB 37 C.d.A. 50 C.d.A. 54 C.d.A. 60 C.d.A. 66 C.d.A. 71 Cervinia 75 Cervinia 81 C.d.A. 85 Cervinia 89 C.d.A. 99 C.d.A.
  • CICL SU PISTA 02 Roma 11 Roma 26 Milano 32 Roma 39 Milano 51 Milano 55 Milano 62 Milano 68 Roma 71 Varese 76 Monteroni di LEcce 85 Bassano del Grappa 94 Palermo
  • BIATH 59 Courmayer 75 Anterselva 76 Anterselva 83 Anterselva 95 Anterselva 2007 Anterselva 2020 Anterselva
  • CANOA 53 Merano 71 Merano 83 Merano 93 Mezzana
  • CANOTT 88 Milano idroscalo 2003 Milano idroscala
  • EUQITA 98 Roma
  • GINN ARTIS 11 Torino 54 Roma
  • GINN RITM 2007 Pesaro
  • PATT FIGU 51 Milano 63 C.d.A. 2010 Torino 2018 Milano
  • NUO-NUO S 94 Roma 2009 Roma
  • PENTH 82 Roma 86 Montecatini 96 Roma 2000 Pesaro 2003 Pesaro 2012 Roma
  • SCHERMA 55 Roma 61 Torino 82 Roma 2006 Torino 2011 Catania
  • SCI N 27 C.d.A. 91 Val di Fiemme 2003 Val di Fiemme 2013 Val di Fiemme
  • SHORT T 80 Milano 2007 Milano
  • SLITTINO 71 Valdaora 2011 Cesana
  • T.C.A. 2011 Torino
  • PALLAVO MA 78 Ancona, Bergamo, Parma, Roma, Udine e Venezia 2010 Ancona, Catania, Firenze, Assago, Modena, Reggio Calabria, Roma, Torino, Trieste e Verona 2018 Bari, Bologna, Firenze, Milano, Roma e Torino
  • PALLAVO FE 2014 Bari, Milano, Modena, Roma, Trieste e Verona
  • PALLAM FE 2001 Merano, Bressanone, Bolzano, Trento
  • HOCKEY GHI 34 Milano 94 Bolzano, Canazei e Milano
  • CURLING 2010 C.d.A.
  • BEACH V 2011 Roma 2022 Roma
  • BASEBALL 78 ----------88 -----------98 2009 Vicenza, Piacenza, Parma, Bologna, Godo, Torino, Novara, Verona, Firenze, Reggio Emilia, Macerata, Messina, Grosseto, Nettuno, Chieti
  • CALCIO 1934 Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste 1990 Torino, Genova, Milano, Bologna, Udine, verona, Firenze, ROma, Bari, napoli, Palermo, Cagliari.
  1. ^ Il Sei Nazioni 2012 allo stadio Olimpico, in la Gazzetta dello Sport, 12 luglio 2011. URL consultato il 15 settembre 2011 (archiviato il 15 settembre 2011).
  2. ^ Claudia Voltattorni, Stadio Flaminio addio, il 6 Nazioni trasloca all’Olimpico, in Corriere della Sera, 12 luglio 2011. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato il 16 agosto 2011).
  3. ^ Cronache dello sport, in La Stampa, 25 aprile 1954, p. 4. URL consultato il 27 agosto 2012 (archiviato il 12 febbraio 2015).
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Coppa Europa 1954
  5. ^ L'Italia battuta dalla Francia nell'incontro di rugby XIII: 22-18, in La Stampa, 23 maggio 1952. URL consultato il 28 giugno 2011 (archiviato il 3 dicembre 2013).
  6. ^ Rugby, l'Italia travolge la Russia (85-15) nel Cattolica test match, in la Repubblica, 17 agosto 2019. URL consultato il 1º ottobre 2021.
  7. ^ Altri organismi, su oppido-palmi.chiesacattolica.it. URL consultato il 28 settembre 2016.
  8. ^ Articolo sulla Varia di Palmi, edizione 2008, su arteculturafotoin.it. URL consultato il 10 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  9. ^ Leopardi, pag. 168.
  10. ^ a b Dati sulla Congrega dell'Immacolata e san Rocco[collegamento interrotto]
  11. ^ a b c Rocco Liberti, Le Confraternite nella Piana di Gioia (diocesi di Oppido-Palmi)
  12. ^ I capitoli di questa congregazione vennero confermati dal vescovo della diocesi di Mileto Diego Castiglione Morelli il 28 ottobre 1664, e furono modificati il 27 novembre del 1696. In essi era detto esplicitamente che i sacerdoti addetti a celebrare le messe per i confratelli e le sorelle defunte dovevano essere nativi di Palme.
  13. ^ E. Misefari, Storia Sociale della Calabria, 1976
  14. ^ La congrega non aveva rendite e pertanto si reggeva con le elemosine. Inoltre faceva celebrare, sull'omonimo altare della chiesa Madre, sei messe settimanali a «devozione dei confratelli».
  15. ^ De Salvo, pag. 151.
  16. ^ I procuratori della confraternita, che nell'altare maggiore della chiesa del Salvatore aveva la propria sede, da una bolla concessa nell'anno 1502 avevano l'obbligo di pagare ogni anno mezzo rotolo di cera al vescovo di Mileto
  17. ^ Era eretta nell'altare maggiore della chiesa madre e percepiva, nel 1664, 33,82 ducati di rendita. Possedeva due piante di gelso, dei quali uno in contrada "li calcinara", ed anche aveva diritto alla terza parte dell'olio prodotto in un fondo. Inoltre era riccamente dotata di sacri arredi (tra i quali un parato completo di damasco color rosso cremisi).
  18. ^ De Salvo, pag. 200.
  19. ^ Guardata, pag. 36.
  20. ^ a b c d Statuto delle confraternite, su oppido-palmi.chiesacattolica.it. URL consultato il 28 settembre 2016.
  21. ^ a b c Leopardi, pag. 161.
  22. ^ a b Ferraro, pag. 28.