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Birth of the Cool
album in studio
ArtistaMiles Davis
Pubblicazionefebbraio 1957[1]
Durata35:29
Dischi1
Tracce12
GenereJazz
EtichettaCapitol Records
ProduttoreWalter Rivers & Pete Rugolo
RegistrazioneNew York, 21 gennaio e 22 aprile 1949, 9 marzo 1950
FormatiClassics in Jazz: LP 10" (1954)
Birth of the Cool: LP 12" (1957), CD
Miles Davis - cronologia
Album precedente
(1956)
Album successivo
(1957)
Classics in Jazz - cronologia
Album precedente
(1953)
Album successivo
(1954)

Birth of the Cool è un album di Miles Davis pubblicato nel 1957 dalla Capitol Records.

È tra i dischi più noti e influenti all'interno del cool jazz, ma tuttavia non è il primo, come sembrerebbe suggerire il titolo[2]. Nel 1982 Birth of the Cool vinse il Grammy Hall of Fame Award.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà degli anni quaranta, un gruppo di jazzisti newyorkesi si raccolse attorno al pianista e arrangiatore Gil Evans: il suo appartamento fu per un certo periodo sede di ritrovi regolari in cui si discuteva di musica, arrangiamento e composizione. Miles Davis, che avrebbe interrotto la sua collaborazione con Charlie Parker nel 1948, stava cercando un nuovo gruppo, e si unì al circolo di Evans. Tra gli altri, erano presenti a questi incontri alcuni grandi protagonisti della storia del jazz: John Lewis, George Russell, Gerry Mulligan, Lee Konitz.

Nel gruppo c'era grande interesse l'orchestra di Claude Thornill, di cui Evans era uno degli arrangiatori, e in cui suonavano Mulligan e Konitz. Thornill infatti includeva nell'organico strumenti inusuali come il basso tuba e il corno francese, aveva in repertorio arrangiamenti di brani bebop come Anthropology o Donna Lee (fatto insolito per l'epoca), e pur dirigendo un'orchestra da ballo aveva trovato un sound d'insieme originale e moderno.

Davis, Evans e gli altri individuarono quindi un organico che potesse replicare questo sound, ma con un minor numero di elementi. Si tratta di un nonetto, poi ribattezzato tuba band, costituito da: tromba, trombone, corno francese, basso tuba, sax contralto, sax tenore, piano, contrabbasso e batteria. Miles Davis fu il leader del gruppo, mentre Gerry Mulligan, John Lewis, Gil Evans e John Carisi furono gli arrangiatori.

Con il nome di Miles Davis Band o Miles Davis Organisation, il gruppo tenne pochissimi concerti: un solo ingaggio di due settimane nell'estate del 1948 al Royal Roost a New York. La reazione del pubblico e della critica fu di generale indifferenza, tuttavia Pete Rugolo e Walter Rivers dell'etichetta Capitol Records si dimostrarono interessati, e proposero a Davis di registrare. Il nonetto dunque effettuò tre sessioni in studio tra il 1949 e il 1950, cambiando diversi musicisti ma mantenendo sempre l'organico originale.[3]

La musica[modifica | modifica wikitesto]

Il linguaggio musicale della tuba band è di chiara derivazione bebop, tuttavia la complessità e raffinatezza degli arrangiamenti, così come il sound morbido e arioso dell'ensemble, sono elementi di novità. Le modulazioni metriche utilizzate da Mulligan in Jeru, o l'uso del moto contrario nell'orchestrazione di Evans di Moon Dreams, ad esempio, testimoniano questo distacco. La ricerca timbrica è in primo piano rispetto al virtuosismo solistico.

Registrazioni in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • Prima session (21 gennaio 1949): Move, Jeru, Budo, Godchild. Formazione: Miles Davis (tromba), Kai Winding (trombone), Junior Collins (corno francese), Bill Barber (tuba), Lee Konitz (sax contralto), Gerry Mulligan (sax baritono), Al Haig (pianoforte), Joe Shulman (contrabbasso), Max Roach (batteria).
  • Seconda session (22 aprile 1949): Venus De Milo, Boplicity, Israel, Rouge. Formazione: Miles Davis (tromba), J.J. Johnson (trombone), Sandy Siegelstein (corno francese), Bill Barber (tuba), Lee Konitz (sax contralto), Gerry Mulligan (sax baritono), John Lewis (pianoforte), Nelson Boyd (contrabbasso), Kenny Clarke (batteria).
  • Terza session (9 marzo 1950): Moon Dreams, Deception, Rocker, Darn That Dream. Formazione: Kenny Hagood (voce, solo in Darn That Dream) Miles Davis (tromba), J.J. Johnson (trombone), Gunther Schuller (corno francese), Bill Barber (tuba), Lee Konitz (sax contralto), Gerry Mulligan (sax baritono), John Lewis (pianoforte), Al McKibbon (contrabbasso), Max Roach (batteria).

Pubblicazione[modifica | modifica wikitesto]

Move e Budo furono pubblicate nel marzo del 1949 come 78 giri, mentre il mese successivo vennero pubblicate Jeru e Godchild.[4][5] Nel 1950 fu la volta di un 78 giri con Boplicity e Israel e quindi di uno con Venus de Milo e Darn That Dream.[6] Nel 1954 otto tracce furono raccolte in un LP da 10 pollici nella Capitol Jazz Series[7] e nel 1957 vennero aggiunte le tre rimanenti tracce strumentali (Move, Budo e Boplicity) in un LP da 12 pollici a cui fu dato il titolo attuale.[8] Darn That Dream, cantata da Hagood, fu aggiunta nella riedizione del 1972 intitolata The Complete Birth of the Cool attribuito a Miles Davis and His Orchestra. Nel 1998 fu pubblicata una versione allargata del disco, intitolata The Complete Birth of the Cool come l'edizione del 1972, contenente, oltre alle 12 tracce originali, una eccezionale testimonianza delle esibizioni del primo nonetto al Royal Roost nel settembre 1948 rese disponibili grazie alle registrazioni effettuate durante alcune trasmissioni radiofoniche. La radio WMCA di New York aveva affidato infatti al disc jockey Symphony Sid Torin un programma che prevedeva trasmissioni live in vari locali e tra queste ci furono anche quelle del nonetto di Miles Davis dal Royal Roost. L'interesse delle registrazioni è anche dovuta al fatto che sono compresi brani mai incisi successivamente in studio.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Classics in Jazz

Lato A
  1. Jeru – 3:13 (Gerry Mulligan)
  2. Moon Dreams – 3:19 (testo: Chummy MacGregor, Johnny Mercer – musica: G.Evans)
  3. Venus de Milo – 3:13 (Gerry Mulligan)
  4. Deception – 2:49 (testo: Miles Davis – musica: G.Mulligan)
Lato B
  1. Godchild – 3:11 (George Wallington)
  2. Rocker – 3:06 (Gerry Mulligan)
  3. Israel – 2:18 (John Carisi)
  4. Rouge – 3:15 (John Lewis)

Birth of the Cool

Lato A
  1. Move – 2:33 (testo: Denzil Best – musica: J.Lewis)
  2. Jeru – 3:13 (Gerry Mulligan)
  3. Moon Dreams – 3:19 (testo: Chummy MacGregor, Johnny Mercer – musica: G.Evans)
  4. Venus de Milo – 3:13 (Gerry Mulligan)
  5. Budo – 2:34 (testo: Bud Powell, Miles Davis – musica: J.Lewis)
  6. Deception – 2:49 (testo: Miles Davis – musica: G.Mulligan)
Lato B
  1. Godchild – 3:11 (George Wallington)
  2. Boplicity – 3:00 (testo: Cleo Henry – musica: G.Evans)
  3. Rocker – 3:06 (Gerry Mulligan)
  4. Israel – 2:18 (John Carisi)
  5. Rouge – 3:15 (John Lewis)
  6. Darn That Dream – 3:25 (testo: Eddie DeLange, James Van Heusen)
  • Tracce A1, A2, A5 e B1 registrate il 21 gennaio 1949.
  • Tracce A4, B2, B4 e B5 registrate il 22 aprile 1949.
  • Tracce A3, A6, B3 e B6 registrate il 9 marzo 1950.
  • Darn That Dream presente solo nelle riedizioni intitolate The Complete Birth of the Cool a partire dal 1972.

The Complete Birth of the Cool (the live session)

  1. Birth of the Cool Theme – 0:19 (Gil Evans)
  2. Synphony Sid announces the band
  3. Move – 3:40 (Denzil Best)
  4. Why Do I love You – 3:41 (testo: Oscar Hammerstein II, Jerome Kern – musica: J.Lewis)
  5. Godchild – 5:15 (George Wallington)
  6. Synphony Sid introduction – 0:27
  7. S'il Vous Plait – 5:15 (John Lewis)
  8. Moon Dreams – 5:06 (Chummy MacGregor, Johnny Mercer)
  9. Budo (Hallucinations) – 1:25 (Bud Powell, Miles Davis)
  10. Darn That Dream – 4:25 (Eddie DeLange, James Van Heusen)
  11. Move – 4:48 (Denzil Best)
  12. Moon Dreams – 3:46 (Chummy MacGregor, Johnny Mercer)
  13. Budo (Hallucinations) – 4:23 (Bud Powell, Miles Davis)
  • Tracce 1-9 registrate il 4 settembre 1948, tracce 10-13 il 18 settembre 1948, dal vivo al Royal Roost di New York.

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Birth of the Cool

The Complete Birth of the Cool (the live session)

  • Miles Davis - tromba
  • Mike Zwerin - trombone
  • Junior Collins - corno francese
  • Bill Barber - tuba
  • Lee Konitz - sassofono contralto
  • Gerry Mulligan - sassofono baritono
  • John Lewis - pianoforte
  • Al McKibbon - contrabbasso
  • Max Roach - batteria
  • Kenny Hagood - voce (solo Why Do I Love You e Darn That Dream)

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Cap Issues 21 LP's for Feb., in Billboard, The Billboard Publishing Company, 2 febbraio 1957, p. 18. URL consultato il 27 novembre 2012.
  2. ^ Zenni, pp. 319/322.
  3. ^ Zenni, pp. 319/322.
  4. ^ (EN) Record Reviews, in Billboard, Nielsen Business Media, 26 marzo 1949, p. 38. URL consultato il 26 aprile 2011.
  5. ^ (EN) Miles Davis Discography, su Jazz Discography Project. URL consultato il 26 aprile 2011.
  6. ^ (EN) Record Reviews, in Billboard, Nielsen Business Media, 4 novembre 1950, p. 93. URL consultato il 26 aprile 2011.
  7. ^ (EN) Review and Ratings of New Popular Albums, in Billboard, Nielsen Business Media, 24 aprile 1954, p. 50. URL consultato il 26 aprile 2011.
  8. ^ (EN) Review and Ratings of New Jazz Albums, in Billboard, Nielsen Business Media, 23 febbraio 1957, p. 46. URL consultato il 26 aprile 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Stefano Zenni, Storia del Jazz, una prospettiva globale, Viterbo, Stampa Alternativa / Nuovi Equilibri, 2012, ISBN 9788862221849.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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