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Il titolo di questa pagina non è corretto per via delle caratteristiche del software MediaWiki. Il titolo corretto è Manifestanti civili deceduti per via delle proteste di Euromaidan.
Decessi dei manifestanti civili per via delle proteste
parte dell'Euromaidan
Manifestanti in Piazza dell'Indipendenza a Kiev
Data22 dicembre 2013 - 22 marzo 2014
LuogoUcraina
EsitoRiconoscimento da parte del governo ucraino come vittime di proteste
Schieramenti
  • Governo dell'Ucraina
  • Titushky
  • Gruppi estremisti
  • Personalità non identificate
  • Manifestanti di Euromaidan
  • Voci di rivolte presenti su Wikipedia

    Questa pagina riporta l'elenco dei manifestanti civili morti dell'Euromaidan, i decessi dei quali sono diretamente collegati alle proteste aventi luogo tra dicembre 2013 e febbraio 2014, chiamati anche Nebesna sotnja (in ucraino Небесна сотня?[1][2][3][4], in italiano traducibile come "la compagnia celeste).

    Il 21 febbraio 2014 il parlamento ucraino ha riconosciuto giuridicamente le vittime delle proteste e riconoscerà un aiuto alle loro famiglie[5]. Lo stesso giorno ai scomparsi è stato dato l'ultimo saluto in piazza.

    Secondo gli esperti, il ministero degli interni dell'Ucraina ha utilizzato le armi da fuoco contro i manifestanti illegalmente:[6].

    (UK)

    «Щодо участі снайперів:
    Застосування снайперів, за чинним законодавством, передбачається лише в конкретних випадках проти осіб, встановлених як особи, які є злочинцями і щодо яких ухвалені окремі рішення про знешкодження цих осіб. Снайпери за своїми інструкціями у категоричний спосіб не мають права застосовувати зброю до невизначеного кола осіб.
    Щодо заяви Захарченка про застосування зброї:
    У ній немає посилання на жоден нормативно-правовий акт, і це не випадково. Тому що немає жодного нормативно-правового акту, який би давав правові підстави із застосування зброї снайперами, автоматичної зброї на ураження людей.»

    (IT)

    «Riguardo alla partecipazione dei cecchini:
    L'utilizzo dei cecchini, secondo la legislazione vigente, contro le persone si prevede solo in quei casi concreti quando i soggetti sono individuati come criminali e contro i quali sono state adottate delle decisioni isolate per neutralizzare quei soggetti. I cecchini, secondo le proprie istruzioni, in nessun caso hanno diritto di utilizzare l'arma contro un cerchio di persone non identificato.
    Riguardo alla dichiarazione di Zacharčenko sull'utilizzo delle armi:
    In essa non si rimanda a nessun atto normativo e non è un caso. Poiché non c'è nessun atto normativo, che desse le basi legali con impiego di cecchini, di adoperare le armi automatiche per colpire le persone.»

    Vittime[modifica | modifica wikitesto]

    Identificati[modifica | modifica wikitesto]

    Deceduti fino al 18 febbraio 2014[modifica | modifica wikitesto]

    # Nazionalità e nome In breve sulla persona Data della morte Circostanze della morte
    1 Bandiera dell'Ucraina Pavlo Anatolijovyč Mazurenko
    in ucraino Павло Анатолійович Мазуренко?
    Nato il 2 dicembere 1971 nell'oblast' di Žytomyr, in seguito la famiglia si è trasferita nel distretto di Saky in Crimea. Tra il 1989 e il 1995 studia al politecnico di Kiev. Lavorava come ingegnere informatico, sposato con un figlio di 9 anni al momento della scomparsa. Partecipava alla protesta di Euromaidan[7]. 22 dicembre 2013 Pestato da sconosciuti (secondo lui 5 uomini con la divisa di Berkut) poiché partecipante della protesta. Il fatto è avvenuto il 18 dicembre nei pressi del centro commerciale Kvadrat (in ucraino Квадрат?) in via Hnata Jury (in ucraino Вулиця Гната Юри?, Vulycja Hnata Jury) verso le 18:00. Il 20 dicembre ha rifiutato il ricovero. Deceduto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Kiev n. 12, causa del decesso - polmonite bilaterale[8].
    2 Bandiera dell'Ucraina Jurij Tarasovyč Verbyc'kyj
    in ucraino Юрій Тарасович Вербицький?
    Nato il 25 agosto 1963. Lavorava nella sezione di sismologia del dipartimento dei Carpazi dell'Istituto di Geofisica dell'Accademia Nazionale delle scienze dell'Ucraina a Lviv[9]. 21/22 gennaio 2014 Sequestrato da sconosciuti dalla clinica di Oleksandrivs'k (in ucraino Олександрівська клінічна лікарня?, Oleksandrivs'ka klinična likarnja) insieme all'attivista Ihor Viktorovyč Lucenko (in ucraino Ігор Вікторович Луценко?) in mattinata del 21 gennaio 2014[10]. Il suo corpo fu ritrovato il 22 gennaio nei pressi del selo Hnidyn (distretto di Boryspil', oblast' di Kiev) con segni delle torture[11]. Secondo la testimonianza dell'amico di Jurij Verbyc'kyj, durante il riconoscimento del cadavere era chiaro che le gambe erano spezzate (si intravedevano le ossa), tutta l'area della schiena era bluastra, il viso frantumato, le costole sporgevano dalla pelle sul lato destro poiché, probabilmente, erano rotte anch'esse[12]. Ufficialmente deceduto per ipotermia[13].
    3 Bandiera dell'Ucraina Serhij Hahikovyč Nihojan
    in ucraino Сергій Гагікович Нігоян?
    in armeno Սերգեյ Գագիկի Նիգոյան?
    Nato il 2 agosto 1993, di etnia armena e cittadino ucraino, cresciuto nel villaggio di Bereznuvativka (oblast' di Dnipropetrovs'k)[14]. La sua famiglia si trasferì in Ucraina fuggendo dalla guerra del Nagorno Karabakh[15]. Appassionato di atletica leggera e di arti marziali orientali, studiò scienze delle attività motorie per 2 anni a Dniprodzeržyns'k[16]. È arrivato a Euromaidan l'8 dicembre 2013 e fu uno dei addetti per la sicurezza[14]. 22 gennaio 2014 Morì durante le rivolte di Kiev. Ricevette 3 ferite da arma da fuoco con le munizioni in lega di piombo[17]: in testa, nel collo e nel petto[18].
    4 Bandiera della Bielorussia Michail Michajlavič Žyz'neŭski
    in bielorusso Міхаіл Міхайлавіч Жызьнеўскі?
    Nato il 26 gennaio 1988, bielorusso sia di etnia che di cittadinanza, lasciò la Bielorussia per problemi politici. In Ucraina era un combattente dell'organizzazione nazionalista UNA-UNSO (in ucraino УНА-УНСО?, oggi rinominata in settore destro). Negli ultimi periodi viveva e lavorava a Kiev e Bila Cerkva[19]. Fu uno degli addetti alla sicurezza dell'Euromaidan[19]. 22 gennaio 2014 Morì durante le rivolte di Kiev, trafitto al cuore da una pallottola da caccia[17][18].
    5 Bandiera dell'Ucraina Roman Fedorovyč Senyk
    in ucraino Роман Федорович Сеник?
    Nato il 26 luglio 1968 e proveniente dall'oblast' di Leopoli, negli ultimi anni visse a Turka. 25 gennaio 2014 Morì in un ospedale di Kiev[20]. Durante le proteste di Kiev del 22 gennaio 2014 ricevette una grave ferita da arma da fuoco nella spalla. Il proiettile si conficcò nel polmone, l'arto con l'osso macellato è stato amputato e il corpo perse più di 3,5 litri di sangue[21].
    6 Bandiera dell'Ucraina Viktor Borysovyč Chom"jak
    in ucraino Віктор Борисович Хом'як?
    Nato nel 1958 a Holyšiv, oblast' di Volinia. 27 gennaio 2014 Partecipante attivo dell'Euromaidan, fu trovato impiccato sulla carcassa dell'albero di Natale (mai completato per via delle proteste) in piazza dell'Indipendenza[22]. Nonostante questo, i parenti, gli amici e le altre persone a lui vicine sono convinti che non si trattò di suicidio[23].
    7 Bandiera dell'Ucraina Bohdan Myhajlovyč Kalynjak
    in ucraino Богдан Михайлович Калиняк?
    Nato nel 1962 e proveniente da Kolomyja (oblast' di Ivano-Frankivs'k). 28 gennaio 2014 Morì in un ospedale di Ivano-Frankivs'k. Il sindaco di Kolomyja Ihor Bohdanovyč Sljuzar (in ucraino Ігор Богданович Слюзар?) ha raccontato che Kalynjak ha passato 2 mesi in piazza (con intervalli di 4 giorni) e, avendo una sorella che abita a Kiev, non andava da lei per riscaldarsi (le temperature in piazza in quel periodo raggiungevano −10 °C e oltre)[24][25].
    8 Bandiera dell'Ucraina Oleksandr Mykolajovyč Badera
    in ucraino Олександр Миколайович Бадера?
    Nato il 1 gennaio 1948 a Volodymyr-Volyns'kyj e partecipante attivo dell'Euromaidan. 28 gennaio 2014 Morì per via delle percosse subite il 22 gennaio 2014 nella giornata dell'Unità nazionale dell'Ucraina in via Hruševs'koho (in ucraino Вулиця Михайла Грушевського?, Vulycja Myhajla Hruševs'koho). L'ultimo saluto gli è stato dato il 31 gennaio 2014 dagli amici e parenti.
    9 Bandiera dell'Ucraina Serhij Petrovyč Synenko
    in ucraino Сергій Петрович Синенко?
    Attivista dell'"Automaidan Zaporižžja" e padre di 4 figli[26]. 13 febbraio 2014 Fu carbonizzato all'interno del veicolo Toyota, insieme al proprietario dell'automobile, sulla strada tra Červonyj Jar e Ivanhorod (Distretto di Zaporižžja). Secondo le informazioni precedenti, uno sconosciuto sparò nel serbatoio dell'auto provocando l'incendio[27][28]. Il corpo fu riconosciuto grazie all'analisi del DNA. In seguito, i cosiddetti "Fantasmi di Sebastopoli" (in ucraino Привиди Севастополя?, Pryvydy Sevastopolja) hanno rivendicato l'omicidio in un videomessaggio[29]. Al suo funerale parteciparono circa 100 persone[30][31].

    Deceduti dal 18 al 21 febbraio 2014[modifica | modifica wikitesto]

    # Nazionalità e nome In breve sulla persona Data della morte Circostanze della morte

    Deceduti dopo il 21 febbraio 2014[modifica | modifica wikitesto]

    # Nazionalità e nome In breve sulla persona Data della morte Circostanze della morte

    Non identificati[modifica | modifica wikitesto]

    Dediche alla memoria[modifica | modifica wikitesto]

    Intitolazioni delle strade[modifica | modifica wikitesto]

    Nella musica[modifica | modifica wikitesto]

    Galleria immagini[modifica | modifica wikitesto]

    Note[modifica | modifica wikitesto]

    1. ^ (UK) Небесна Сотня, su youtube.com, 22 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    2. ^ (RU) Diana Yeremenko, Небесная сотня Майдана: в Киеве попрощались с погибшими, su news.bigmir.net, BigMir.net, 22 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    3. ^ (RU) 19.30. на "5 канале" телемарафон "Небесная сотня", su trust.ua, 24 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    4. ^ (RU) Aleksandra Krivulja, 5 канал проведет телемарафон памяти "Небесной сотни", su buro247.ua, Buro 24/7, 24 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    5. ^ (RU) Рада установила помощь семьям погибших активистов, su lb.ua, 21 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    6. ^ (UK) МВС застосовувало зброю проти протестувальників незаконно – юрист, su radiosvoboda.org, Radio Svoboda, 21 febbraio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    7. ^ (RU) Подробности смерти "за Майдан": врачи уверяют, что избитый умер от пневмонии, su glavred.info, 26 dicembre 2013. URL consultato il 28 marzo 2014.
    8. ^ (UK) Правоохоронці побили чоловіка за Майдан. Він помер у лікарні, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 24 dicembre 2013. URL consultato il 28 marzo 2014.
    9. ^ (UK) Marija Dorotyč, Вербицький, якого викрадали разом з Луценком, мертвий, su wz.lviv.ua, WZ, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2014).
    10. ^ (UK) Брат Юрія Вербицького упізнав тіло, знайдене у лісосмузі, su radiosvoboda.org, Radio Svoboda, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    11. ^ (UK) У Бориспільському районі виявлено два трупи зі слідами тортур, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    12. ^ (RU) Жертвы Майдана: Кто и зачем убивает активистов?. ВИДЕО, su censor.net.ua, Zensor.net, 28 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    13. ^ (UK) ВЕРБИЦЬКИЙ, ЯКОГО ВИКРАДАЛИ РАЗОМ ІЗ ЛУЦЕНКОМ, МЕРТВИЙ, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    14. ^ a b (UK) ВІДОМО ІМ'Я ЛЮДИНИ, ЯКУ ЗАСТРЕЛИЛИ НА ГРУШЕВСЬКОГО, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    15. ^ (RU) Семья погибшего в Киеве активиста Нигояна переехала в Украину, спасаясь от войны в Нагорном Карабахе, su interfax.com.ua, Interfaks-Ukraina, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    16. ^ (RU) Evgenija Rudnickaja, Oleg Klimov e Irina Rudenko, Бывший каратист Сергей Нигоян до гибели охранял Евромайдан, su kp.ua, Komsomol'skaja pravda v Ukraine, 22 gennaio 2014. URL consultato il 28 marzo 2014.
    17. ^ a b (UK) СЛІДСТВУ СТАЛИ ВІДОМІ РЕЗУЛЬТАТИ ЕКСПЕРТИЗ ТІЛ ЗАГИБЛИХ МІТИНГУВАЛЬНИКІВ - КЕРІВНИЦТВО ГСУ, su mvs.gov.ua, Ministero degli Interni dell'Ucraina, 23 gennaio 2014. URL consultato il 29 marzo 2014.
    18. ^ a b (UK) ЕКСКЛЮЗИВ ТВІ. ТІЛА ВБИТИХ ЖИЗНЕВСЬКОГО ТА НІГОЯНА (УВАГА, ШОКУЮЧЕ ВІДЕО), su tvi.ua, TVi, 22 gennaio 2014. URL consultato il 29 marzo 2014.
    19. ^ a b (UK) ЗМІ: Один з убитих на Грушевського - білорус, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 22 gennaio 2014. URL consultato il 29 marzo 2014.
    20. ^ (UK) Помер ще один активіст, підстрелений на Грушевського, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 25 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    21. ^ (RU) Более 200 киевлян уже сдали кровь для пострадавшего на Грушевского, su day.kiev.ua, Den', 24 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    22. ^ (UK) На каркасі ялинки на Майдані знайшли труп чоловіка, su tsn.ua, TSN, 27 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    23. ^ (UK) Oksana Bubenščykova, Загадкова смерть на Майдані, su volga.lutsk.ua, Volyns'ka hazeta, 6 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    24. ^ (RU) В областной больнице Ивано-Франковска умер активист евромайдана Богдан Калиняк, su ru.tsn.ua, TSN, 30 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    25. ^ (UK) Підтвердилася інформація про ще одного загиблого майданівця, su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 31 gennaio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    26. ^ (RU) Отец погибшего Сергея Синенко подтвердил участие сына в АвтоМайдане, su 061.ua, 061, 18 febbraio. URL consultato il 30 marzo 2014.
    27. ^ (UK) У Запоріжжі в автомобілі заживо спалили активіста Автомайдану - ЗМІ, su gazeta.ua, 14 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    28. ^ (UK) Сім’я спаленого запорізького автомайданівця: Над вбивством попрацювали професіонали, su galnet.org, Galnet, 17 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    29. ^ (UK) Відповідальність за спалення активіста у Запоріжжі взяли на себе "привиди Севастополя", su pravda.com.ua, Ukraïns'ka pravda, 16 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    30. ^ (RU) Vitalij Andronik, На похоронах запорожца Сергея Синенко кричали "Героям слава", su z-city.com.ua, Z-City, 18 febbraio 2014. URL consultato il 30 marzo 2014.
    31. ^ (RU) В Запорожской области простились с сгоревшим заживо Сергеем Синенко-фоторепортаж, su zp-news.zp.ua, Novosti Zaporož'ja. URL consultato il 30 marzo 2014.

    Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

    Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

    Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

    [[Categoria:Storia dell'Ucraina]] [[Categoria:Storia contemporanea europea]] [[Categoria:Proteste|Ucraina]]