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Clausocaris
Ricostruzione grafica di clausocaris lithografica
Intervallo geologico
giurassico superiore
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
ClasseThylacocephala
Pinna et al., 1982
OrdineClausocarida

Il Clausocaris è un genere di tilacocefali giurassici,[1] estintasi nello stadio titoniano del giurassico superiore, ritrovato nel sito del Solnhofen Limestone, in Baviera, Germania[2]. Era stato originariamente nominato Clausia da Hermann Oppenheim nel 1888[2], che aveva identificato soltanto la specie Clausocaris lithographica, ed in seguito rinominato Clausocaris da Poltz, nel 1989[1]. La morfologia suggerisce uno stile di vita di un predatore oceanico che agisce rapidamente e con la tecnica delle imboscate.[2][3]

I fossili mostrano un carapace che copre la parte principale del corpo, con occhi composti, probabilmente branchie e "appendici rapaci" controllate da muscoli striati.[4][3]

Specie[modifica | modifica wikitesto]

Le specie classificate come appartenenti al genere sono:

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Clausocaris Polz, 1989, su www.gbif.org. URL consultato il 28 maggio 2024.
  2. ^ a b c Frederick R. Schram, Family Level Classification Within Thylacocephala, with Comments on Their Evolution and Possible Relationships, in Crustaceana, vol. 87, n. 3, 2014, pp. 343-359. URL consultato il 28 giugno 2024.
  3. ^ a b (EN) BMC Series blog It’s an eyeball with legs! Discovering more about the extinct, enigmatic and altogether bizarre Thylacocephlans, su blogs.biomedcentral.com, 22 agosto 2014. URL consultato il 28 maggio 2024.
  4. ^ Carolin Haug, Derek E. G. Briggs e Donald G. Mikulic, The implications of a Silurian and other thylacocephalan crustaceans for the functional morphology and systematic affinities of the group, in BMC Evolutionary Biology, vol. 14, n. 1, 22 agosto 2014, pp. 159, DOI:10.1186/s12862-014-0159-2. URL consultato il 28 maggio 2024.

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