Utente:Jayro79/Storia Carrara (modifiche)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Pagina Storia di Carrara

Carrara Sezione storia

DA RIVEDERE LA DIVISIONE

(Volpi, premessa): segnala il legame fondante e indissolubile tra la città e il marmo (si può mettere in apertura come memento)

Preistoria e/o protostoria

[modifica | modifica wikitesto]

(liguri apuani)

Tribe of  Ligurians between Magra and Serchio in northern Etruria ( Etruscans), today the Apuan Alps and Garfagnana. Defeated after intensive fighting against the Romans (at the latest from 187 BC: Liv. 39,2; 20; 32; 38; 40,1); in 180 BC under the proconsuls P. Cornelius Cethegus and Cn. Baebius Tamphilius 40,000 A. were deported to  Samnium (Ligures Corneliani et Baebiani: Plin. HN 3,105), and a further 7,000 in the same year under the consuls A. Postumius Albinus and Q. Fulvius Flaccus (Liv. 40,41). (Angeli Bertinelli, Maria Gabriella (Genoa), “Apuani”, in: Brill’s New Pauly, Antiquity volumes)

possibile luogo sacro e quindi non abitato, altre ipotesi che fosse un pagus dei liguri apuani (biorgioli 147)

saltus marcius e la guerra con i romani

Periodo romano

[modifica | modifica wikitesto]

180 a.c. - 476 d.c.

le basi per lo sviluppo di carrara vengono dalla fondazione di Luna dopo la sconfitta dei liguri apuani (177 ac). (volpi 7)

carrara nasce per lo sfruttamento dei giacimenti marmiferi. le prime notizie delle cave risalgono al I sec ac, per avere un forte sviluppo con la scoperta dei filoni di statuario e con il passaggio all'impero, che stimolò l'edilizia e l'architettura monumentale. nel IV sec la produzione di marmo entra in crisi e di riflesso il territorio declina (volpi 8-9)

in epoca romana fu creato un "diffuso sistema di centri di estrazione" con molte cave (fantiscritti, fossacava, ...)

primo documento in cui si trovano nominati luoghi della valle è le tavole di veleia che assegna i fundum: bedizzano, gragnana, potrignano (bitunianum, granianum, petronianum)

sotto augusto la zona è inserita nella regione VII (etruria) e localizzata nella cart di agrippa sul porticus vispasiana, e il primo che ci perviene è la tavola peutingeriana dove compare il carrione (fiume avenzia) (borgioli 149-51)

Carrara sembrerebbe citata da sant'agostino e san gerolamo nel IV secolo, con uno sviluppo seguito nel periodo imperiale per l'importanza dei marmi. viene così sviluppandosi, oltre i centri a monte per l'estrazione dei marmi, due centri nella valle: vezzalia, sede di maestranze e funzionari, e successivamente carraria, zona di sosta e carico dei carri. (borgioli 151-2)

493-553

le esportazioni si azzerano e questo porta nei secoli successivi alla scomparsa di luna. le cave vengono chiuse (volpi 10)

l'economia della valle torna all'agricoltura e alla pastorizia, ruscendo a mantenere un'organizzazione che si mantenne nel tempo. durante le invasioni dei goti la zona di luni non subì particolari devastazioni (testimonianza di rutilio namaziano). (borgioli 153)

553-643

scarsissime notizie (volpi)

carrara inserita nella provincia marittima. rimane bizantina fino al 643 (conquista della liguria di Rotari), nel periodo 590-643 il confine passava su carrara (secondo la Descriptio orbis romani di giorgio cipro e la cosmographia di anonimo ravennate) e castelnuovo e moneta sarebbero le testimonianze delle fortificazioni. (borgioli 153-154)

643-773

scarsissime notizie (volpi)

la curtis di carraria viene inserita nel ducato di lucca. i longobardi dovrebbero aver ripreso gli insediament goto-bizantini. il territorio si organizza con concessioni a dignitari laici che tendono a mantenere il proprio potere ereditario e frammentato (in contrasto con le pretese temporali del vescovo i luni). (borgioli 154-6)

Vescovo di Luni

[modifica | modifica wikitesto]

773-1200 ca Diocesi di Luni

la signoria feudale del vescovo emerge dal VI sec nella lunigiana (volpi 12)

il ducato di lucca fu sostituito dalla marca toscana, ma i comitati rimangono gli stessi e al suo interno si vanno definendo borghi ville e corti. il conte rimane laico fino al 950. nel 849, 860, 894 ci sarebbero stati assalti piratesch, nel secondo col martirio di ceccardo da parte dei normanni. la popolazione di luni, non al sicuro, abbandonò la città per l'entroterra di cui molti nella valle del carrione dove is stabilisce anche la curia (borgioli 157-8)

il codice pelavicino fa riferimento a carrara: 963 concessione di Ottone I al vescovo (volpi 12)

19/5/963: ottone I concede al vescovo gotifredo I la corte di carrara. le cave non sono ancora attive o sono così poco importanti da non essere nominate. (borgioli 158-9)

ripresa dell'escavazione grazie al circuito di committenti privati legati a Genova e alle fabbricerie delle cattedrali toscane (pisa, siena, firenze) (volpi 11)

il vescovo fa costruire la pieve di sant'andrea (stile romanico) dal XI sec (prima citaz 1035) che dovrebbe essere la continuatrice del'omonima chiesa abbandonata a Luna. Diventa il nucleo del nuovo sviluppo urbanistico della città. viene costruita la rocca (prima cit. 1187) che completa le fortificazioni della zona (moneta, castelpoggio). Xi e XII sec sviluppo urbanistico e demografico della città da cui iniziano a emergere notabili locali (milites). i milites nel 1180 fondano il borgo fortificato di avenza (lungo la costa e sulla strada romea). c'è una ripresa anche degli insediamenti in collina/montagna. (volpi 13-15)

nel 1151 il vescovo cede la chiesa di sant'andrea alla chiesa di san frediano di lucca (volpi 18)

con il sistema delle regalie (federico barbarossa - dieta di roncaglia - 1154-8), nel 1185 al vescovo vengono confermati i poteri tradizionali + il diritto sulle cave di marmo. nacque un nuovo diritto legato un potere del territorio che garantiva maggiore stabilità. (volpi 15-16)

nel 1204 c'è il trasferimento definitivo del vescovo a sarzana (volpi 11)

nel periodo 1191-1214 i centri si organizzano in forme giuridico-economiche stabili, assumendo la forma cosidetta del "Comune di Valle" (insieme di centri senza una gerarchia) (borgioli 161)

1200 ca -1313

L'assetto urbanistico-demografico rimane stabile dal 1200 al periodo albericiano (completamento duomo-cinta mura). instabilità politica: indebolimento vescovo, pressione vassalli (malaspina) e città vicine. (volpi 17-18)

lento distacco dal potere del vescovo e formazione del comune. 1202: notizia di consoli di carrara che mediano tra vescovo e malaspina. 1235: primo statuto di diritti. 1260:dopo dieci anni di prigionia del vescovo guglielmo (scontro papato-federico2), che hanno aumentato autonomia, nuove concessioni al comune. la crisi finanziaria del vescovo aveva aumentato le possibilità di affrancarsi in cambio di denaro: più uomini liberi e più omogeneità sociale e coesione. 1261: scomunica del territorio di carrara. 1306: pace di castelnuovo (dante): fine del potere temporale della curia sulla lunigiana e quindi anche su carrara. 1313: sanzione dell'imperatore arrigo VII che decreta la fine della signoria dei vescovi di luni. (volpi 18-20)

il comune di carrara come federazione delle vicinanze autonome: rispetto al tipico comune italiano medievale, manca la distinzione tra città e campagna e poteri alle vicinanze (villaggi fondati da originari) (prima cit 1278). quindi comune come consorzio di vicinanze in cui il centro (carrara) ha solo una vaga superiorità. (volpi 22-23)

1215: federico ii concede il territorio carraraese a guglielmo malaspina togliendolo al vescovo, si accende lo scontro tra guelfi e ghibellini. alla morte di guglielmo (1230) carrara torna al vescovo ma ottiene l'affermazione dei propri diritti: 27/1/1235 vengono firmati gli statuti. 1260: nuove concesioni. 28/1/1261: scomunica del comune di carrara. (borgioli 162-3)

Signoria di Carrara

[modifica | modifica wikitesto]

Signoria di Carrara

1313-1473

periodo instabile. trovandosi senza protezione e in posizione strategica, è contesa da pisa, lucca, genova e i malaspina e poi anche milano e firenze. (volpi 21).

dominazione della repubblica di pisa che ereditava i feudi lunensi (borgioli 164)

conquista militare lucchese con castruccio castracani (1322-1328) che lascai traccia di fortificazioni (volpi 24)

1328-1330 carrara passa alla signoria degli spinola di genova. 1330-35 si susseguono i Rossi di parma, spinetta malaspina, mastino della scala. 1343 viene conquistat da luchino visconti ma poi riconquistata da spinetta malaspina e poi ai suoi nipoti. dopo tornano i visconti con bernabò, ma quando i milanesi lo scacciano per gian galeazzo anche carrara si sottomette a lui dopo la firma di statuti (18/6/1385 a pavia). nel 1403 il figlio gabriello maria vende carrara a giovanni colonna, che un anno dopo la vende a paolo guinigi signore di lucca. i guinigi governano fino al 1428 quando carrara è conquistata dai malaspina di fosdinovo. (borgioli 164-5)

intervento sempre più forte di milano in lunigiana e nel 1385 sottomissione della citta a gian galeazzo visconti in cambio di riconoscimento degli statuti (rinnovati nel 1396), la facoltà di imporre tasse sul marmo. 1402 muore gian galeazzo e la città ritorna contesa. (volpi 25)

nel 1403 il figlio gabriello maria vende carrara a giovanni colonna, che un anno dopo la vende a paolo guinigi signore di lucca. i guinigi governano fino al 1428 quando carrara è conquistata dai malaspina di fosdinovo. poi viene riconquistata da niccolo piccinino per conto di lucca. nel 1343 la valle del carrione si rompe in due schieramenti: carrara conquistata da francesco sforza per conto dei visconti e avenza, moneta e castelpoggio a tommaso campofregoso signore di sarzana. in questi anni governa spinetta campofregoso anche se non è stabile. dal 44 al 1447 infatti governa filippo maria visconti che muore e si scontrano i malaspina e campofregoso. viene data a spinetta che governa fino alla morte (1467). nel 1473 il figlio antonietto campofregoso la cede a giacomo (iacopo) malaspina. (borgioli 165-7)

il 22 febbraio 1473 antonietto campofregoso la cede a iacopo malaspina di fosdinovo, famiglia già marchesi di massa (volpi 26-27)

tra il 1300 e il 1450 c'è una forte ripresa del marmo dovuta alle commesse delle città stato e delle chiese, con investimenti dei privati genovesi o delle citta pisa firenze, con l'arrivo di molti lavoratori da fuori ((volpi 31)

il comune e la federazione di vicinanze in questo periodo travagliato riescono a mantenere l'autonomia, rinnovando gli statuti (1396, 1399, 1440, 1449). lo scontro tra i guelfi, rappresentanti degli artigiani del marmo, e i ghibellini che era in espansione e in accordo con i paesi a monte per limitare le ingerenze del vescovo. i guelfi vengono mandati in esilio e solo dopo un periodo di crisi si riesce a riformare una classe artigianale del marmo. (borgioli 167-9)

Malaspina e Cybo

[modifica | modifica wikitesto]

1473-1731 malaspina e cybo

il ruolo di stato cuscinetto e la maggior ampiezza del territorio danno stabilità (fino al 1800). carrara rimaneva un entità giuridico-amministrativa a se stante nel feudo. con il successore di iacopo, antonio alberico II ci si concentra al consolidamento interno, con la riorganizzazione del diritto e delle tariffe (volpi 29-30)

dal 1450 con lo stabilirsi di scalpellini lombardi e la creazione di deleghe e apprendistato si formò la manodopera locale. si crea la corporazione dei lavoratori del marmo (ars marmoris, prima cit 1490-91) già con una divisione del lavoro. si crea una ristrettissima classe di maestri del marmo che vive dell'escavazione, lavorazione, commercio.

il 12/5/1519 una modifica agli statuti ricciarda obbliga i forestieri ad essere autorizzati dal signore per lavorare il marmo (volpi 35-6)

nel 1520 ricciarda sposa lorenzo cybo e nasce la dinastia. 1553: incoronato alberico che cerca di rendere il suo territorio un moderno principato. con abilità strinse alleanse con medici este della rovere e spagnoli per garantire il consolidamento del suo regno. 1568 diventa marchese di carrara (non piu signore) e altri titoli che gli permettono di costruire un organizzazione più coerente e accentrata per lo stato. 1574: statuti dettati unilaterlmente dal principe. grandi inteventi edilizi che segnano il secondo sviluppo edilizio della città. 1557: inizio costruzione nuove mura; fontane monumentali e statua di nettuno. costruzione di piazza alberica e di palazzi su di essa da parte dei privati; edificazione delle chiese dei quartieri (anche per spinta del concilio di trento): chiesa del carmine, san francesco, santa maria delle lacrime. (volpi 41-47)

la politica marmifera di alberico risente della crisi delle corporazioni e l'inizio di un moderno commercio. l'intervento fu soprattutto finanziario perchè mancavano capitali. cosi nel 1559 ottenne il privilegio di battere moneta e nel 1560 venne aperta la zecca e nel 1562 un monte di pietà e vennero accolti ebrei. contemporaneamente venne ristrutturata la fortezza di avenza per mettere in sicurezza e valorizzare il porto. con queste riforme e l'arrivo dei capitali (genovesi) c'è una divisione tra commercializzazione e produzione (volpi 47-55)

In questo periodo viene introdotto l'uso delle mine che rappresentarono un avanzamento tecnologico importante (prima mina celebrata da alberico 1570). dal XVII secolo carrara è colpita dalla crisi che investe l'Europa. con successori di alberico l'economia carrarese regredisce per tutto il secolo. alderano I tenta di vendere i diritti sul ducato ai genovesi e viene fermato solo da carlo VII che voleva evitare destabilizzazioni. (borgioli 170-2)

con i successori continua la linea politica di alberico (accentramento dei poteri e miglioramento degli apparati amministrativi), continuità che nel lungo periodo sfocia nella stagnazione. 1663: carrara elevata a principato (massa ducato). nei marmi l'apertura di nuovi mercati e l'affievolirsi di quelli vecchi porta un cambiamento nella distribuzione della ricchezza, che si concentra in poche famiglie dedite al commercio che poi acquisteranno anche le cave (monzoni, de medico, luciani, lazzoni). (volpi 58-64)

a livello generale l'economia stagna, il marmo è secondario nell'economia di carrara e la popolazione impiegata una piccola minoranza. permanevano i problemi di trasporto, l'inefficienza delle istituzioni finanziarie e la difficoltà nel favorire i capitali locali.(volpi 66-67)

a cavallo del 700 si susseguono governi deboli e in cui aumentano i debiti della dinastia. (volpi 71)

Ducato di Modena

[modifica | modifica wikitesto]

ducato di modena

1731-1796

nel 1731 alderano prova a vendere il territorio per pagare i debiti. nel 1741 la figlia maria teresa sposa ercole III d'este e apre un lungo epriodo di alleanza famigliare. nel 1744 diventa duchessa.

la contrazione della richiesta di marmo spinse le grandi famiglie a investire anche nei terreni e nelle bonifiche (nascono le ville).

l'espansione del mercato del marmo e un nuov interesse per le montagne (in senso naturalistico) fanno nascere un nuovo interesse per carrara a parte di naturalisti e artisti (poi diventa tappa del gran tour). (volpi 74)

durante il regno di maria teresa l'economia del marmo diventa dominante, che porta anche a un esplosione demograficha (1730: 6000; 1769: 8000). il commercio di marmo si amplia a tutta l'europa. il numero di cave aperte tra il 1655 e il 1770 aumenta del 1000%. nuove tecnologie rendono più rapida l'estrazione. la trasformazione delle sensibilità estetiche e l'emergere di una borghesia aumentano e diversificano la domanda di marmi. si moltiplicano le iniziative per incrementare l'efficienza: apertura di segherie a energia idraulica lungo il carrione e la creazione nel 1751 del porto di lavenza mai completato e di piccole flotte mercantili private delle principali famiglie. questo comporta anche cambiamenti a livello urbanistico nella città (che nel periodo 1730-1770 raddoppia gli abitanti): case popolari dei lavoratori del amrmo (anche nelle vicinanze), case-bottega e grandi residenze private. (volpi 75-79)

la crescita in questo secolo trasforma gli equilibri sociali ed economici e crea attriti. tutti gli agri erano potenziali cave, e questo cozzava con l'utlizzo comunitario agricolo che ne facevano storicamente le vicinanze. al contrari altre realta emergenti chiedevano completa liberta di commercio e escavazione. editto 1 febbraio 1751: conferma delle vicinanze e del loro proprietà degli agri nel loro territorio; conferma dei diritti acquisiti dei privati e del possesso delle cave; introduzione delle concessioni per lo sfruttamento del marmo. con l'aumentare della forza della borghesia, negli anni settanta si arrivò alla piena libertà di commercio e alla riduzione dei poteri delle vicinanze in favore del comune. (volpi 81-85)

1769: creazione dell'accademia.

lo scoppio della rivoluzione francese e guerre connesse e la morte di marie teresa chiudono una stagione di incredibile crescita e iniziano un periodo di contrazione. la puara delle vicende francesi s esprime in politiche conservatrici, mentre alcune grandi famiglie sposano i nuovi ideali (del medico, lazzoni, staffetti, sarteschi, marchetti) e anche le idee giacobine presero terreno tra le elite. (volpi 86-87)

1796-1815

- 1796-1806

30/6/96 occupazione francese della citta. gennaio 97: congresso di modena e ingresso nella repubblica cispadana e nel 98 nella rep cisalpina (dipartimento del crostolo). il periodo francese si caratterizza per un forte centralismo, fiscalismo e confisca dei beni. la situazione manda il settore marmifero in crisi (cessazione di quasi tutte le attività). in generale, l'adesione alle idee e al nuovo regime era piuttosto alta, anche perchè vedevano la possibilità di avere commerci liberi e ingranditi dalla nuova dimensione statale. (volpi 86-91)

- 1806-1815 (baciocchi/baiocchi)

1806: aggregazione al principato di lucca e piombino sotto elisa bonaparte baiocchi. periodo più stabile, in cui vengono promosse riforme nel settore lapideo in linea con le richieste delle elite carraresi. rapporto/censimento di lodovico lizzoli sull'attività marmifera che ne espone l'arretratezza. si pensa a un monopolio pubblico e incentivare lavorazione in loco grazie a misure protezionistiche. in questo senso, 2/5/1807: creazione banca elisiana con crediti mirati a costruire immagine di capitale del marmo; riorganizzazione dell'accademia (direzione affidata a giovanni fantoni). vengono scolpiti in serie busti i napoleone e venduti in tutta europa da jean alexandre henraux nel tentativo di internazionalizzare carrara. sogiornano in questo periodo christian friederich tieck, christian rauch, jospeh chinard, dupaty, cartellier, e altri nella ripresa del mito michelangiolesco. 17/7/1812: decreto che abolisce le vicinanze e trasferisce al comune la proprieta degli agri. (volpi 91-96)

Cattura di la spezia

1815-1859

- 1815-1829

restaurazione e ritorno di maria beatrice, che dal 14 a dicembre 15governa con delegato pietro ceccopieri. creazione di consiglioe magistrato comunale di 22 membri. dicembre 15 conferma dell'abolizione delle vicinanze. ripresa delala crescita e miglioramento nella creazione delle lastre. maggio 1820: nuovo catasto geometrico completato nel 1822. l'estimo contava 15 comuni (avenza, bedizzano, bergiola, carrara adiacenze, carrara citta, castelpoggio, codena, colonnata, fontia, fossola, gragnana, miseglia, noceto, sorgnano, torano). tra il 1824 e il 1847 vengono abbattute praticamente tutte le mura. nel 1822 viene creata la diocesi di massa da precedenti territori di luni-sarzana e pontremoli. (volpi 97-100)

in questo periodo cresce l'esportazione di blocchi grezzi per mano di un crescente numero di commercianti stranieri (henraux, derville, walton, goldenberg) stabilitisi a carrara. internazionalizzazione del mercato e apertura di sedi a new york, londra, marsiglia.

- 1829-1859

1831: i moti del 1831 hanno eco a carrara grazie a domenico cucchiari che organizza un'insurrezione della popolazione che fallì. (borgioli 178)

1829 alla morte di maria beatrice il ducato passa a francesco IV. 1840: per omogeneizzare i suoi territori, crea la provincia di massa e carrara e lunigiana estense

1839: costruzione del teatro animosi con finanziamenti privati.

1845: tentativo di apertura di canale e darsena nel porto abbandonati; 1851: costruiti due pontili caricatori da walton e goldenberg

1844-45: creazione cassa di risparmio e cassa di sussidio e sconto, per stimolare risparmio popolare e finanziare le attività del marmo.

1846 luglio: decreto per razionalizzare la spartizione degli agri marmiferi, riaffermando i diritti del comune sulle pretese dei concessionari e dando valore giuridico alle consuetudini feudali.

1846 andrea del medico presenta di ferrovia dalle cave al mare. (volpi 102-105)

21/3/48: inizio moti con francesco V che scappa. il comune si ritrova a capo della città, e la provincia si mosse epr l'annessione al granducato toscana e lavori pubblici contro disoccupazione e tensioni. plebiscito per l'annessione tranne avenza (forte presenza di lavoratori marittimi liguri che preferiva il regno di sardegna). il governo provvisorio cade aprile 1849. la dura reazione al ritorno degli estensi alimentò il malcontento e la popolazione si spostò su posizioni mazziniane.seguono tentativi insurrezionali poco organizzati (1850 cavatori, 1853 felice orsini da sarzana, 1854 felice orsini dalla spiaggia). fine 1854 un anno di stato d'assedio; sett. 1857-lug1858 stato dassedio. questo spinge i democratici in clandestinità e società segrete mazziniane e massoneria. (volpi 105-111).

18/4/49 francesco V entra a Carrara. la reazione non fu eccessiva (volpi dice diverso): il 20/6/49 viene concessa un'amnistia (esclusi solamente andrea del medico, lorenzo tacca, tommaso beverinotti membri del governo provvisorio). nel 53 mazzini mandia giacomo ricci a difondere e idee del partito d'azione. e nello stesso anno orsini doveva organizzare una spedizione perentrare a carrara da sarzana e per far sollevare la toscana ma il 2/9/53 fallisce. (borgioli 182-3)

1857: fondata sezione locale della società nazionale di la farina, con adesione di migliaio persone tra cui emilio lazzoni, carlo fabbricotti, giovan battista cucchiari e francesco del nero (la borghesia voleva entrare in uno stato più ampio). 27/4/59 abbandono delle truppe estensi; aggregazione al genovesato e a giugno alle province modenesi sotto farini. plebiscito 10-12 marzo 60 e elezione domenico cucchiari alla camera (destra moderata) (volpi 111-114)

allo scoppio della guerra vengono fomati i cacciatori della magra con un gruppo di volontari di carrara. 174 carraresi vanno in sicilia a combattere per garibaldi. (borgioli 187-8)

1861-restante

[modifica | modifica wikitesto]

1860-1894

- 1860-1877

CARRARA vista da fuori: nell'ottocento si costruisce il mito della capitale del marmo e la città viene inserita nelle tappe del grand tour; molti famosi passano e si sottolinea il valore del marmo che permeava tutta la città, richiamando allo stsso tempo arte, natura e lavoro duro della popolazione.

1861-1864 boom della produzione. malcontento popolare perchè i salari non crescevano. strapotere dei baroni del marmo che concentravano la ricchezza. in questo momento 4500 lavoratori nell marmo. (volpi 114) questo porta alla formazione di organizzazioni politiche radicali, repubblicane, protosocialiste e sette segrete. mentre la rappresentanza politica rimaneva di stampo liberal-conservatore causa suffraggio ridotto. fine anni 60- inizio 70 iniziano a propagarsi le idee socilaliste e anarchiche che facevano leva sulle richieste popolari sulle cave. (volpi 117-8).

1862: apertura stazione avenza. 1866: diramazione san martino.

15 settembre 1872: sciopero generale di tutte le categorie dei lavoratori del marmo (a monte e a valle) (volpi 119-120)

1873: fondazione sezione del movimento internazionalista (L'Internazionale?) (volpi 120)

1875. approvazione ampiamento urbanistico con palazzine residenziali e il completamento della maglia viaria (via roma). 87-92 politeama verdi; ville delle principali famiglie sulle colline. opere di leandro caselli.(volpi 123-4)

1876: inaugurazione dei primi due tratti della ferrovia marmifera. ampliata fino al 1890 arriva 22km (volpi 121/2)

la giunta giromella (vicina ai fabbricotti) segna il passaggio dalla centralità delle aristpcrazie preunitarie alla borghesia industriale. poi continuità con lazzoni e baini. consiglio comunale controllato dalle grandi famiglie (baratta, binelli, del medico, del nero, lazzoni, sarteschi) (volpi 130)

- 1877-1894

luglio 77 cambiano gli equilibri nel consiglio comunale: i progressisti hanno la maggioranza sui moderati. i progressisti (=repubblicani) sono artigiani e le borghesie marmifere più aperte. per bilanciare lo spostamento a sx il governo nomina prefetto carmelo agnetta per combattere il movimento internazionalista (arresti 77-78) con retata nel 79 dopo un tentativo di insurrezione dovuto alle pessime condizioni di vita dei lavoratori. periodo di crisi 1875-79 dovuto ai nuovi dazi di francia e stati uniti. ripresa già nel 1880-84 per abolizione dazi in uscita sui marmi, ma non miglioramenti per lavoratori, i cui salari rimangono stabili fino a fine secolo. (volpi 131-5)

con sindaco marchetti grandi spese per nuova rete fognariae acquedotto e caserma dogali, ma bilancio pareggiato per aumento tasse. epidemia di colera nel 84 e 86 e alluvione nel 85. radicalizzazione degli anarchici che fondano la federazione dei gruppi anarchici rivoluzionari di carrara (83). in questo si scontravano con repubblicani e socialisti che collaborarono per la vittoria alle comunali 89 e elezione antonio maffi. nella seconda metà degli '80 crisi del commercio per nuove tariffe, e negli anni successivi sulla produzione perché molto invenduto. (volpi 136-8)

1880s: completamento della piazza e della chiesa a Marina (1871: secondo ponte caricatore al porto) (volpi 151)

1894-1922

- 1894-1914

moti 94. classe politica non in grado di interpretare le ragioni del malcontento, senza una strategia i relazione alla condizione socio-economica. 13/1/94 manifestazione sostegno ai fasci siciliani+sciopero lavoratori marmo che si trasforma spontaneamente in moto rivoluzionario non organizzato. il principale nemico era il fiscalismo pressante ("abbasso alle tasse"). 14 assalto agli edifici pubblici, 15 sciopero generale, 16assalto alla citta fermato da soldati e 8 uccisi e dissoluzione del moto. istintiva rivolta spinta dalla povertà e dalle condizioni di vita. la repressione fu molto dura, con molte condanne che decapitarono il movimento ananrchico (considerato l'organizzatore del moto). commissario straordinario nicola heusch (17/01). (volpi 139-41)

12 mrti totali e 464 condanne (borgioli 195)

heusch fece pressione perchè la situazione oltremodo dura dei lavoratori venisse attenuata: punti di soccorso, assicurazioni, eliminazione dell'estrazione con le mine.

le forze della sinistra dopo la repressione si riorganizzarono: 1896 fondazione sezione del psi (vico fiaschi e sarteschi) e varo di una linea politica netta (legalismo e avvicinamento alle lotte sindacali). (volpi 141-4)

nel 1895 viene fondato il partito repubblicano che ha subito una sezione a Carrara (borgioli 196)

moti 1898: stato d'assedio esteso anche a carrara (dove non succede niente) e scioglimento org socialiste e democ. nel 1899 rep e soc si alleano e riescono a eleggere sindaco biggi. ma le due fazioni si scontrano sulla direzione politica e i socialisti tentavano di emergere. 1901: fondazione camera del lavoro con programma legalitario e riformista che lasciava nizialmente fuori i cavatori (difficilmente sindacalizzabili). miglioramento delle tecniche lavorative, aumento produzione e aumento prezzi marmo non portavano ad aumenti per i cavatori. gli anarchici tornarono a farsi vedere nella camera del lavoro, riuscendo ad ottenere la prima contrattazione collettiva (1903). queso fertile periodo di crescita degli ambienti popolari si tradusse in una giunta a guida socialista, che si occupò della sistemazione igienica delle frazioni, apertura scuole e illuminazione pubblica. (1901-1906 periodo "blocco popolare"). dal 1905 battuta d'arresto con il ritorno in comune dei monarchici, l'espulsione della camera del lavoro dalla federazione e la riorganizzazione degli industriali in un consorzio. la camera del lavoro praticamente scomparve tra il 1905-6, fino al 1910 fu limitata (volpi 144-150). dal 1911 riprese vigore grazie all'accordo tra socialisti e anarchici, e all'elezione di alberto meschi come segretario. meschi riorganizzo le leghe e firmo il contratto di categoria, dopo due mesi di sciopero generale: aumenti salario del 18%, riduzione dell'orario di lavoro. questo scontro determino l'abbandono della camera da parte dei repubblicani ma anche un grande aumento di iscritti. nel 1912 avanzarono la richiesta di cassa pensioni marmo che ottenero. nel dic 12 la camera aderisce all'unione sindacale italiana e nel 13 avanza la richiesta delle 8 ore per i lavoratori al piano. dopo un duro sciopero i lavoratori vinsero. (volpi 155-8)

1906-1915: costruzione viale XX Settembre con annessa tranvia per unire carrara alla marina. all'inizio del novecento marina inizia a svilupparsi come centro balneare, con la costruzione di stabilimenti, alberghi e osterie. 1905: terzo ponte caricatore al porto. (volpi 151-3)

- 1914-1922

con la 1gm crolla l'esportazione di marmo. alcune aziende formano un cartello ma si esaurisce in fretta. ci fu un taglio dei salari e enormi licenziamenti. (volpi 159-60)

nel biennio rosso torna ancora una volta la questione della proprietà collettiva delle cave, insieme alla convinzione di necessari aumenti salariali e miglioramento condizioni di lavoro. marzo 20 chiesa presenta una legge per espropriare cave e affidarle a cooperative di cavatori. i repubblicani carraresi non sono d'accordo perché vicini alle piccoli e medie borghesie marmifere, a favore solo i socialisti. i repubblicani vincono sia le amministrative che le politiche 19-20. (volpi 160-64)

costruzione del porto di marina finanaziata dallo stato da iniziare prima del 1920 (borgioli 199)

il movimento fascista fu in grado di catalizzare i timori della borghesia per il sovvertimento dell'ordine sociale, unendosi inizialmente in alleanza con i liberali (associazione democratica liberale). 1921 renato ricci fonda la sezione del movimento dei fasci di combattimento, rimanendo iscritto al partito liberale e avanzando la strategia del blocco nazionale per elezioni 21 (vittoria repubblicani). nei mesi successivi si scatena la violenza con numerosi assassinii delle squadre fasciste e intimidazioni alla camera del lavoro. 19/7/21 ricci arrestato a sarzana e giorno succ. "fatti di sarzana". 26/7: patto di pacficazione cittadina non rispettato dai fascisti. dic 21 la giunta repubblicana si dimette e nel nov. 22 fascisti e liberali vincono le elezioni (unici partecipanti). sindaco porcherra ma ricci eletto alto rappresentante che di fatto governa e si scontra con alcuni grandi industriali del marmo perché colpisce i loro interessi. (volpi 164-9)

durante il 1921 si susseguono violenze: a gennaio 5 morti a bergiola, a amaggio 2 a marina, a giugno dumini uccide anarchico e madre, vico fiaschi bastonato a sangue (borgioli 202-3)

1922-1943

- 1922-1938

cresce il caro vita senza che ci sia una reale ripresa economica. i fascisti ricciani chiedono un miglioramento della situazione agli industriali, appoggiati dalla confederazione sindacale fascista. 31/10/24 sciopero a oltranza delle categorie del marmo, 11/12 esteso a tutti i lavoratori nei servizi pubblici paralizzando la città. il 18/12 il regime termina lo sciopero con pochissime concessioni agli operai. (volpi 169-71)

con le leggi fascistissime, l'attentato di lucetti e il confino di antifascisti ci fu un forte impatto sulla città. la strategia quota novanta colpiva le esportazioni e provocava sovraproduzioni. 22/12/27 fu creato un consorzio obbligatorio per il mamro che vietava l'iniziativa singola che decideva la quantitò di marmo da scavare per ogni singolo produttore e si occupava della vendita. il consorzio inasprì i conflitti tra i grandi marmisti e chi vedeva nell'alleanza con il fascismo uno strumento per l'ascesa economica e sociale. nel 1930 il consorzio fu sciolto. in questo periodo le misure adottate dal fascismo, senza tenere conto della crisi strutturale del settore, portarono all'ascesa della societa monteatini e di legare il settore marmifero al grande capitale finanziario: la montecatini nel 1935 era proprietaria del 60% delle cave con una spesa minima. il crollo della produzione degli anni 30 ebbe ricadute pesanti sulla popolazione. riprende quindi l'attività antifascista (carlo andrei) con molti carraresi che partecipano alla guerra civile spagnola. (volpi 172-7)

costruzione di stadio, sede inail, palazzo delle poste. 26-28:edilizia popolare a san martino, grazzano e paesi.

la fuga di molti antifascisti spezza la lotta fino agli anni 30. poi con al crisi economica ricominciano a costruirsi organizzazioni segrete (1936 scoperti e condannati i comunisti che operavano da 4 anni) (borgioli 209)

- 1938-1945

decreto 24/7/38: creazione zona industriale apuana per sfogare la disoccupazione del marmo. (strategia del fascismo di creare nuove zone industriali lontane da quelle già esistenti). la presenza di grandi fabbriche non aveva precedenti ed avrebbe contribuito alla fascistizzazione del territorio, secondo ricci e sebastiani. grandi agevolazioni per l'insediamento delle fabbriche attrate dalla grande disponibilità di mnodpera

16/12/38: creazione comune di apuania per amministrare la zia. industrie chimiche e metalmeccaniche: rumianca, riv, cima montecatini, sip, breda. nel 1940 8 mila occupati in 44 aziende. costruzione di quartieri popolari a melara e nazzano. (volpi 178-82)

dopo un inziale favore all'entrata in guerra (voleva dire più lavoro nella zia), nella pima metà del 43 si erano ricomposte le forze antifasciste. gli anarchici si avvicinano ai comunisti. i comunisti avevano acquisito consenso negli anni di clandestinità e volevano formare un fronte antifascista tra operai e lavoratori del marmo.

anarchici: ugo mazzuchelli, romulado del papa, renato viti

comunisti: gino menconi, carlo andrei, antonio bernieri, amerigo piccini, alessandro brucellaria, almo bertolini

socialisti: carmelo del nero, pietro binelli, ezio palla, giuseppe sivoli

repubblicani: enrico isoppi, dante isoppi, adolfo caleo, gino procuranti, arturo frediani, gino pieruccini.

azionisti: filippo martinelli, alessandro menichelli, fausto chiericoni, evaristo piccini

democristiani: alberto bondielli, alberto del nero, fulvio bianchi

dopo l'8 settembre ci furono i primi scontri ma i fascisti prendono il controllo. si crea il nucleo del cln e trovano le armi.tra il 43 e il 44 si dedicano al sabotaggio perchè non sono abbstanza forti per azioni armate. 7 luglio 44 e poi azioni più convinete anche grazie al cln provinciale. questo scatena la rappresaglia tedesca che porta alle stragi di bergiola (16/9, 72 mortie case distrutte) e castelpoggio. l'azione della resistenza continua e prima liberazione di carrara (8-13/11/44) ma gli alleati non avanzano e i partigiani devono tornare in montagna e il 27 dic i nazisti fecero rastrellamenti. 19/1/45 bombardamento alleato che uccide decine di civili e manca il bersaglio. il cln apuano un ente di assistenza, un ente marmo per dare al comune la proprietà delle cave e una polizia e un tribunale. il 5/4 il cln trattò l'abbandono della città e l'8 ci fu l'insurrezione finale. (volpi 183-194)

9 e 10 settmebre ci sono scontri da parte degli alpini val di fassa ai tedeschi ma ha breve durata (borgioli 212)

1945-1992

primo sindaco andrei; 1/3/46 scioglimento comune apuania. referendum repubblica: 86% affluenza e 89% pro rep. dopo il 48 er gli eventi nazionali e internazionai si modifica il fronte della resistenza, che si rompe però solo nel 51 con le nuove amministrative. nel 56 cambio con governo psi-pci-psdi. amministrazione concentrata sulla valorizzazione del lavoro del marmo e dall'immagine internazionale (biennale internazionale di scultura). acquisto del teatro animosi e fondazione biblioteca. piano regolatore concentrato sull'edilizia. alleanza pci-psi mantenuta nonostante i cambiamenti a livello nazionale (centrosinistra). (volpi 195-202)

1968: moltissimi scioperi dei lavoratori del marmo che nel 69 ottennero aumenti salariali del 20%. a settembre congresso internazionale anarchici. 76: apertura nuovo ospedale "monoblocco". (volpi 202-5)

a livello economico, la ricostruzione postbellica segna un ulteriore aumento di occupati nelle industrie. la zia fu riattivata dopo i bombardamenti e le prod belliche convertite grazie agli sforzi di un consorzio creato nel 1947. ma la ripresa effettiva andava a rilento e gli ci furono molti scioperi contro la disoccupazione e la chiusura delle fabbriche. mancanza di un miracolo economico nella zona apuana, con l'economia che rimane fragile e che non aumenta il numero di occupati nel periodo 1951-71 rispetto a preguerra. le principali industrie fanno produzioni molto inquinanti che però non sono rilevate da subito. (volpi 205-8)

dagli anni 70 alcune aziende vanno in crisi (cantieri navali). nel marmo, la montecatini abbandona le cave nel 48 che sono affidate a cooperative di cavatori. la produzione cresce ma la quota su livello nazionale diminuisce drasticamente così come il numero di occupati. 1964: chiusura ferrovia marmifera e passaggio al trasporto su strada; 1970: soppressione linea e stazione Carrara San Martino. in questo periodo cresce il porto che dal 51 al 71 aumenta le merci del 550%; a cavallo degli anni 70 si invertono i traffici con la maggior merce sbarcata rispetto agli imbarchi. la crescita del porto ha accompagnato la crescita di pop di marina e un urbanizzazione di tutta la pianura. nel 59 viene proposto un nuovo regolamento per determinare la proprieta delle cave, non approvato dal ministero dell'industria. con l'isitituzione delle regioni l'attività normativa viene affidata a questa che interviene nel 1976, mentre a carrara 17/1/70 approva regolamento in cui le cave sono "patrimonio indisponibile" del comune. nel 74 le cave della montecatini passano a egam. (volpi 208-14)

negli anni 80 molte aziende della zia vengono dismesse. caso farmoplant: avviata nel 1976. 17/8/80 primo incidente. 87 con referendum sospensione delle attività, ricorso e riapertura. 17/7/88 nuovo incidente e chiusura definitiva. 1980: inaugurazione del centro fieristico e fiera internazionale dei marmi e delle macchine, con l'idea di creare una cultura del marmo anche in senso turistico (museo del marmo). 1985: approvazione del progetto strada dei marmi. (volpi 214-22)

Marco Manfredi e Alessandro Volpi, Breve storia di Carrara, Pisa, Pacini editore, 2007, ISBN 978-8877818119.

Mauro Borgioli e Beniamino Gemignani, Carrara e la sua gente, vol. 1, Carrara, Società Editrice Apuana, 2004 [1977].