Utente:Gioia Clumo/Sandbox

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Museo veneto del giocattolo
Ingresso del Museo Veneto del Giocattolo
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPadova
IndirizzoVia Toblino 51
Caratteristiche
Tipogiocattolo
FondatoriGianlugi Iessi
DirettoreGianlugi Iessi
Sito web

Il Museo Veneto del Giocattolo ha sede a Padova, zona Mandria, presso il centro polifunzionale Civitas Vitae. È aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19 ed è ad ingresso gratuito.

Il Museo è nato nel 2006 per conservare e valorizzare una collezione di giocattoli, da fine Ottocento agli anni Cinquanta, formata grazie alla generosità di alcuni collezionisti. I giocattoli conservati ed esposti nelle sale del Museo rappresentano un'importante testimonianza artistica e artigianale, ma soprattutto ricoprono un ruolo fondamentale nella valorizzazione della dimensione della memoria e della relazionalità. La raccolta padovana arricchisce ulteriormente il patrimonio museale della Regione Veneto che annoverava già "La Casa dei Sogni" - Museo del Giocattolo di Verona.[1] Queste esposizioni sono destinate a una fruizione da parte non solo dei bambini e dei ragazzi, ma anche degli adulti, soprattutto gli appassionati di collezionismo, in particolare di giocattoli meccanici, quali trenini e simili.

La ragione particolare della nascita di questa istituzione museale nella città di Padova, è dovuta alla presenza dal 1919 al 1972, dell'Ingap (Industria Nazionale Giocattoli Automatici Padova).[2]Il suo declino e la successiva soppressione fu causato dalla concorrenza internazionale e dall'incapacità dei proprietari di seguire il rinnovamento tecnologico attuando gli investimenti necessari. Fortunatamente la produzione di questa fabbrica padovana occupa una sezione riservata all'interno del Museo del Giocattolo. Risaltano in modo particolare alcune locomotive, come la Sempione 1930 e la Fréjus 1950 e macchine, soprattutto da corsa. Il comparto "ferroviario" infatti è sempre stato uno dei pezzi forti dell'industria europea del giocattolo che includeva, oltre ai treni completi di locomotive e vagoni, anche la corrispondente dotazione di binari, scambi e stazioni. Nell'agosto del 2006 la delibera della Giunta regionale del Veneto stabiliva la costituzione del Museo Veneto del Giocattolo onlus diretto da Gianluigi Jessi.[3]

La collezione

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I giocattoli esposti al Museo Veneto del Giocattolo appartengono a diverse tipologie, dalle automobili ai treni, dalle navi agli aerei, dalle bambole ai peluches, dai soldatini ai giochi di fantasia. Per rendere la fruizione più immediata, è stato seguito un criterio tematico articolando il percorso espositivo in sette sezioni.[4] Infatti ad ogni tipologia di giocattolo è dedicata una sezione del percorso, che comprende anche la parte dedicata esclusivamente ai giocattoli in latta prodotti dalla ditta padovana Ingap. E'presente la sezione automobili di produzione italiana (appunto Ingap, Mercury (automodelli) e Polistil), inglese (Dinky Toys e Corgi Toys) e tedesca, dagli inizi del secolo fino agli anni Cinquanta, che riproducono i più celebri modelli automobilistici (Alfa, Lancia, Ferrari); la sezione navi e aeroplani che presenta alcuni esempi di navi passeggeri e da guerra dei primi anni del secolo, accanto ad aerei, dirigibili ed elicotteri prodotti tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta; la sezione dei treni a cui appartengono i pezzi più antichi della collezione del Museo, risalenti a fine Ottocento e, tra i modelli di epoca moderna, sono presenti locomotive in scala 0 di produzione Biaggi e in scala H0 di produzione Märklin, a cui appartiene anche un plastico funzionante; la sezione dei soldatini è costituita da esemplari che rappresentano le più importanti campagne militari europee da Napoleone all’epoca fascista, statunitensi (nordisti e sudisti, cow boy e indiani) e i principali corpi armati italiani; la parte dedicata ai giochi di fantasia è un'ampia sezione comprendente giostre, clown, personaggi dei fumetti, di produzione italiana e tedesca dagli anni Dieci agli anni Novanta; la sezione delle bambole e dei peluches è caratterizzata da giocattoli quasi tutti di produzione italiana (Lenci (azienda) e Furga), ma sono presenti anche alcuni pezzi della ditta Mattel (Barbie e accessori). Negli anni la collezione è accresciuta, aprendo uno sguardo anche ai giocattoli che maggiormente hanno caratterizzato gli ultimi vent'anni: i videogiochi. Il Museo Veneto del Giocattolo offre infatti un'esperienza di visita interattiva, dando la possibilità ai suoi visitatori di giocare con la console Nintendo DS, una delle console (videogiochi) più famose prodotte nell'ultimo ventennio. Propone inoltre numerosi laboratori ed attività coinvolgenti rivolte alla scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. In particolare la realizzazione di vari tipi di modellini è pensata per sviluppare la creatività e le capacità manuali di bambini e ragazzi, oggi "nativi digitali" e quindi più abituati ai giochi su schermo.

  1. ^ Padova e il suo territorio, anno XXIII, n°134, 2008
  2. ^ Padova e il suo territorio, anno XXIII, n°134, 2008
  3. ^ https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/pubblica/DettaglioDgr.aspx?id=191333
  4. ^ https://www.museovenetogiocattolo.it/la-collezione-mvg/

Collegamenti esterni

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[[Categoria:Musei di giocattoli d'Italia|veneto]] [[Categoria:Musei di Padova|Giocattolo]]