Utente:Gianluco/Sandbox

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Ordinamento dello Stato[modifica | modifica wikitesto]

La Siria ha un ordinamento repubblicano. L'attuale costituzione è stata adottata il 27 febbraio 2012 mediante referendum popolare. Essa garantisce la tutela dei diritti fondamentali dell'individuo: libertà di movimento, espressione, associazione, stampa, culto, diritto alla manifestazione ed allo sciopero, inviolabilità della vita privata, pari opportunità, presunzione di innocenza, diritto ad un giusto processo. Protegge la diversità culturale, pur imponendo che la giurisprudenza islamica sia un'importante fonte legislativa e che la religione del Presidente della Repubblica sia l'Islam. Il sistema politico è basato sul principio del pluralismo e dell'espressione della volontà popolare per mezzo delle urne. Vieta la tortura. Per ciò che concerne l'ordinamento economico la costituzione prevede che l'economia nazionale sia fondata sullo sviluppo dell'iniziativa pubblica e di quella privata. protegge i rifugiati politici. L'autorità legislativa è l'Assemblea del Popolo, eletta con voto segreto dalla cittaqdinanza, che dura in carica 4 anni, con mandato non prorogabile salvo in caso di guerra.

che il Presidente della Repubblica è il segretario generale del partito Baʿth e il capo del Fronte Progressista Nazionale (alleanza di 10 partiti legali egemonizzata dal Baʿth) ed è approvato per un mandato di 7 anni tramite un referendum a suffragio universale. Deve essere musulmano, ma l'Islam non è religione ufficiale. Ha il potere di:

nominare i ministri, i funzionari pubblici e i vertici militari dichiarare guerra, legge marziale, amnistia promulgare leggi (soggette a ratifica del Consiglio Popolare eletto ogni 4 anni, salvo in caso di emergenza) emendare la costituzione Il potere esecutivo è retto da un Primo Ministro, mentre il potere legislativo viene esercitato dall'Assemblea del Popolo, costituita da 250 membri eletti a suffragio universale generalmente ogni quattro anni.

Dal colpo di Stato del 1963 è in vigore la legge marziale, che sospende la maggior parte delle garanzie costituzionali (e aumenta i poteri del presidente), ufficialmente motivata dallo stato di guerra con Israele e dalla minaccia del terrorismo.