Una volta c'era un re

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Voce principale: La Cenerentola.

Una volta c'era un re è la cavatina (atto I) della protagonista nella Cenerentola di Gioachino Rossini, su libretto di Jacopo Ferretti. Si tratta di una breve canzone in re minore, di sole 20 battute, con accompagnamento in tempo di barcarola. Nonostante la semplice mestizia della melodia iniziale, in tono con la situazione e il carattere umile del personaggio, la ripresa («Sprezza il fasto e la beltà») ospita alcune variazioni nello stile fiorito, tipico di Rossini.

Il primo contralto a cantarla è stata Geltrude Righetti Giorgi. Altri grandi contralti a cantarla sono stati Conchita Supervia, Fedora Barbieri, Giulietta Simionato, Teresa Berganza, Cecilia Bartoli, Jennifer Larmore, Sonia Ganassi, Elīna Garanča e Joyce DiDonato.

Nell'opera[modifica | modifica wikitesto]

La Cenerentola rossiniana si apre nella decadente dimora di Don Magnifico. Clorinda e Tisbe, le due sorellastre di Cenerentola, non fanno altro che pavoneggiarsi davanti alla specchio, mentre Cenerentola è al camino a mescolare il caffè. Per farsi compagnia, canta questa canzone "in tono flemmatico". Le due sorellastre, ovviamente, non la sopportano e cercano di zittirla, ma Cenerentola continua. Quando le due fanno per percuoterla, vengono fermate dall'arrivo provvidenziale di Alidoro, sotto vesti di mendicante. Cenerentola la canta una seconda volta, quando, tornata a casa dopo il ballo al palazzo del principe, ricorda la serata ed ammira il braccialetto, attendendo l'arrivo del principe Ramiro, che ha il braccialetto gemello.

I versi[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione di Oliver Herford per la Cenerentola di Perrault

«Una volta c'era un re,
Che a star solo,
che a star solo s'annoiò
Cerca, cerca ritrovò!
Ma il volean sposare in tre.
Cosa fa?
Sprezza il fasto e la beltà,
E alla fin scelse per sé
L'innocenza e la bontà.
Là là là,
Lì lì lì,
Là là là.»

Il testo della canzone è interamente costituito da versi tronchi: ottonari e quadrisillabi.

La fiaba e l'opera[modifica | modifica wikitesto]

La canzone non è altro che la fiaba di Cenerentola cantata. Ecco il testo in prosa:

«C'era una volta un principe, che si stufò di stare solo; così cerco moglie, ma ne trovò tre che volevano sposarlo. Cosa fa? Non considera la bellezza e l'eleganza di esse, ma l'innocenza e la bontà»

Cenerentola è una sorta di bocca della verità. Tutto quello che canta avverrà nell'opera, ma lei non lo sa. Per far sì che il principe Ramiro scelga per se l'innocenza e la bontà, il suo precettore fa sì che il principe scambi il suo ruolo con quello del servo Dandini, così da osservare in incognito le tre ragazze. Mentre le altre due lo cacciano sdegnate, Cenerentola è l'unica gentile con lui: la sua bontà la premierà.

Adattamenti[modifica | modifica wikitesto]

La musica della canzone di Cenerentola fu adattata per una chanson francese intitolata Légende de Marguerite, su versi di N. Cimbal.

L'aria viene usata come tema principale e semi-riscritta per la canzone di Geppetto nel film di Pinocchio del 2012.

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