Suicidol

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Suicidol
album in studio
ArtistaNitro
Pubblicazione26 maggio 2015
Durata56:53
Dischi1
Tracce15
GenereHardcore hip hop[1]
EtichettaMachete Empire, Sony Music, Epic
ProduttoreDeleterio, Strage, Big Joe, Yazee, Don Joe, Low Kidd, Stabber, DJ Shocca
Registrazione2014
FormatiCD, download digitale
Certificazioni
Dischi di platinoBandiera dell'Italia Italia[2]
(vendite: 50 000+)
Nitro - cronologia
Album precedente
(2013)
Album successivo
(2018)
Singoli
  1. Rotten
    Pubblicato: 21 aprile 2015
  2. Sassi e diamanti
    Pubblicato: 15 maggio 2015
  3. Pleasantville
    Pubblicato: 16 ottobre 2015
  4. Stronzo pt. 2
    Pubblicato: 13 maggio 2016
  5. Solo quando bevo
    Pubblicato: 20 maggio 2016
Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
All Music Italia[3]
Impatto Sonoro[4]Positivo
Rockit[5]Positivo
Rockol[6]

Suicidol è il secondo album in studio del rapper italiano Nitro, pubblicato il 26 maggio 2015 dalla Machete Empire Records e distribuito dalla Sony Music e dalla Epic Records.[7]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Menzionato per la prima volta da Nitro all'interno di Dexter, brano realizzato dal rapper stesso insieme a Fabri Fibra e Salmo e presente in Squallor,[8] il titolo dell'album è l'unione dei termini inglesi suicidal e idol e indica «Il riconoscimento delle capacità di un artista che avviene quasi sempre quando ormai è già morto.»[9]

In esso sono presenti 15 brani, tra cui Storia di un defunto artista, continuazione del brano Storia di un presunto artista, contenuto nel precedente album Danger.[10]

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

L'album è stato anticipato da Rotten, singolo uscito digitalmente il 21 aprile, e da Sassi e diamanti, entrato in rotazione radiofonica a partire dal 15 maggio 2015.[11] Il 16 ottobre è stata la volta di Pleasantville, nona traccia del disco.

Il 5 maggio 2016 il rapper ha annunciato la riedizione di Suicidol, denominata Post Mortem e uscito per il 27 dello stesso mese.[12] Rispetto all'edizione originaria, la riedizione presenta un secondo CD contenente cinque brani incisi in collaborazione con MadMan, Jake La Furia e Jack the Smoker, tra cui i singoli Stronzo pt. 2 e Solo quando bevo, pubblicati rispettivamente il 13 e il 20 maggio dello stesso anno.[13][14]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi di Nicola Albera, eccetto dove indicato.

  1. The Dark Side of the Mood – 3:53
  2. Dead Body (feat. DJ MS) – 3:26
  3. All In – 3:43
  4. Rotten – 3:58
  5. Ong Bak (feat. Fabri Fibra) – 4:30 (testo: Nicola Albera, Fabrizio Tarducci)
  6. Sassi e diamanti – 3:31
  7. Baba Jaga – 2:27
  8. Suicidol – 3:05
  9. Pleasantville – 5:49
  10. Stronzo (feat. DJ MS) – 3:20
  11. L'oracolo di Selfie – 3:04
  12. Storia di un defunto artista – 4:06
  13. The Same Old Story – 4:31
  14. Twinbeasts (feat. Devotion, Skits Vicious & André) – 3:44
  15. Rivivere – 3:46
Suicidol - Post Mortem – CD bonus nell'edizione deluxe
  1. F.P.S. – 3:33
  2. Glock Party (feat. MadMan & Jake La Furia) – 3:54
  3. Stronzo pt. 2 – 2:49
  4. VLLBLVCK (feat. Jack the Smoker & Izi) – 5:13
  5. Solo quando bevo – 3:33

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Musicisti
  • Nitrovoce
  • Fabri Fibra – voce aggiuntiva (traccia 5)
  • DJ MS – scratch (tracce 2 e 10)
  • Skits Vicious – voce aggiuntiva (traccia 14)
  • Andrè – voce aggiuntiva (traccia 14)
Produzione
  • Deleterio – produzione (traccia 1)
  • Strage – produzione (tracce 2 e 15)
  • Big Joe – produzione (tracce 3 e 7)
  • Yazee – produzione (traccia 4)
  • Don Joe – produzione (traccia 5)
  • Low Kidd – produzione (tracce 6, 8, 9, 11 e 12)
  • Stabber – produzione (traccia 10)
  • DJ Shocca – produzione (traccia 13)
  • Devotion – produzione (traccia 14)

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (2015) Posizione
massima
Italia[15] 4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Stefano Pistore, Cosa è successo nel rap italiano nel 2015, su rockit.it, 18 dicembre 2015. URL consultato il 26 giugno 2016.
  2. ^ Suicidol (certificazione), su FIMI. URL consultato il 26 novembre 2018.
  3. ^ Federico Traversa, SUICIDOL – NITRO – RECENSIONE, su allmusicitalia.it, All Music Italia, 13 giugno 2015. URL consultato il 12 aprile 2020.
  4. ^ Gabriele Bacchilega, Nitro – Suicidol, su impattosonoro.it, Impatto Sonoro, 7 luglio 2015. URL consultato il 12 aprile 2020.
  5. ^ Stefano Pistori, Recensioni - Nitro: Suicidol, su rockit.it, Rockit, 29 giugno 2015. URL consultato il 12 aprile 2020.
  6. ^ Fabrizio Zanoni, Nitro - SUICIDOL - la recensione, su rockol.it, Rockol, 4 giugno 2015. URL consultato il 12 aprile 2020.
  7. ^ "Suicidol", torna il provocatore Nitro ma con ironia: "Vivere male per scrivere bene", su repubblica.it, la Repubblica, 25 maggio 2015. URL consultato il 26 maggio 2015.
  8. ^ Tommaso Naccari, Nitro svela il titolo del suo nuovo album sul disco di Fibra, su rapburger.com, RapBurger, 7 aprile 2015. URL consultato il 26 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2015).
  9. ^ Sandro Giorello, L'inutile accusa di plagio contro Nitro: ecco la risposta del rapper, su rockit.it, Rockit, 13 aprile 2015. URL consultato il 26 maggio 2015.
  10. ^ Paolo Bianco, Nitro, Suicidol: il disco traccia per traccia, su soundsblog.it, SoundsBlog, 25 maggio 2015. URL consultato il 26 maggio 2015.
  11. ^ Chiara Pagura, Nitro - Sassi e diamanti (Radio Date: 15-05-2015), su earone.it, EarOne, 12 maggio 2015. URL consultato il 26 maggio 2015.
  12. ^ Michele Galderisi, Nitro annuncia la versione Deluxe di "Suicidol", su rapburger.com, RapBurger, 5 maggio 2016. URL consultato il 20 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2016).
  13. ^ Stronzo, Pt. 2, su play.google.com, Google Play. URL consultato il 28 novembre 2016.
  14. ^ Claudia Attanasi, Nitro - Solo quando bevo (Radio Date: 20-05-2016), su earone.it, EarOne, 17 maggio 2016. URL consultato il 17 maggio 2016.
  15. ^ Classifica settimanale WK 22 (dal 2015-05-25 al 2015-05-31), su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 2 luglio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]