Simone Alessio

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Simone Alessio
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 198 cm
Peso 80 kg
Taekwondo
Specialità Kyorugi
Categoria -80kg
Ranking
Best ranking
Squadra Vigili del Fuoco
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Campionati Mondiali 2 0 0
Campionati Europei 1 0 1
World Taekwondo Grand Prix 3 1 0

Vedi maggiori dettagli

 Campionati Italiani
Oro Busto Arsizio 2021 fino a 80 kg
Oro Casoria 2019 fino a 80 kg
Oro Bari 2018 fino a 74 kg
Statistiche aggiornate al 28 maggio 2024

Simone Alessio (Livorno, 14 aprile 2000) è un taekwondoka italiano. Nel 2019 è diventato il primo taekwondoka italiano ad avere vinto una medaglia d'oro ai Campionati mondiali, aggiudicandosi il titolo nei 74 kg. Nel 2022 è stato il primo italiano a vincere un Grand Prix nell'edizione di Roma 2022, a due settimane dal titolo di Campione Europeo negli 80 kg.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in Toscana, dove il padre svolgeva l'attività di paracadutista, all'età di tre anni si è trasferito in Calabria, a Sellia Marina, dove è cresciuto con la sua famiglia[1]. Sotto la spinta del padre inizia a praticare il taekwondo entrando a far parte, all'età di dieci anni, delle Fiamme Rosse di Catanzaro.[2]

Nel novembre 2017 si è laureato campione europeo juniores, vincendo a Larnaca la medaglia d'oro nei 73 kg.[3] Nel mese di gennaio dell'anno successivo conquista pure il titolo italiano nei 68 kg[2] e inizia a gareggiare a livello internazionale nella categoria senior, partecipando ai campionati europei di Kazan' 2018 dove raggiunge gli ottavi di finale sempre nei 68 kg.

Simone Alessio è diventato il primo atleta italiano a vincere una medaglia d'oro ai campionati mondiali, sconfiggendo nell'edizione di Manchester 2019 il giordano Ahmad Abughaush, campione olimpico a Rio de Janeiro 2016, nella finale dei 74 kg.[4]

Nel maggio 2021 si qualifica ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020 vincendo le qualificazioni continentali europee.[5] Alla sua prima partecipazione ai giochi olimpici si ferma ai piedi del podio nella categoria -80 Kg contro l'egiziano Seif Eissa che andrà a vincere successivamente la medaglia di bronzo olimpica.

Nel maggio 2022 si laurea Campione Europeo nell'edizione di Manchester 2022 e a due settimane dal suo primo titolo europeo diventa il primo italiano a vincere un Grand Prix a Roma 2022, questa volta imponendosi sull'egiziano Seif Essa, ed iniziando un anno agonistico che lo vedrà successivamente campione nell'edizione del Grand Prix di Parigi 2022.[6][7][8]

Seppur con l'amaro in bocca di una medaglia di argento al Grand Prix di Manchester 2022 inizia il suo periodo come 1° classificato nel ranking olimpico della categoria -80 kg.[9]

Nel dicembre 2022 nell'edizione finale del Grand Prix di Riyad vince la medaglia d'oro e viene premiato come "Best male athlete of the year" dalla World Taekwondo.[10]

Dopo il primo storico successo mondiale nell'edizione iridata di Baku 2023 Simone Alessio vince per la seconda volta il titolo di campione del mondo e nel gennaio 2024 a chiusura del ranking di qualificazione del quadriennio olimpico si qualifica in prima posizione ai Giochi olimpici estivi di Parigi 2024.[11][12]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Campionati Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Campionati Europei[modifica | modifica wikitesto]

World Taekwondo Grand Prix[modifica | modifica wikitesto]

  •   Oro negli 80 kg a Roma 2022
  •   Oro negli 80 kg a Parigi 2022
  •   Oro negli 80 kg a Riyad 2022
  • Argento Argento negli 80 kg a Manchester 2022

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria
Collare d'oro al merito sportivo - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alessandro Farina, Taekwondo, Mondiali 2019, Simone Alessio: “Orgoglioso di aver portato in alto il nome dell’Italia. Ora l'obiettivo è qualificarsi per le Olimpiadi”, su oasport.it, 22 maggio 2019. URL consultato il 29 maggio 2019.
  2. ^ a b Pierfrancesco Catucci, Taekwondo, Alessio: "Tifo Juve e sogno le Olimpiadi come Molfetta e Sarmiento", in La Gazzetta dello Sport, 15 gennaio 2018. URL consultato il 29 maggio 2019.
  3. ^ Taekwondo, Simone Alessio campione europeo juniores: ha conquistato la medaglia d’oro a Larnaca, in Calabria News, 8 novembre 2017. URL consultato il 29 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2019).
  4. ^ Chiara Soldi, L'oro mondiale di Alessio il magnifico nei 74 kg: è il primo azzurro a riuscirci, in La Gazzetta dello Sport, 18 maggio 2019. URL consultato il 29 maggio 2019.
  5. ^ Taekwondo, Simone Alessio si qualifica alle Olimpiadi! Spazzato via Guelec, si vola a Tokyo 2021!, su OA Sport, 7 maggio 2021. URL consultato il 7 maggio 2021.
  6. ^ Taekwondo, Simone Alessio show! È il nuovo campione europeo dei -80 kg, su La Gazzetta dello Sport, 22 maggio 2022. URL consultato il 29 maggio 2024.
  7. ^ Dario Ricci, Taekwondo, Simone Alessio vince il Grand Prix Roma! Straordinario trionfo tra gli 80 kg. Al Halwani si ferma ai quarti, su OA Sport, 5 giugno 2022. URL consultato il 29 maggio 2024.
  8. ^ Luigi Fattizzo, World Taekwondo Grand Prix 2022: Simone Alessio è ancora Oro!, su www.taekwondoitalia.it, 3 settembre 2022. URL consultato il 29 maggio 2024.
  9. ^ Simone Alessio argento al Grand Prix di Manchester, su olympics.com.
  10. ^ Luigi Fattizzo, Simone Alessio, il Re dei Grand Prix conquista l'ORO al Final e il premio Atleta dell'anno, su www.taekwondoitalia.it, 10 dicembre 2022. URL consultato il 29 maggio 2024.
  11. ^ Simone Alessio è campione del mondo 2023!, su www.eurosport.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  12. ^ Il ranking olimpico sentenzia, Alessio e Dell’Aquila volano ai Giochi: 100 azzurri qualificati a Parigi, su www.coni.it. URL consultato il 29 maggio 2024.
  13. ^ Sport in festa, consegnati i Collari d'Oro 2019. Il Premier Conte: incarnate l'Italia migliore, su coni.it. URL consultato il 19 dicembre 2019.
  14. ^ Consegnati i Collari d'Oro 2023. Malagò: "sport eccellenza del Paese, vissuto triennio di risultati unici", su coni.it, 22 dicembre 2023. URL consultato il 26 dicembre 2023.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]