San Nicola la Strada
San Nicola la Strada comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Caserta |
Amministrazione | |
Sindaco | Vito Marotta (PD) dal 14-6-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 41°03′N 14°20′E / 41.05°N 14.333333°E |
Altitudine | 58 m s.l.m. |
Superficie | 4,71 km² |
Abitanti | 22 039[1] (31-7-2023) |
Densità | 4 679,19 ab./km² |
Comuni confinanti | Capodrise, Casagiove, Caserta, Marcianise, Recale, San Marco Evangelista |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 81020 |
Prefisso | 0823 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 061078 |
Cod. catastale | I056 |
Targa | CE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 948 GG[3] |
Nome abitanti | sannicolesi |
Patrono | san Nicola |
Giorno festivo | martedì in albis |
Cartografia | |
Posizione del comune di San Nicola la Strada nella provincia di Caserta | |
Sito istituzionale | |
San Nicola la Strada (Santu Nicole in dialetto locale) è un comune italiano di 22 039 abitanti della provincia di Caserta in Campania.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Costituisce come un'appendice meridionale della città di Caserta con cui è strettamente conurbato.
Il cuore del comune è situato lungo l'antico percorso della via Appia, nel tratto che dalla Capua d'epoca romana (oggi Santa Maria Capua Vetere) conduceva a Benevento, ad est della via Sannitica, che collega Napoli con la Reggia di Caserta.
La vicinanza a questi due importanti centri di potere borbonico giustifica la presenza di monumenti ed edifici settecenteschi, tra cui il Real Convitto Borbonico (che attualmente ospita la succursale del liceo scientifico statale "A. Diaz" di Caserta, alcuni uffici comunali e il Museo della Civiltà contadina), l'adiacente e coeva chiesa di Santa Maria degli Angeli e il relativo giardino (oggi Villa comunale).
Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome deriva dal santo patrono San Nicola Vescovo di Mira, nell'Asia Minore, (noto anche come San Nicola di Bari) in aggiunta alla via Appia Antica ("la strada") che attraversa tutto il territorio comunale lungo la direttrice est-ovest.
Tale attraversamento, unito alla vicinanza della città osca di Calatia, sono attestazione di una storia che risale almeno al III secolo a.C., se non addirittura al V secolo a.C.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Le prime testimonianze in epoca storica di un agglomerato urbano risalgono a Livio (Età augustea) e a Strabone, storico e geografo greco del I secolo d.C., che riferiscono dell'antica Calatia, già città etrusca (fece parte della dodecapoli etrusca con a capo Capua), poi sannita e in seguito romana situata a cavallo degli attuali comuni di Maddaloni e di San Nicola la Strada, nella zona denominata Lo Uttaro. L'antico percorso della via Appia, che attualmente attraversa entrambi questi comuni secondo la direttrice est-ovest, costituiva il decumano del preesistente accampamento romano. La città di Calatia, fiorente in epoca romana, venne poi progressivamente abbandonata nel corso dell'alto medioevo a causa delle incursioni saracene.
Ed è solo al 1221 che è possibile datare un documento che, trattando di alcuni poderi tra S. Maria di Galatia e Maddaloni, ci riferisce di un nobile originario di “S. Nicola”, che, nel 1319, per la prima volta verrà indicata come casale di "Sanctii Nicolai de Strata" nella terra di Maddaloni. Risale invece al 1413, un documento dell'arcivescovo Senne di Capua che nel definire i confini della Diocesi di Caserta Vecchia, menziona una Ecclesia di San Nicolae.
La crescita demografica e socio-economica di San Nicola la Strada (nonché di Caserta) tuttavia inizierà solo nel 1700, all'ombra delle grandi costruzioni vanvitelliane. Nel territorio sannicolese si trovavano numerose cave (dette "i monti"), che fornivano il materiale tufaceo alla fabbrica della Reggia di Caserta. La tradizione dei tagliapietre ("i tagliamonti") si tramanderà fino agli albori degli anni '60 del Novecento.
Il 26 agosto 1862, Re Vittorio Emanuele II rendeva esecutiva, con regio decreto, la Delibera di Consiglio Comunale del 6 agosto 1862 con la quale il Comune di San Nicola (Terra di Lavoro) assumeva la denominazione di San Nicola la Strada.
A partire dagli anni '70 del Novecento, grazie all'immediata vicinanza a Caserta (di cui costituisce oggi quasi un sobborgo senza percepibile soluzione di continuità) e ai rapidi collegamenti autostradali con Napoli, San Nicola ha conosciuto un boom demografico senza precedenti, che ne hanno fatto un centro prettamente residenziale, vicino ai trentamila abitanti tra anagrafati e non ufficialmente registrati.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 gennaio 2002.[4]
«Di verde, alla banda simboleggiante la via Appia, con il basolato di grigio al naturale, allargata in punta con effetto di prospettiva, essa banda sostenente a sinistra il cippo, a guisa di tronco di obelisco, di argento, caricato dalle parole VIA APPIA, in lettere maiuscole di nero e in due righe, il tutto sotto il capo di azzurro, la sommità del cippo attraversante sull'azzurro. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco riccamente ornato di ricami d'oro, caricato dello stemma comunale.
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Il 12 aprile 2005 a San Nicola la Strada è stato attribuito il titolo di città con decreto del presidente della Repubblica.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]
- Real Convitto Borbonico della Madonna delle Grazie
- Villa comunale "Santa Maria delle Grazie"
- Il torrione, resti delle mura dell'antica Calatia
- Colonna romana
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
- Parrocchia Santa Maria degli Angeli
- Parrocchia Santa Maria della Pietà
- Chiesa Santa Maria delle Grazie
- Confraternita di San Nicola di Bari
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]
Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]
Al 31 dicembre 2022 la popolazione straniera era di 1.304 abitanti, pari al 6,16% degli abitanti. [6]
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Biblioteche[modifica | modifica wikitesto]
La biblioteca comunale "Giuseppe Palomba" ha sede presso il Complesso Borbonico del Real Convitto di Santa Maria delle Grazie.
Università[modifica | modifica wikitesto]
In città è presente il Centro di Ricerca CIRCE (Center for Isotopic Research on Cultural and Enviromental heritage - Centro di Ricerche Isotopiche per i Beni Ambientali e Culturali) dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli che studia il nucleo degli astri ed effettua datazioni di reperti archeologici.
Musei[modifica | modifica wikitesto]
Il Museo Antropologia Culturale (MAC) ospitato nel Complesso Borbonico del Real Convitto di Santa Maria delle Grazie fu creato nel 1993 con il nome di "Museo della civiltà contadina". Assume la nuova denominazione nel 2012. Il Museo rappresenta i vari contesti di vita della società e della cultura contadina della zona che va dagli albori del Novecento alla metà dello stesso secolo. Nel gennaio del 2009 ottiene il riconoscimento di Museo di interesse Regionale dal Settore Musei della Regione Campania.
Cinema[modifica | modifica wikitesto]
Alcune scene del film I 3 aquilotti del 1942 sono state girate presso l'attuale viale Carlo III.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]
La struttura urbanistica della città di San Nicola, a differenza di quella dei comuni vicini, rigidamente impiantati sulla maglia ortogonale degli accampamenti romani, si è incentrata in passato lungo cinque direttrici che dal centro (piazza Municipio e l'adicente piazza Parrocchia) si irradiavano verso la periferia, assumendo progressivamente una forma stellare (corrispondente alle cinque strade principali). Tuttavia lo sviluppo del tessuto urbano non è stato uniforme: si è fermato quello verso Maddaloni, lungo la via Appia, e quello (via XX Settembre e via A. De Gasperi) intercettato dalla strada nuova per Napoli (viale Carlo III), mentre le altre due vie (via Santa Croce e via Bronzetti), dirette l'una verso Caserta e l'altra verso San Marco Evangelista, hanno raggiunto i confini del territorio comunale creando un unico tessuto urbano, senza soluzione di continuità, con i centri vicini.
La forma stellare si e mantenuta pressoché inalterata fino ai primi anni '70, quando l'incremento demografico e il connesso rilevante sviluppo edilizio ha generato un processo di evoluzione della struttura urbana. La nuova edilizia si è sviluppata intorno a due assi centrali ortogonali colleganti l'uno via XX Settembre con via Cairoli e l'altro via Bronzetti con il largo Rotonda. Alla vecchia cortina edilizia di via Appia, piazza Parrocchia, piazza Municipio e via Santa Croce, si è aggiunta poi un'ulteriore edificazione verso nord (al confine con la città di Caserta) che ha interessato la zona tra via Santa Croce e via Leonardo da Vinci, e tra via Appia e via De Curtis.
Economia[modifica | modifica wikitesto]
L'economia, sostanzialmente agricola fino alla metà degli anni settanta, era caratterizzata anche da un'intensa attività estrattiva, iniziata già verso la metà del XVIII secolo per ricavare materiale da costruzione per la Reggia di Caserta, e proseguita fino alla seconda metà del XX secolo. Il materiale estratto era principalmente tufo da sedimentazione che, sotto forma di mattoni, costituisce l'elemento caratteristico dell'edilizia nel nucleo più vecchio del centro urbano.
La città era fino a qualche anno fa nota anche per le piantagioni di tabacco e per un'importante attività di lavorazione della canapa. Oggi si segnalano colture di tabacco, ortaggi, frutta, grano, uva.
Divenuta marginale l'attività agricola, anche a causa dell'intenso sviluppo urbanistico che ha fortemente limitato la disponibilità di suoli, e dell'esiguità della superficie comunale, oggi San Nicola la Strada fonda la sua economia per lo più sull'edilizia, che ne ha fortemente condizionato lo sviluppo.
L'industria riguarda prevalentemente attrezzature metalliche, montaggi industriali, tabacchi, laterizi, elettronica.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1988 | 1990 | Angelo Antonio Pascariello | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1992 | Pasquale Centore | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1993 | Andrea Letizia | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1993 | 1997 | Francesco Nigro | Partito Socialista Italiano | Sindaco | |
1997 | 2001 | Nicola Tiscione | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | |
2001 | 2006 | Angelo Antonio Pascariello | Forza Italia | Sindaco | |
2006 | 2011 | Angelo Antonio Pascariello | Forza Italia-PdL | Sindaco | |
2011 | 2014 | Pasquale Delli Paoli | Il Popolo della Libertà | Sindaco | |
2014 | 2015 | Michele Campanaro | commissario | ||
2015 | 2020 | Vito Marotta | Partito Democratico | Sindaco | |
2020 | in carica | Vito Marotta | Partito Democratico | Sindaco |
Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]
Sport[modifica | modifica wikitesto]
- Atletica
Presente l'Asd Atletica San Nicola che dal 2003 organizza anche la "Maratonina Città di San Nicola la Strada" (10 km circa) lungo le strade della città.
- Pallacanestro
La fallimentare squadra di pallacanestro, Cedri basket San Nicola, ha militato nel campionato di C Silver prima di essere sommersa dai debiti. Altra squadra cittadina è la Basket Koinè militante in Serie D.
- Calcio
La società di calcio A.S.D. San Nicola 2009 ha disputato campionati dilettantistici regionali.
- Impianti sportivi
Tra gli impianti sportivi si citano: lo stadio comunale "A. Clemente" per il calcio, il palazzetto dello sport "Pala Ilario" per il basket e la pallavolo, il bocciodromo "La Maddalena", il Palazzetto del tennistavolo, una pista da pattinaggio e una piscina comunale.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ San Nicola La Strada, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 15 ottobre 2023.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ demo.istat.it, https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it .
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikisource contiene il testo completo sul Regio Decreto 24 agosto 1862, n. 802, che autorizza alcuni comuni a variare la loro denominazione
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su San Nicola la Strada
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Il Corriere di San Nicola, su corrieredisannicola.it.
- Museo della Civiltà Contadina, su incampania.com (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2013).
- Video Festa patronale, su YouTube.
- Biblioteca Comunale Giuseppe Palomba, su bibliotecapalomba.it. URL consultato il 20 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 146774651 |
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