SSM-N-2 Triton
SSM-N-2 Triton | |
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Descrizione | |
Tipo | Missile da crociera per impiego navale |
Impiego | Unità navali subacquee o di superficie |
Sistema di guida | Inerziale per la fase di volo, infrarossa o con mappatura del terreno per quella finale |
Impostazione | 1946 |
Primo lancio | Programma cancellato nel 1957 |
Utilizzatore principale | US Navy |
Esemplari | Nessuno |
Peso e dimensioni | |
Peso | 13 600 kg |
Lunghezza | 14,3 m |
Diametro | 1,45 m |
Prestazioni | |
Gittata | 2 800 km |
CEP errore massimo | 550 m |
Tangenza | 24 100 m |
Velocità massima | 3.5 Mach |
Motore | Uno statoreattore con boosters a propellente solido |
Testata | 1 x W-27, da 2 megatoni |
Esplosivo | Nucleare |
note | Dati riferiti alla configurazione finale |
designation-systems.net | |
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SSM-N-2 Triton è il programma relativo ad un missile da crociera per impiego navale portato avanti dall'US Navy tra gli anni quaranta e la seconda metà degli anni cinquanta. Il programma, inizialmente piuttosto ambizioso, venne successivamente ridimensionato ed infine cancellato, senza che nessun esemplare sia stato mai lanciato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Il requisito per un missile da crociera per impiego da parte di unità navali di superficie e subacquee venne emesso dalla marina statunitense nel settembre 1946. Inizialmente chiamato Triton, il programma venne ridesegnato SSM-2 un anno dopo, ed infine SSM-N-2 nel 1948[1].
Il programma era molto ambizioso, tanto che i primi 12 mesi furono passati cercando di stabilire quali dovessero essere le caratteristiche di questo nuovo sistema d'arma, nonché le relative prestazioni[1].
Nel 1950, finalmente, si arrivò ad una prima formulazione delle specifiche, che furono tuttavia riviste nel 1955 perché giudicate troppo ambiziose[1]. Nello stesso anno, fu approvato lo sviluppo del sistema, del quale era previsto l'ingresso in servizio nel 1965[1].
Successivamente, le specifiche progettuali furono riviste ulteriormente. Tuttavia, nel 1957, l'intero programma venne cancellato: infatti, questo sistema d'arma era divenuto sostanzialmente obsoleto, poiché avrebbe costituito solo un marginale miglioramento rispetto all'RGM-15 Regulus II (all'epoca chiamato SSM-N-9) ed all'UGM-27 Polaris (che era in una fase molto avanzata di sviluppo)[1].
Nessun SSM-N-2 Triton fu mai lanciato, e non è chiaro nemmeno se venne completato un prototipo (che avrebbe dovuto avere il nome di XSSM-N-2)[1].
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Come detto in precedenza, il Triton avrebbe dovuto essere un missile da crociera per impiego navale utilizzabile su unità sia di superficie, sia sottomarine.
Per quanto riguarda le specifiche tecniche e le prestazioni previste, queste furono riviste più volte.
Dati tecnici[1] | Prima configurazione (1950) | Seconda configurazione (1955) | Terza configurazione |
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Peso al lancio (kg) | 16 300 | 12 400 | 13 600 |
Peso testata (kg) | 1 800 | 680 | ? |
Autonomia (km) | 3 700 | 2 200 | 2 800 |
Velocità massima (Mach) | 1.6-2.5 | ? | 3.5 |
Tutte le varie versioni ipotizzate, comunque, avrebbero dovuto utilizzare le stesse catapulte di lancio previste per gli RGM-6 Regulus[1].
L'impianto propulsivo avrebbe dovuto essere costituito da uno statoreattore per la fase di crociera, e da alcuni boosters a propellente solido per la fase di partenza. [1] Il sistema di guida avrebbe dovuto essere inerziale o magnetico per la fase di crociera, e di tipo infrarosso o con mappatura radar per quella finale di attacco. Il CEP richiesto era di 550 m[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Andreas Parsch, APL SSM-N-2 Triton, in http://www.designation-systems.net. URL consultato il 1º gennaio 2011.
- (EN) Mark Wade, Triton, in http://www.astronautix.com. URL consultato il 1º gennaio 2011.