Rhabdomys pumilio

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Rhabdomys pumilio
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaMurinae
GenereRhabdomys
SpecieR.pumilio
Nomenclatura binomiale
Rhabdomys pumilio
Sparrman, 1784
Sinonimi

R.bechuanae, R.deserti, R.donavani, R.lineatus, R.major, R.meridionalis, R.namaquensis, R.namibensis, R.orangiae, R.prieskae, R.septemvittatus, R.typicus, R.vittatus

Rhabdomys pumilio (Sparrman, 1784) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa sud-occidentale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 99 e 124 mm, la lunghezza della coda tra 71 e 101 mm, la lunghezza del piede tra 19 e 24 mm, la lunghezza delle orecchie tra 11 e 15 mm e un peso fino a 53 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è ruvida, le parti dorsali variano dal bruno-giallastro al giallo-brunastro striato con la base dei peli nera e cosparse di numerosi peli nerastri più lunghi. sono presenti due strisce biancastre o giallastre sul dorso che si estendono dalla nuca fino alla base della coda, ognuna bordata da altre due strisce nerastre. Le parti ventrali sono più chiare, il mento, la gola e l'addome sono biancastri. La testa è di colore simile al corpo e presenta una striscia longitudinale nerastra che la attraversa sulla fronte. Le orecchie sono piccole e ricoperte di corti peli bruno-rossastri o arancioni. Il dorso delle zampe è chiaro, mentre le piante dei piedi sono scure. La coda è più corta della testa e del corpo, è nera sopra, bruno-giallastra o grigia sotto, è cosparsa di pochi peli e rivestita da 10-14 anelli di scaglie per centimetro. Le femmine hanno due paia di mammelle pettorali e due inguinali.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie notturna, terricola e solitaria. Scava sistemi di tane e cunicoli che possono raggiungere la profondità di 50 cm

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre principalmente di semi di grano e in parte di parti vegetali, bacche e piccoli invertebrati. Viene considerata una piaga dagli agricoltori.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce 2-9 piccoli dopo circa 25 giorni di gestazione. Si riproducono da settembre ad aprile. Raggiungono la maturità sessuale dopo 8-9 settimane.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa sud-occidentale, dall'Angola al Sudafrica.

Vive nelle savane montane più secche fino a 2.300 metri di altitudine. Si trova spesso in campi coltivati e dentro le case.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 5 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale, la popolazione estremamente abbondante, la presenza in diverse aree protette e la mancanza di reali minacce, classifica R.pumilio come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Coetzee, N. & van der Straeten, E. 2008, Rhabdomys pumilio, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Rhabdomys pumilio, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Happold, 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David C.D.Happold, Mammals of Africa. Volume III-Rodents, Hares and Rabbits, Bloomsbury, 2013. ISBN 9781408122532

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