Pteragogus pelycus

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Pteragogus pelycus
Immagine di Pteragogus pelycus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordineLabroidei
FamigliaLabridae
GenerePteragogus
SpecieP. pelycus
Nomenclatura binomiale
Pteragogus pelycus
Randall, 1981

Pteragogus pelycus Randall, 1981 è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È una specie demersale tipica dell'ovest dell'oceano Indiano, in particolare dalle coste dell'Africa orientale (dal Sudafrica alla Tanzania), ed è presente anche dalle isole Comore e Seychelles[2]. Nel 1992 degli esemplari di Pteragogus migrati nel mar Mediterraneo attraverso il mar Rosso e il canale di Suez avvistati nella baia di Haifa erano stati identificati come P. pelycus; altri avvistamenti sono seguiti a Rodi nel 1999 e a Cipro nel 2000[3]; oggi si ritiene però che si trattasse invece del simile Pteragogus trispilus[4][2]. Nuota fino a 28 m di profondità in zone ricche di vegetazione acquatica come le praterie di fanerogame marine[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Presenta un corpo compresso lateralmente, non molto allungato ma con la testa dal profilo non particolarmente arrotondato. La lunghezza massima registrata è di 15 cm[2]. La pinna caudale ha il margine arrotondato; sulla mandibola si nota una coppia di canini appuntiti[3].

La colorazione è abbastanza variabile, infatti ci sono esemplari sia marroni verdastri che tendenti al rosso[5]. Sull'opercolo è sempre presente una macchia scura, nera o verdastra, con il bordo chiaro, spesso giallo. Le pinne possono presentare riflessi bluastri, mentre sul corpo spesso appaiono macchie bianche più o meno ampie. Il dimorfismo sessuale è abbastanza marcato e i maschi si possono distinguere grazie alle pinne pelviche più allungate e alla colorazione spesso più intensa[3].

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

La sua dieta, carnivora, è composta da invertebrati marini[3].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo e la fecondazione è esterna.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN perché molto diffusa, anche in diverse aree protette, e perché non sembra essere minacciata visto che viene pescata solo molto raramente per essere allevata in acquario[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Sadovy, Y., Pollard, D. & Rocha, LA, Pteragogus pelycus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c (EN) P. pelycus, su FishBase. URL consultato il 22 marzo 2014.
  3. ^ a b c d (EN) Pteragogus pelycus, su Atlas of Exotic Species in the Mediterranean, CIESM - Mediterranean Science Commission. URL consultato il 6/1/2016.
  4. ^ (EN) Confirmation of Pteragogus trispilus Randall, 2013 (Labridae) with an Additional Record from Iskenderun Bay (Eastern Mediterranean, Turkey), in Commagene Journal of Biology, vol. 3, n. 1, giugno 2019, pp. 1-5.
  5. ^ Immagini, su fishbase.org. URL consultato il 22 marzo 2014.

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