Psiche (rivista)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Psiche
StatoBandiera dell'Italia Italia
Linguaitaliano
Genererivista scientifica
Fondazione1948
Tiraturasemestrale
DirettoreStefania Nicasi
ISSN1721-0372 (WC · ACNP) e 2612-2022 (WC · ACNP)
Sito webwww.mulino.it/riviste/issn/1721-0372 e www.rivisteweb.it/
 

Psiche. Rivista di cultura psicoanalitica è un periodico semestrale italiano, pubblicato dalla casa editrice il Mulino di Bologna dal 2014, ma che risale al 1948, quando venne fondato da Nicola Perrotti. Chiuse nel 1952[1] per riaprire dal 1964 al 1971[2] e diventare una specie di rivista compagna dell'organo ufficiale della Società psicoanalitica italiana, la "Rivista italiana di psicoanalisi" (fondata fin dal 1928). Pur occupandosi di psicoanalisi, dalla sua nuova riapertura nel 1992 ha inteso aprirsi al dialogo interdisciplinare, includendo tra i collaboratori anche antropologi, filosofi, storici e letterati.

Direzione[modifica | modifica wikitesto]

Il comitato scientifico è nel 2014 composto da Serge Frisch, François Jullien, Giovanni Levi, Eli Zaretsky, Giulia Sissa, Thomas Ogden, Maurizio Bettini, Michel de M'Uzan, Michela Marzano, Dominique Scarfone, Lorena Preta, Bernard Chervet, Giovanni Bottiroli, Jacques Press, Marcel Henaff, Patrick Guyomard, Gaetano Lettieri, Laurence Khan, Georges Pragier, Fulvio Carmagnola, Louis Kancyper, Fethi Benslama, Francesco Napolitano, Sophie de Mijolla, Roberto Secchi e Murielle Gagnebin.

Nel 2014 la rivista risulta divisa in sette sezioni: "Editoriale", "Focus", "Saggi", "Dialogando", "Dossier", "Interventi" e "Schede di lettura".

Altre riviste[modifica | modifica wikitesto]

Un'altra rivista con questo nome e il sottotitolo di Rivista di studi psicologici fu pubblicata per quattro numeri dal 1912 al 1915 a Firenze (tra i collaboratori Roberto Assagioli, Francesco De Sarlo, Sante De Sanctis, Enrico Morselli e Guido Villa)[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ pagina storica dell'Archivio storico della psicologia italiana. In questo periodo erano in redazione Carlo Alberto Canaperia, Joachim Flescher, Giorgio Granata, Elena Luzzatto-Romoli, Raffaele Merloni, Adriano Ossicini, Ottiero Ottieri, Attilio Riccio ed Emilio Servadio, e un "comitato d'onore" comprendeva Charles Badouin, Ugo Cerletti, René Laforgue, Cesare Musatti, Mario Ponzo ed Edoardo Weiss.
  2. ^ Con il sottotitolo di Bollettino dell'Istituto di psicoanalisi di Roma.
  3. ^ qui una breve ricostruzione degli archivi ASPI.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]