Paul Graener

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Paul Graener in un ritratto di Suse Byk

Paul Graener (Berlino, 11 gennaio 1872Salisburgo, 14 novembre 1944) è stato un compositore e direttore d'orchestra tedesco.

Rimase orfano sin dalla tenera età; fece parte del coro della cattedrale di Berlino.

Studiò composizione da autodidatta e nel 1896 si trasferì a Londra, divenendo direttore del Haymarket Theatre e insegnante, dapprima nel campo privato.

Nel 1904 iniziò la sua carriera di insegnante pubblico all'Accademia di musica londinese e tre anni dopo si trasferì a Vienna per lo stesso incarico.

Nel 1910 assunse la direzione del Mozarteum di Salisburgo e dieci anni dopo si spostò a Lipsia per insegnare composizione al Conservatorio.

Ritornò a Berlino nel 1930 per dirigerne il Conservatorio.

Non è ancora accertata pienamente la notizia che Graener simpatizzasse per il regime e la ideologia nazista, mentre è certo che durante la seconda guerra mondiale, il suo appartamento berlinese fu bombardato e il compositore si spostò, assieme alla famiglia, a Wiesbaden, Monaco, Vienna e Salisburgo.

Dal punto di vista stilistico fu influenzato dal tardo Romanticismo diffuso da Richard Strauss e da Carl Maria von Weber.

Tra le composizioni, annoveriamo: musica sinfonica (Sinfonietta , Suite, Fantasia Romantica, Suite Gotica), musica da camera (Suite violino e pianoforte, Sonata, Quintetto, liriche vocali), varie opere (Theophano, Schrin und Gertraude)[1]

  • 2 Stücke, op. 93;
  • Stücke, op. 26;
  • Sinfonietta per archi e arpa, op. 27 (1910);
  • Sinfonia in re minore Schmied Schmerz (1912, op. 39);
  • Aus dem Reiche des Pan op. 22 (1920);
  • Romantische Phantasie, op. 41;
  • Musik am Abend op. 44;
  • Variationen über ein russisches Volkslied op. 55 (dal 1926);
  • Waldmusik op. 60;
  • Divertimento in re maggiore op. 67;
  • Concerto per pianoforte e orchestra, op. 72;
  • Juventus academica (overture), op.73;
  • Gotische Suite op. 74;
  • Concerto per violoncello e orchestra da camera op. 78 (pubblicato nel 1927);[2]
  • Die Flöte von Sanssouci op. 88 (1930);
  • Comedietta op. 82;
  • Variationen über Prinz Eugen (1939);
  • Sinfonia breve op. 96;
  • 3 schwedische Tänze op.98;
  • Concerto per violino op. 104;
  • Feierliche Stunde op. 106;
  • Turmwächterlied op. 107 (1938);
  • Wiener Sinfonie op. 110 (1941, prima esecuzione: Hans Knappertsbusch, Orchestra filarmonica di Berlino);
  • Concerto per flauto op. 116.

Musica da camera

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  • 4 Quartetti d'archi (incl. opp. 54, 65 e 80 pubblicate nel 1920-8);[2]
  • Suite op. 63 per flauto e pianoforte (pubblicato nel 1924).[2]
  • circa 130 canzoni
  1. ^ A. Della Corte e G. M. Gatti, Dizionario di musica, Paravia, 1956, p. 267.
  2. ^ a b c d e f g Klassika Page for Paul Graener, su klassika.info. URL consultato l'8 dicembre 2007.
  • (DE) Knut Andreas, Paul Graener (1872–1944): Leben und Werk., Potsdam, 2002.
  • (DE) Joseph Wulf, Musik im Dritten Reich., Reinbek, de.
  • (DE) Georg Gräner, Paul Graener., Lipsia, 1922.
  • (DE) Dirk Hiddeßen, Paul Graener. Ein deutscher Komponist und seine Morgenstern-Vertonungen., Trossingen, 1993.

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