Parco nazionale di Yangudi Rassa

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Parco nazionale di Yangudi Rassa
Yangudi Rassa National Park
Tipo di areaParco nazionale
Codice WDPA2276
Class. internaz.IUCN Categoria II
StatoBandiera dell'Etiopia Etiopia
RegioniAfar
Superficie a terra4731 km²
Provvedimenti istitutivi1999
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Etiopia
Parco nazionale di Yangudi Rassa
Parco nazionale di Yangudi Rassa
Coordinate: 11°00′00″N 40°49′59.88″E / 11°N 40.8333°E11; 40.8333

Il parco nazionale di Yangudi Rassa occupa una superficie di 4731 km² e si trova nella Regione degli Afar, in Etiopia, 500 km a nord-est di Addis Abeba. Il parco è situato ad un'altitudine compresa tra 400 e 1459 metri. Le temperature diurne possono raggiungere i 42 °C. Le precipitazioni sono scarse, di conseguenza la vegetazione di questa zona sub-desertica è costituita principalmente da distese di erbe ingiallite e da savana. La protezione del parco è garantita principalmente dal suo ambiente particolarmente ostile e dalla sua posizione in una sorta di «terra di nessuno» tra i gruppi etnici tribali in conflitto tra loro.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gazzella di Sömmerring nel parco.

L'istituzione del parco venne proposta nel 1977 allo scopo di proteggere l'asino selvatico africano (Equus africanus), attualmente scomparso dalla regione. Già nel 1994 non se ne trovava più un solo esemplare nel parco, ma la sua scomparsa è stata confermata solamente nel 2007. Fortunatamente, nella vicina Riserva dell'Asino Selvatico di Mile-Serdo ne sopravvive ancora una piccola popolazione stabile[1].

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Il parco offre la dimora a 36 specie di mammiferi, tra cui l'orice, la gazzella di Sömmerring, il facocero, il gerenuk, la zebra di Grévy e il kudù maggiore e minore. I predatori sono rappresentati da serval, ghepardi, leopardi e sciacalli dorati africani.

Inoltre, nel parco si trovano circa 140 specie di uccelli, tra cui due endemiche. Particolarmente degni di nota sono lo struzzo, il fenicottero minore e l'otarda araba.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Moehlman, P.D., Yohannes, H., Teclai, R. & Kebede, F. 2008. Equus africanus. In: IUCN 2015. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2017.2.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Africa Orientale: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Africa Orientale