Owner of a Lonely Heart

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Owner of a Lonely Heart
singolo discografico
ArtistaYes
Pubblicazione5 novembre 1983
Durata3:50
Album di provenienza90125
GenereDance rock
Pop rock
EtichettaAtco
ProduttoreTrevor Horn
Registrazione1983
Formati45 giri
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Yes - cronologia
Singolo precedente
(1980)
Singolo successivo
(1984)

Owner of a Lonely Heart è un singolo della progressive band inglese Yes, brano d'apertura dell'album 90125.

È stato pubblicato il 5 novembre 1983 come singolo di lancio dell'album, diventando l'unico brano del gruppo capace di raggiungere la vetta delle classifiche negli Stati Uniti d'America.[2] Il secondo lato della prima edizione del singolo contiene Our Song, mentre nelle ristampe successive appaiono diversi brani tra i quali Leave It e Make It Easy, o remix della canzone.[3]

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

«L'etichetta disse che [la canzone] sarebbe stata una numero uno. Ma gli Yes facevano suite. Non componevamo musica per le radio.»

Una prima versione della traccia era stata registrata da Trevor Rabin nel suo studio casalingo a Londra nel 1980 (e sarà successivamente pubblicata nell'album 90124 del 2003). La canzone venne rielaborata durante le sessioni di 90125 tra il 1982 e il 1983, con l'aggiunta dei contributi di Chris Squire, Trevor Horn e Jon Anderson.

La band inizialmente non era molto convinta delle potenzialità del brano, fu il produttore Trevor Horn a persuadere gli Yes, convinto che avessero bisogno di un singolo di successo.[5] Horn portò un Synclavier per rimpiazzare le parti di tastiera originali suonate da Rabin. Egli si dovette inoltre scontrare con le volontà del batterista Alan White, imponendo l'utilizzo di un sample. Si tratta con molto probabilità della prima canzone rock che abbia usato un campionamento.[6]

La canzone si distaccava nettamente dai precedenti lavori degli Yes, che avevano contribuito a definire il genere progressive rock. Il gruppo introdusse nel proprio sound l'utilizzo dei sintetizzatori e di altri elementi che erano molto popolari in quel periodo. Venne inoltre sfruttato il nuovo mezzo dato da MTV, grazie a un video diventato popolarissimo.

Video musicale[modifica | modifica wikitesto]

Il videoclip del brano ricevette massiccia programmazione su MTV,[7] introducendo la rinnovata formazione degli Yes e la loro svolta sonora a una nuova generazione di fan largamente non familiare con i precedenti lavori del gruppo. Il video è stato diretto da Storm Thorgerson[8], storico autore di tante copertine degli album dei Pink Floyd, che come membro della compagnia Hipgnosis, aveva precedentemente realizzato le copertine degli album Going for the One e Tormato della band.

Il tastierista Tony Kaye non appare nel video, in quanto ai tempi delle riprese non aveva ancora preso il posto di Eddie Jobson nella band. Jobson può essere visto brevemente in un paio di inquadrature, ma non fa parte delle scene in cui gli altri membri della band si trasformano in animali. Alla fine, Kaye si riunì alla formazione, senza che Jobson registrasse alcun materiale con il resto del gruppo.[9]

Remix e cover[modifica | modifica wikitesto]

La canzone è stata remixata diverse volte nel corso degli anni, da artisti come 808 State, Deep Dish, Seal e soprattutto Max Graham, la cui versione ha raggiunto il nono posto in classifica nel Regno Unito nel 2005.[10]

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1984) Posizione
Canada[20] 29
Francia[21] 30
Germania[22] 57
Italia[23] 43
Stati Uniti[24] 8

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Owner of a Lonely Heart, su British Phonographic Industry. URL consultato il 21 agosto 2020.
  2. ^ a b c d (EN) Yes – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 2 febbraio 2016. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  3. ^ (EN) Owner of a Lonely Heart, su yesworld.com, YesWorld. URL consultato il 10 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 febbraio 2001).
  4. ^ Classic Rock Lifestyle, numero 45, agosto 2016, pag. 16
  5. ^ Trevor Horn discusses "Owner of a Lonely Heart", YouTube
  6. ^ Rhodes, C., & Westwood, R. I. (2008). Critical representations of work and organization in popular culture. London: Routledge. p. 177.
  7. ^ (EN) Bob Ruggiero, Ex-Yes Singer Jon Anderson: Fond Memories of Houston's "Space Dome", su blogs.houstonpress.com, Houston Press, 21 febbraio 2014. URL consultato il 10 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2014).
  8. ^ (EN) R.I.P. Storm Thorgerson, artist behind The Dark Side of the Moon cover, su consequence.net, 18 aprile 2013. URL consultato il 15 settembre 2015.
  9. ^ (EN) Edwin 'Eddie' Jobson: Miscellaneous information, su cogs.susx.ac.uk. URL consultato il 19 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2009).
  10. ^ (EN) Chart Archive – Max Graham Vs Yes – Owner of a Lonely Heart, su chartarchive.org, Chart Stats (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2016).
  11. ^ David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, Australian Chart Book, St Ives, N.S.W, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  12. ^ a b c d e f g h (NL) Yes - Owner of a Lonely Heart, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  13. ^ (EN) Top Singles - Volume 39, No. 22, February 04 1984, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2016).
  14. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  15. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2016). Selezionare "YES" e premere "OK".
  16. ^ (EN) Irish Singles Chart, database, su irishcharts.ie, Irish Recorded Music Association. URL consultato l'11 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
  17. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: Y, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  18. ^ (EN) Chart Archive – Yes – Owner of a Lonely Heart, su chartarchive.org, Chart Stats (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2016).
  19. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  20. ^ (EN) Top Singles - Volume 41, No. 17, January 05 1985, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 2 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2016).
  21. ^ (FR) TOP – 1984, su top-france.fr. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  22. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1984, su offiziellecharts.de, GfK Entertainment. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  23. ^ I singoli più venduti del 1984, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 2 febbraio 2016.
  24. ^ Billboard Top 100 - 1984, su longboredsurfer.com. URL consultato il 2 febbraio 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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