Ossini
Ossini Osinj | |
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Ossini si intravede al centro, a destra della foce della Narenta | |
Geografia fisica | |
Localizzazione | mare Adriatico |
Coordinate | 43°00′20″N 17°28′03″E |
Superficie | 0,217[1] km² |
Sviluppo costiero | 2,4[1] |
Altitudine massima | 74,8[2] m s.l.m. |
Geografia politica | |
Stato | Croazia |
Regione | Regione raguseo-narentana |
Comune | Slivno |
Cartografia | |
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Ossini[3][4] o Ossin[5] (in croato Osinj) è un'isoletta del mare Adriatico, adiacente alla costa della Dalmazia meridionale, in Croazia. Amministrativamente appartiene al comune della città di Slivno[1], nella regione raguseo-narentana. Con altri due piccoli scogli a sud-est vengono anche chiamati gli scogli Ossin[6][7].
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Ossini è situata a sud della foce della Narenta, allo sbocco del Narenta Piccolo[8] o Narenta Piccola[8][9] (Mala Neretva), di fronte a val Blazza[4][6][7][8] (Blace). Le acque sono quelle del canale della Narenta[10] (Neretvanski o Neretljanski kanal[2]) che divide la penisola di Sabbioncello dalla costa dalmata. L'isola ha una superficie di 0,217 km²[1], la sua costa è lunga 2,4 km[1], l'altezza massima è quella della Gradina[11][12] (74,8 m[2]) nella parte meridionale.
Isolotti adiacenti
[modifica | modifica wikitesto]- I due piccoli Ossin[6], a sud-est, tra Ossini grande e punta Ossina[4] o Ossik[6][7] (rt Osik) 43°00′00″N 17°28′08″E e 43°00′01″N 17°28′15″E .
- scoglio Planik[5], nella valle Katečine, 350 m[2] a nord-est di punta Ossina, tra quest'ultima e il porto di Blazza; sullo scoglio c'è un faro di segnalazione[2] 42°59′57″N 17°28′35″E . A ovest, a 50 m[2], c'è un piccolo scoglio senza nome.
- I Muli[6][7] due scogli a ovest:
- Gubbovaz[13] o Gubovaz[5] (Gubavac[2] o Gubovac Veliki[1]), ha una superficie di 6021 m²[1], la sua costa è lunga 322 m[1]; è situato 180 m[2] a ovest di Ossini 43°00′17″N 17°27′47″E .
- scoglio Gubbovaz[14] (hrid Gubavac[2] o Gubovac Mali[1]), ha una superficie di 2960 m²[1] e si trova 30 m[2] a sud di Gubbovaz 43°00′13″N 17°27′47″E .
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Abitata in epoca romana[11][12][15], sono state ritrovate su Ossini le rovine di una chiesa paleocristiana[11]. A metà del VI sec. vi fu costruito un forte a protezione e controllo dei possedimenti bizantini[12], la fortezza andò in rovina durante i due secoli di occupazione ottomana[12]. L'isola è menzionata negli archivi della repubblica di Ragusa, come scolium Ossina, Usin e scopulum Ussigni[11]. Sull'isola, che è disabitata, sono presenti le rovine di una chiesa dedicata a San Giovanni Battista (Sv. Ivan Krstitelj)[11][15] e di un convento francescano[12].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i j (HR) Državni program [Programma Nazionale] (a cura di), Pregled, položaj i raspored malih, povremeno nastanjenih i nenastanjenih otoka i otočića [Analisi, posizione e schema di isolotti e piccole isole, periodicamente abitati e disabitati] (PDF), su razvoj.gov.hr, 2012, p. 42. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- ^ a b c d e f g h i j (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- ^ Natale Vadori, Italia Illyrica sive glossarium italicorum exonymorum Illyriae, Moesiae Traciaeque ovvero glossario degli esonimi italiani di Illiria, Mesia e Tracia, 2012, San Vito al Tagliamento (PN), Ellerani, p. 506, ISBN 978-88-85339293.
- ^ a b c Rizzi, p. 431.
- ^ a b c G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 10, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- ^ a b c d e Marieni, p. 294.
- ^ a b c d Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XI, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ a b c Alberi, p. 1381.
- ^ Rizzi, p. 417.
- ^ Alberi, p. 1401.
- ^ a b c d e (BS) Rade Jercović, Otok Osinj na ušću Neretve, su idoconline.info. URL consultato il 15 febbraio 2017.
- ^ a b c d e (HR) Osinj, su enciklopedija.hr. URL consultato il 15 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2017).
- ^ Vadori, p. 440.
- ^ Vadori, p. 442.
- ^ a b Alberi, pp. 1381-1382.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, HR) Tea Duplančić Leder, Tin Ujević e Mendi Čala, Coastline lengths and areas of islands in the Croatian part of the Adriatic Sea determined from the topographic maps at the scale of 1:25000 [Lunghezze delle linee di costa e aree delle isole nella parte croata del mare Adriatico definite in base alle mappe topografiche in scala 1:25000] (PDF), in Geoadria, vol. 9, n. 1, Zara, Hrvatski hidrografski institut [Istituto idrografico della Croazia], 2004, pp. 12-30, DOI:10.15291/geoadria.127.
- Dario Alberi, Dalmazia. Storia, arte, cultura, 2008, Trebaseleghe (PD), Lint Editoriale.
- Alberto Rizzi, Guida della Dalmazia, vol. I, 2010, Trieste, ed. Italo Svevo.
- Giacomo Marieni, Portolano del mare Adriatico, a cura di i.r. Istituto geografico militare, seconda edizione, Vienna, Tipografia dei PP. Mechitaristi, 1845, p. 294.
Cartografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Giani, Carta prospettiva delle Comuni censuarie della Dalmazia, foglio 10, 1839. Fondo Miscellanea cartografica catastale, Archivio di Stato di Trieste.
- (HR) Mappa topografica della Croazia 1:25000, su preglednik.arkod.hr. URL consultato il 12 febbraio 2017.
- Carta di cabottaggio del mare Adriatico, foglio XI, Milano, Istituto geografico militare, 1822-1824. URL consultato il 13 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).