Orazio Napoli
Orazio Napoli (Mazara del Vallo, 1901[1] – Milano, 1970[1]) è stato un poeta e romanziere italiano, vincitore di uno dei premi San Babila minori con la poesia Il Carrubo nel 1948.
Vita[modifica | modifica wikitesto]
Si trasferì a Milano nel 1925, e lì operò come correttore di bozze presso la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore[1].
Fu in relazione di amicizia e di collaborazione con Salvatore Quasimodo, Cesare Zavattini, Umberto Saba, Raffaele Carrieri[2][3], Leonida Rèpaci[2], Vincenzo Cardarelli, Enrico Pea[1]. Negli anni trenta, fece parte del gruppo dei cappotti lisi, insieme ai letterati Leonardo Sinisgalli, Sergio Solmi, Alfonso Gatto, Giuseppe Marotta, Arturo Tofanelli, Cesare Zavattini e Antonio Aniante, agli scultori Marino Marini, Francesco Messina e Luigi Broggini, ai pittori Domenico Cantatore e Fiorenzo Tomea[4].
Scrisse anche per molte riviste letterarie, tra le quali Campo di Marte, Corrente e L'Italia Letteraria. Il 18 febbraio 1948 ricevette il Premio San Babila minore (il maggiore quell'anno fu di Giuseppe Ungaretti) per gli inediti, con la poesia Il Carrubo[5].
Nell'ultimo periodo della sua vita lavorò ad un romanzo, rimasto inedito, ambientato nel mondo della tossicodipendenza[1].
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Poesia[modifica | modifica wikitesto]
- Il cadavere innamorato, Milano, Istituto editoriale nazionale, 1929.
- Poesie. Con un saggio sulla poetica di Jacopone da Todi, Milano, Edizioni Primi Piani, 1940.
- Notte, legame, mare, Milano, Mondadori, 1956. (collana «Lo Specchio»)
- Occhi a terra, Venezia, Editrice Lombardo-Veneta, 1964.
- Smarrimenti, Milano, Libreria Cavour, 1968.
- Le ambizioni moderate, con pitture di Candida Bissoni, Milano, Edizioni del Naviglio, 1969.
- Lorenzo Greco, Salvatore Mugno, Poesie scelte, Mazara del Vallo, Istituto Euro Arabo di Studi Superiori, 2005.
Prosa[modifica | modifica wikitesto]
- Deserto a Melbourne, Milano, Istituto editoriale nazionale, 1935.
- 22 Letti, Milano, Ceschina, 1967.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b c d e Salvatore Mugno, Orazio Napoli, in Novecento letterario trapanese: repertorio biobibliografico degli scrittori della provincia di Trapani del '900, Regione Siciliana, Assessorato dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione, 1996, p. 124. URL consultato il 22 gennaio 2012.
- ^ a b Santino Salerno, A Leonida Repaci. Dediche dal '900, Rubbettino Editore, 2003, p. 231, ISBN 88-498-0624-8. URL consultato il 22 gennaio 2012.
- ^ Giuseppe Lupo, Sinisgalli e la cultura utopica degli anni Trenta, Milano, Vita e Pensiero, 1996, p. 15, ISBN 88-343-0456-X. URL consultato il 22 gennaio 2012.
- ^ Guido Vergani, Savini anni Trenta, la confraternita dei cappotti lisi, in Corriere della Sera, 2 dicembre 2000, p. 55.
- ^ Vittorio Sereni, Alessandro Parronchi, Un tacito mistero: il carteggio Vittorio Sereni-Alessandro Parronchi (1941-1982), Milano, Feltrinelli, 2004, p. 193, ISBN 88-07-42102-X. URL consultato il 22 gennaio 2012.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Raffaele Carrieri, Epoca Nuova, 25 luglio 1929.
- Sergio Solmi, Il Tesoretto, 1940.
- Giuseppe Ravegnani, Uomini visti: figure e libri del Novecento, 1914-1954, I, Milano, Mondadori, 1955.
- Giuseppe Ravegnani, Epoca, 7 giugno 1956.
- Rolando Certa, Notte Legame Mare di Orazio Napoli, Mazara del Vallo, Pagine Libere, 1956.
- Almanacco italiano, vol. 59, Firenze, Marzocco, 1957, p. 128.
- Salvatore Quasimodo, Tempo, Milano, 25 giugno 1967.
- Cesare Zavattini, Straparole, Milano, Bompiani, 1967, p. 329.
- Annamaria Angioletti, E fu subito sera, Napoli, Marotta, 1969, p. 71.
- Rolando Certa, La condizione umana di Orazio Napoli, in Trapani, XV, n. 9, novembre 1970.
- P. Bianchi, Ricordo di O. Napoli. Amici e poesia, segreto del viver lieto, in Il Giorno, Milano, 9 dicembre 1970.
- La morte di Orazio Napoli, in L'Osservatore Politico Letterario, XVII, Milano, 1971.
- L. Cherchi, Ricordo di Orazio Napoli, in Impegno 70, vol. 1, n. 1, Mazara del Vallo, 1971.
- pagina 105, Enciclopedia della Letteratura, VI, Novara, De Agostini, 1981.
- Davide Lajolo, Il merlo di campagna e il merlo di città, Milano, Rizzoli, 1983, ISBN 88-17-13583-6.
- Oreste Macrì, La poesia di Quasimodo: studi e carteggio con il poeta, Palermo, Sellerio, 1986, p. 357, ISBN 88-389-0375-1.
- Enzo Biagi, L'albero dei fiori bianchi, Milano, Nuova Eri/Rizzoli, 1994, p. 124, ISBN 88-17-11686-6.
- Alessandro Parronchi, Lettere a Vasco, Livorno, Polistampa, 1996, pp. 108, 124, ISBN 88-85977-26-X.
- Sergio Solmi, G. Pacchiano, La letteratura italiana contemporanea: scrittori, critici e pensatori del Novecento, Milano, Adelphi, 1998, ISBN 88-459-1350-3.
- Giuseppe Lupo, Sinisgalli a Milano: poesia, pittura, architettura e industria dagli anni Trenta agli anni Sessanta: con testi inediti, Novara, Interlinea edizioni, 2002, p. 190.
- Vito Zagarrio, Cinema e fascismo: film, modelli, immaginari, Milano, Marsilio Editori, 2004, p. 210, ISBN 88-317-8063-8.
- Attilio Bertolucci, Cesare Zavattini, Un'amicizia lunga una vita. Carteggio 1929-1984, Parma, Monte Università Parma, 2004, ISBN 88-88710-94-9.
- Salvatore Mugno, Orazio Napoli: dalla scapigliatura alla mediterraneità, in Novecento letterario trapanese: integrazioni e approfondimenti, Istituto siciliano di studi politici ed economici, 2006, pp. 101-108. URL consultato il 22 gennaio 2012.
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