Non tutti i bastardi sono di Vienna

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Non tutti i bastardi sono di Vienna
AutoreAndrea Molesini
1ª ed. originale2010
GenereRomanzo
Sottogenereromanzo storico
Lingua originaleitaliano
AmbientazioneItalia, Prima guerra mondiale

Non tutti i bastardi sono di Vienna è il primo romanzo di Andrea Molesini, pubblicato nel 2010 e tradotto in inglese, francese, tedesco, spagnolo, sloveno, danese, serbo-croato[1] olandese, norvegese e ungherese.

L'opera è ambientata alla fine della prima guerra mondiale, dopo la battaglia di Caporetto, e narra dell'occupazione da parte di ufficiali austriaci di Villa Spada, una dimora signorile situata nelle vicinanze del Piave[2].

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Molesini si è ispirato al memoriale di 35 pagine (pubblicato in edizione privata nel 1999) Il diario dell'invasione di Maria Spada, sua prozia.

Il romanzo ha vinto nel 2011 il Premio Campiello,[3] il Premio Comisso sezione Narrativa,[4] il "Premio Città di Cuneo Primo Romanzo"[5] e il "Premio Latisana per il Nord-Est".

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nell'autunno 1917, dopo il crollo del fronte italiano a Caporetto, le truppe austro-ungariche sfondano in Veneto arrivando al fiume Piave. Villa Spada viene requisita e diventa sede del comando nemico. La famiglia Spada si scopre, all'improvviso, ospite impotente in casa propria.

La storia, che si dispiega dal novembre 1917 all'ottobre 1918, è raccontata in prima persona da Paolo, un diciassettenne che nell'ultimo anno della Grande Guerra conosce per la prima volta l'amore, la gelosia, la vendetta, e comprende che vincitori e vinti sono avviluppati dalla stessa tragedia che travolge nazioni e famiglie, e minaccia ogni ordine conosciuto, ogni ricordo di civiltà. «A generali cretini seguiranno sergenti cretini», predice il nonno. Così il ragazzo si fa uomo, mentre l'Italia sconfitta prepara la riscossa.

Il narratore dà spazio a una molteplice galleria di personaggi. C'è una nonna matematica, che oppone al nemico lo stizzito silenzio del proprio disprezzo. Un nonno che si finge scrittore per scansare gli importuni e una zia triste e passionale – di lei si innamora il comandante nemico – che regge le sorti della casa con astuzia e prudenza. C'è il segreto custodito dal guardiano Renato, zoppo ma fiero: «Dalle mie parti sgozziamo il cinghiale, non il porco, e i falchi per noi sono polli». C'è Teresa, una cuoca coriacea che in quell'anno di carestia sa, all'occorrenza, trasformare un ratto in un arrosto di coniglio, e sua figlia Loretta, graziosa ma di poco cervello, che per gelosia combinerà un guaio terribile. E poi c'è Giulia, una giovane ricca, rossa, sfacciata, che fa innamorare al primo sguardo, protagonista di uno scandalo di cui tutto si sa e niente si dice. C'è don Lorenzo, un prete sanguigno che castiga il mondo con il suo alito puzzolente, e talvolta con il suo involontario umorismo. E infine il barone von Feilitzsch, l'invasore, che presto si rende conto che i vincitori di Caporetto perderanno la guerra, la patria, tutto: la sua tristezza si fa via via devastante, confondendosi a quella degli italiani sottomessi.

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Non tutti i bastardi sono di Vienna, Collana La memoria, n. 829, Palermo, Sellerio, 2010, ISBN 978-88-389-2500-9.

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Entre enemigos, traduzione di César Palma, Barcellona, Lumen, 2011.
  • (DE) Zu lieben und zu sterben, Monaco di Baviera, Piper, 2012.
  • (DE) Im Winter schläft man auch bei Wölfen, Monaco di Baviera, Piper, 2014.
  • (FR) Tous les salauds ne sont pas de Vienne, Parigi, Calmann-Lévy, 2013.
  • (EN) Between Enemies, Londra, Atlantic Books, 2015.
  • (EN) Between Enemies, edizione brossurata, Atlantic Books, 2016.
  • (EN) Andrea Molesini, Not All Bastards Are from Vienna, New York, Grove Atlantics, 2016.
  • (EN) Andrea Molesini, Not All Bastards Are from Vienna, edizione brossurata, Grove Atlantics, 2017.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Formati ed edizioni, su search.worldcat.org. URL consultato il 28 maggio 2024.
  2. ^ Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Non tutti i bastardi sono di Vienna (dt. “Zu lieben und zu sterben”, Piper Verlag 2012), su iicvienna.esteri.it. URL consultato il 28 maggio 2024.
  3. ^ Premio Campiello Letteratura - Confindustria Veneto.
  4. ^ Le opere vincitrici delle sezioni Narrativa e Biografia, su premiocomisso.it (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2012).
  5. ^ Premio Città di Cuneo per il Primo Romanzo.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  • Prima battaglia del Piave
  • Battaglia del solstizio
  • Casa di guerra
  • Controllo di autoritàVIAF (EN1308145424595686831347
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