Lynda Barry

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Lynda Barry all'Alternative Press Expo di San Francisco nel 2010

Lynda Barry (Richland Center, 2 gennaio 1956) è una fumettista statunitense di serie underground.

Studentessa d'arte all'Evergreen State College di Olympia, iniziò a disegnare fumetti, che una volta notati da Matt Groening e John Keister, vennero pubblicati nel giornale del campus con il titolo Ernie Pook's Comeeks nel 1977. La serie venne successivamente pubblicata settimanalmente per trent'anni negli Stati Uniti e in Canada[1].

Autrice di 17 fumetti, scrisse anche due romanzi illustrati, tra cui The Good Times are Killing Me del 1988, che adattò per il teatro nel 1991[1]. Mio! Cento! Demoni!, un'autobiografia in cui mise in scena la sua infanzia e adolescenza le valse l'Eisner Prize per il miglior album, nel 2003, la prima donna a vincerlo.

Barry partecipò al fumetto femminista underground Wimmen's Comix[2].

Premi e riconoscimenti

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  • Premio Inkpot (1988)[3]
  • Eisner Award per il miglior album per One! Hundred! Demons! (2003)
  • Women Cartoonists Hall of Fame (2004)
  • Eisner Award per la migliore opera ispirata alla realtà per What It Is (2009)
  • Selezione ufficiale al Festival di Angoulême per One! Hundred! Demons! (2015)
  • Selezione Premio Artemisia per One! Hundred! Demons!
  • Will Eisner Hall of Fame (2016)[4]
  • Milton Caniff Prize, per l'intera opera (2017)
  • Eisner Award per il miglior libro dedicato al fumetto, e il miglior modello per Making Comics (2020)[5]
  1. ^ a b (FR) Mes Cent Démons ! - Çà et Là, su caetla.fr.
  2. ^ (EN) Wimmen’s Studies, su comixgrrrlz.pl, 25 mai 2010.
  3. ^ (EN) Inkpot Award, su Comic-Con Internationa.
  4. ^ (EN) Mira Falardeau, A History of Women Cartoonists, Mosaic Press, 2020.
  5. ^ (EN) 2020 Eisner Award Winners Revealed | Comic-Con 2020, su IGN..

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