L'ebrea di Toledo (Grillparzer)

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L'ebrea di Toledo
Tragedia in 5 atti
Franz Grillparzer, litografia di Adolf Dauthage, 1853
AutoreFranz Grillparzer
Titolo originaleDie Jüdin von Toledo
Lingua originale
GenereDramma storico
AmbientazioneToledo
Composto nel1824-1851
Pubblicato nel1872
Prima assoluta21 novembre 1872
Deutsches Landestheater
Prima rappresentazione italiana2 marzo 1956
Firenze
Personaggi
Riduzioni cinematograficheL'ebrea di Toledo[1]
 

L'ebrea di Toledo (Die Jüdin von Toledo) è un dramma storico in versi in cinque atti del drammaturgo austriaco Franz Grillparzer rappresentato per la prima volta postumo nel Deutsches Landestheater di Praga il 21 novembre 1872.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La vicenda si svolge a Toledo e dintorni nel 1195. Nella scena iniziale, il mercante ebreo Isacco sta passeggiando nel giardini reali di Toledo con le sue due figlie: Ester, la figlia di primo letto, intelligente e assennata, e la più giovane e vivace Rachele, figlia di secondo letto. Isacco ed Ester cercano di dissuadere Rachele dal capriccio di voler vedere re Alfonso da vicino, poiché agli ebrei non è permesso di entrare nei giardini reali quando sono presenti i sovrani. Rachele, che è una fanciulla viziata, si ostina però nel suo proposito e, quando vede avvicinarsi il re circondato dalla regina e dai conti di Lara, si getta ai piedi di Alfonso abbracciandogli le ginocchia, mentre le guardie inseguono e catturano Isacco ed Ester. Il re, ammaliato dalla bellezza e dall'espressione dolorosa di Rachele, la tratta con benevolenza e, mentre il seguito si allontana indignato, Alfonso ordina di ospitarla, con i suoi parenti, in un padiglione del giardino, dove poi la raggiunge travestito.

Nel giardino Alfonso si lascia avvincere sempre di più dalla grazia e dall'esuberanza di Rachele, la quale a sua volta s'innamora del re. Inebriato dall'amore, re Alfonso dimentica i suoi doveri verso la regina, una inglese virtuosa ma fredda e rigida, e verso la Castiglia, che è alla vigilia di una nuova guerra contro i Mori. Il re resta insensibile agli ammonimenti dei suoi amici e dei suoi ministri, come peraltro Rachele non si preoccupa degli ammonimenti di Ester. Più tardi Ester ritorna con la notizia che i ministri si sono riuniti, su invito della regina, e hanno deliberato la morte di Rachele. Re Alfonso, furioso, affida allora Rachele al giovane Don Garcerano e si dirige a corte per ristabilire la propria autorità. In una scena drammatica con la regina Eleonora, che lo crede stregato, Alfonso promette di riprendere il suo posto e ottemperare ai suoi doveri, purché la regina rinunci a vendicarsi su Rachele. Ma la condanna è già stata pronunciata e, quando Alfonso torna presso Rahel, scopre che la giovane ebrea è stata uccisa. Di fronte al cadavere di quella fanciulla il re si sente liberato dal fascino, comprende il proprio errore, rinuncia a ogni vendetta e parte per la guerra contro i Mori.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lola Montez (ritratto di Joseph Karl Stieler)

Il soggetto dell'ebrea e del re Alfonso VIII, fra storico e leggendario, è stata tratta in parte dal dramma Las Paces de los Reyes y Judía de Toledo di Lope de Vega[2]. La vicenda è stata particolarmente amata da Grillparzer, che tuttavia non pensò però mai a metterla sulle scene: progettata fin dal 1811-1812, la tragedia fu iniziata nel 1824, terminata nel 1851 [3], e infine rappresentata postuma nel Deutsches Landestheater di Praga il 21 novembre 1872[4]. Nel periodo dell'elaborazione l'autore ha attribuito al personaggio di Rachele alcuni tratti di Lola Montez, l'attrice amica di Ludovico di Baviera[3].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La tragedia di Grillparzer è in versi: in tetrapodie trocaiche di tipo spagnolo nella prima scena, e in pentapodie giambiche nelle scene rimanenti[3]. Per Cristina Baseggio ed Emilia Rosenfeld, l'opera «è sottile e penetrante nella rappresentazione psicologica. La figura della protagonista possiede, anche scenicamente, una grande vitalità»[3]. Per alcuni critici protagonista della tragedia è Alfonso, non la giovane ebrea[4]. Si è molto discusso inoltre sul tema principale della tragedia; se si è generalmente d'accordo nel ritrovarvi le concezioni politiche di Grillparzer, favorevoli all'Assolutismo, si discute se per Alfonso sia giusto, o non, sacrificare i propri sentimenti allo Stato[4].

Edizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Franz Grillparzer, Die Jüdin von Toledo, in H. Laube e J. Weilen (a cura di), Grillparzers Sämmtliche Werke : in zehn Bänden, vol. 7, 1ª ed., Stuttgart, J.G. Cotta, 1872.
  • (DE) Franz Grillparzer, Die Judin von Toledo : historisches Trauerspiel in funf Aufzugen, mit einem Nachw. von Wolfgang Paulsen, Stuttgart, Reclam, 1992, ISBN 3150043948.
  • Franz Grillparzer, L'ebrea di Toledo : tragedia storica in cinque atti, in AA.VV., Teatro tedesco dell'età romantica, collana La spiga ; 1, traduzione di Ippolito Pizzetti, Presentazione di Bonaventura Tecchi, Torino, Edizioni Radio italiana, 1956, pp. 555-609, SBN IT\ICCU\TO0\0643870.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ film del 1919 diretto da Otto Kreisler, (EN) Die Jüdin von Toledo, su IMDb, IMDb.com. URL consultato il 14 aprile 2021..
  2. ^ (ES) Las Paces de los Reyes y Judía de Toledo, su Biblioteca virtual Miguel de Cervantes. URL consultato il 15 aprile 2021..
  3. ^ a b c d Dizionario Bompiani, 2005.
  4. ^ a b c Krispyn, 1965, p. 405.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cristina Baseggio e Emilia Rosenfeld, «Ebrea di Toledo (L')|Die Jüdin von Toledo, in Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature, III, Milano, RCS Libri, 2005, pp. 2785-86, ISSN 1825-7887 (WC · ACNP).
  • (EN) Egbert Krispyn, Grillparzer's Tragedy "Die Jüdin von Toledo", in The Modern Language Review, vol. 60, n. 3, Modern Humanities Research Association, luglio 1965, pp. 405-415, DOI:10.2307/3720681. URL consultato il 15 aprile 2021.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1021147270587835700003 · GND (DE4483904-2
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