Kunimori Nakakariya

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Kunimori Nakakariya
Nascitaprefettura di Kagoshima, 1920
Morte?
Dati militari
Paese servitoBandiera del Giappone Impero giapponese
Forza armata Marina imperiale giapponese
ArmaDai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu
SpecialitàPilota da caccia
RepartoUsa Kōkūtai
302° Kōkūtai
Anni di servizio1937-1945
GradoMaresciallo
GuerreSeconda guerra sino-giapponese
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna delle Filippine (1941-1942)
Campagna delle Indie orientali olandesi
Campagna delle Filippine (1944-1945)
BattaglieBattaglia delle Marianne
Battaglia di Okinawa
dati estratti da ENS Kunimori Nakakariya[1]
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Kunimori Nakakariya (中仮屋 国盛?, Nakakariya Kunimori; prefettura di Kagoshima, 1920 – ...) è stato un aviatore giapponese. Fu un asso dell'aviazione da caccia della Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico della Marina imperiale giapponese, durante la seconda guerra mondiale. È accreditato dell'abbattimento di 16 velivoli nemici.[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

I caccia Mitsubishi A6M2 Zero Model 21 appartenenti al tenente Minoru Suzuki e al sottufficiale Kunimori Nakakariya ripresi in volo sulla Cina il 26 maggio 1941.

Nacque nel 1920 nelle prefettura di Kagoshima,[3] e si arruolò nella Marina imperiale giapponese nel giugno 1937 entrando nel Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu dove frequentò come Allievo pilota dell’8ª Classe di piloti della riserva[3] del Gruppo aereo Yokosuka. Ottenne il brevetto di pilota militare nel marzo 1940, entrando in servizio nell’Oita Kōkūtai, passando poi a quelli di Ōmura e Kanoya. Nell’aprile 1941 fu trasferito in Cina, in forza al 12º Gruppo aereo di Hankow, ottenendo le sue prime due vittorie il 26 maggio durante un’azione a lungo raggio su Tianshui e Nanchang.[3] Quel giorno una formazione giapponese di 11 velivoli, al comando del tenente Minoru Suzuki, si scontrò con 18 aerei cinesi.[3] Nel settembre successivo entrò in servizio nel 3° Kōkūtai,[4] equipaggiato con i caccia Mitsubishi A6M2 Zero con l'entrata in guerra del Giappone, il 7 dicembre 1941, dal giorno successivo[4] combatte nelle Filippine e sulle Indie orientali olandesi.[5] Quando il suo reparto fu trasferito sul campo di aviazione di Kupang, sull’Isola di Timor, partecipò ai combattimenti difensivi sul mar degli Alfuri[1] e poi agli attacchi contro la città australiana di Darwin.[5] nell'autunno del 1942 il suo Gruppo aereo fu mandato a Rabaul,[6] ma egli rimase a Kupang effettuando missioni di difesa aerea fino al maggio 1943,[3] quando rientrò in Patria assegnato, con compiti di istruttore,[7] al Nomura Kōkūtai.[1] Nel maggio 1944 fu promosso Warrant officier e trasferito al 653° Kōkūtai partecipando alla battaglia delle Marianne, e poi trasferito nelle Filippine per partecipare all'esecuzione del piano Sho-Go.[1] Partecipò alla grande battaglia aeronavale partendo alla base aerea di Bamban, volando a Luzon, e quindi via Okinawa a Taiwan. Trasferito di nuovo a Cebu, partecipò agli scontri sul Golfo di Leyte, e a missioni difensive sulla propria base aerea.[1] In seguito al precipitare della situazione bellica fu mandato in Giappone, assegnato al 601° Kōkūtai,[7] partecipando alle operazioni di contrasto allo sbarco americano di Okinawa, e poi alla difesa delle isole dell'arcipelago giapponese.[7] Combatte fino all'ultimo giorno di guerra, totalizzando 16 vittorie aeree.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Giorgio Gibertini, ENS Kunimori Nakakariya, in Aerei, n. 12, Parma, Delta Editrice snc, dicembre 1998, p. 49.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]