Gonna di erba

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Kini Kapahu Wilson e un'altra danzatrice di hula in abiti tradizionali alla Fiera Colombiana di Chicago del 1893.

Una gonna d'erba è un costume e un indumento realizzato con strati di fibre vegetali, come erbe e graminacee, e foglie che vengono fissate sulla vita[1][2].

Storia e cultura[modifica | modifica wikitesto]

Dalla fine del diciannovesimo secolo fino allo scoppio della seconda guerra mondiale, le gonne d'erba in Polinesia divennero un «potente simbolo della sessualità del Mare del Sud»[3]. Già durante la guerra del Pacifico, le gonne d'erba divennero ricercati souvenir per i militari stranieri[4]. Con la fine della guerra, molti marinai reduci di guerra fecero ritorno in patria dalle coste del Pacifico: la cultura polinesiana aveva cominciato a radicarsi negli Stati Uniti attraverso opere come Tales of the South Pacific di James A. Michener e la guerra aveva contribuito a creare un interesse nazionale per il cibo, l'arredamento e, più in generale, per la cultura polinesiana[5][6].

Tradizionalmente, la gonna d'erba è stata per anni uno degli indumenti tipici di molti popoli che abitavano sulle coste del Pacifico. Il suo utilizzo è attestato anche in alcune popolazioni africane.

Pacifico[modifica | modifica wikitesto]

Hawaii[modifica | modifica wikitesto]

Le gonne d'erba furono introdotte nell'arcipelago delle Hawaii dagli immigrati originari delle Isole Gilbert intorno agli anni '70 e '80 del diciannovesimo secolo[7], sebbene le loro origini siano attribuite da taluni anche alle isole Samoa[8][9]. Secondo DeSoto Brown, uno storico del Museo Bernice Pauhai Bishop di Honolulu, è probabile che i ballerini hawaiani abbiano iniziato a indossarli durante le loro esibizioni di vaudeville nella zona continentale degli Stati Uniti.

Le tradizionali gonne hawaiane erano spesso realizzate con foglie fresche di ti, che non erano disponibili negli Stati Uniti. All'inizio del secolo, i ballerini hawaiani delle Hawaii e degli Stati Uniti indossavano gonne d'erba. Alcuni ballerini di hula in stile hawaiano le indossano ancora[7], anche se il costume tradizionale dell'hula kahiko hawaiano include gonne di stoffa kapa per le donne e malo (una sorta di perizoma) per gli uomini; tuttavia, negli anni '80 del 1800 si diffuse l'hula 'auana, che risentì molto delle influenze occidentali. È durante questo periodo che la gonna d'erba cominciò a diffondersi e a essere vista ovunque, sebbene i costumi di hula 'auana di solito includessero abiti dall'aspetto più occidentale: abiti rivestiti in tessuto per le donne e pantaloni per gli uomini[10].

L'uso della gonna d'erba è testimoniato anche alla Fiera Colombiana di Chicago del 1893, dove ballerini di hula hawaiani si esibirono indossando il costume tradizionale in accordo con gli stereotipi americani.[3]

Nauru[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti di Nauru indossano la gonna tradizionale ridi, 1914 circa.

Nello stato di Nauru l'abito nativo di entrambi i sessi consiste in un ridi, una folta gonna composta da sottili strisce di foglia di palma pandanus. Di lunghezza variabile, queste gonne possono essere sia corte sia lunghe fino al ginocchio o ai piedi[11][12][13].

Figi[modifica | modifica wikitesto]

Nella Figi sia le donne sia gli uomini indossavano tradizionalmente gonne chiamate liku, realizzate con ibisco o fibre di radice ed erba[14][15].

Nuova Zelanda[modifica | modifica wikitesto]

Nella cultura Maori, inoltre, c'è un indumento simile a una gonna composto da numerosi fili di fibre di lino preparate, tessute o intrecciate: questo indumento è noto come piupiu e viene indossato durante la danza tradizionale Maori Kapa haka[16].

Tonga[modifica | modifica wikitesto]

A Tonga, infine, la gonna d'erba era conosciuta come sisi pueka ed era indossata in alcuni spettacoli di danza[17].

Africa[modifica | modifica wikitesto]

Il popolo Sotho portava tradizionalmente gonne d'erba chiamate mosotho[18].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Oxford University, Complete Oxford Dictionary 11, Oxford Press, 2011, p. 1342.
  2. ^ (EN) Mary Brooks Picken, A Dictionary of Costume and Fashion: Historic and Modern, Courier Corporation, Courier Corporation, 2013, p. 153, ISBN 978-0-486-14160-2.
  3. ^ a b (EN) Lisa Hix, How America’s Obsession With Hula Girls Almost Wrecked Hawai’i, su Collectors Weekly. URL consultato il 1º febbraio 2021.
  4. ^ Judith A. Bennett, Natives and Exotics: World War II and Environment in the Southern Pacific, University of Hawaii Press, 2009, p. 253, ISBN 978-0-8248-3265-0.
  5. ^ (EN) Kevin Starr, Golden Dreams: California in an Age of Abundance, 1950–1963, Oxford Press, 2011, ISBN 978-0-19-992430-1, OCLC 261177770.
  6. ^ (EN) Scott A. Lukas, A Reader In Themed and Immersive Spaces[collegamento interrotto], 2016, ISBN 978-1-365-38774-6, OCLC 1004748897.
  7. ^ a b (EN) Audrey McAvoy, Hawaii takes aim at inauthentic island icons, in USA Today, Honolulu, 14 ottobre 2012. URL consultato il 27 luglio 2018.
  8. ^ (EN) Sydney Clark, Hawaii with Sydney A. Clark, Prentice-Hall, Incorporated, 1939, p. 129.
  9. ^ (EN) Jerry Hopkins, The hula, Apa Productions (HK), Gennaio 1982, p. 181.
  10. ^ (EN) Mimi Kirk, A Hip Tradition, in Smithsonian, 31 luglio 2007. URL consultato il 2 febbraio 2021.
  11. ^ (EN) T.P. O'Connor, T.P.'s and Cassell's Weekly, Cassell, 1927, p. 173.
  12. ^ (EN) I.L. Association e L.W.M.E. Leprosy, International Journal of Leprosy, International Leprosy Association, 1952, p. 13.
  13. ^ (EN) N. Viviani, Nauru, phosphate and political progress, University of Hawaii Press, 1970, p. 6.
  14. ^ (EN) Rondo B. B. Me, Fiji Masi: An Ancient Art in the New Millennium, Catherine Spicer and Rondo B.B. Me, 2004, p. 12, ISBN 978-0-646-43762-0.
  15. ^ (EN) Bishop Museum Handbook, Bishop Museum Press, 1915, p. 48.
  16. ^ (EN) Fashion: The Ultimate Book of Costume and Style, Dorling Kindersley Limited, 2012, p. 463, ISBN 978-1-4093-2241-2.
  17. ^ (EN) Judith A. Bennett, Natives and Exotics: World War II and Environment in the Southern Pacific, University of Hawaii Press, 2009, p. 253, ISBN 978-0-8248-3265-0.
  18. ^ (EN) W. D. Hammond-Tooke, Boundaries and Belief: The Structure of a Sotho Worldview, Witwatersrand University Press, 1981, p. 66, ISBN 978-0-85494-659-4.

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