Gerbillurus vallinus

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Gerbillurus vallinus
Immagine di Gerbillurus vallinus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
OrdineRodentia
SottordineMyomorpha
SuperfamigliaMuroidea
FamigliaMuridae
SottofamigliaGerbillinae
GenereGerbillurus
SpecieG.vallinus
Nomenclatura binomiale
Gerbillurus vallinus
Thomas, 1918

Gerbillurus vallinus (Thomas, 1918) è un roditore della famiglia dei Muridi diffuso nell'Africa meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 215 e 266 mm, la lunghezza della coda tra 119 e 156 mm, la lunghezza del piede tra 30 e 34 mm, la lunghezza delle orecchie tra 14 e 16 mm e un peso fino a 43 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è lunga e soffice. Le parti superiori variano dal bruno-rossiccio al bruno-grigiastro scuro, mentre le parti ventrali e le zampe sono bianche. Sono presenti delle macchie bianche sopra ogni occhio e alla base e dietro ogni orecchio. La coda è più lunga della testa e del corpo, scura sopra, chiara sotto e con un ciuffo terminale di lunghi peli che variano dal rosso scuro al nero.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie terricola, gregaria e notturna. Costruisce complessi sistemi di tane e cunicoli

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di semi, foglie e artropodi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Le femmine danno alla luce 1-5 piccoli alla volta. Vengono svezzati dopo 23-28 giorni.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffusa nell'Africa sud-orientale dalla Namibia centrale al Sudafrica nord-occidentale.

Vive nelle pianure ghiaiose, terreni sabbiosi solidi e letti dei fiumi asciutti.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione numerosa, classifica G.vallinus come specie a rischio minimo (Least Concern).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Griffin, M. & Coetzee, N. 2008, Gerbillurus vallinus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Gerbillurus vallinus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Skinner & Chimimba, 2005.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • J.D.Skinner & Christian T.Chimimba, the Mammals of the Southern African Sub-region, 3rd Edition, Cambridge University Press, 2005, ISBN 9780521844185.

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