Francesco Forleo

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Francesco Forleo

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaX, XI
Gruppo
parlamentare
Partito Comunista Italiano, Partito Democratico della Sinistra
CircoscrizioneLiguria
CollegioGenova
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPCI, PDS
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
Professionefunzionario di polizia
Francesco Forleo
NascitaTorino, 13 novembre 1941
MorteGenova, 24 giugno 2018
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armata Corpo delle guardie di pubblica sicurezza
Polizia di Stato
Anni di servizio1963[1]-1987
1994-1998
GradoDirigente superiore
Comandante diQuestura di Milano
Questura di Brindisi
"fonti nel corpo del testo"
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Francesco Forleo (Torino, 13 novembre 1941Genova, 24 giugno 2018[2]) è stato un poliziotto e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frequentò l'Accademia di Pubblica sicurezza negli anni '60, divenendo ufficiale di P.S. Fu in servizio a Roma e Genova. Da capitano di Polizia ottenne nel 1972 la medaglia d'oro al valor civile perché nel 1971 aveva "recuperato la salma di un illustre speleologo"[3]

Nel 1983 fu eletto segretario generale del Siulp, il sindacato unitario dei poliziotti, di cui era stato uno dei fondatori, fino al 1987.[4] Fu eletto deputato alla Camera nel 1987 nella circoscrizione Liguria con il PCI e fu componente della commissione affari costituzionali e interno.[5] Fu rieletto nel 1992 con il PDS e restò a Montecitorio fino al 1994, quando tornò come funzionario nella Polizia di Stato e fu nominato questore di Brindisi.

Nel 1996 fu promosso questore di Firenze e due anni dopo divenne questore di Milano.

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

A Brindisi nel giugno 1995 fu coinvolto in prima persona in una sparatoria con dei contrabbandieri che portò alla morte di uno di loro e fu per questo arrestato nel novembre 1998[6]. Condannato in appello per omicidio colposo nel 2007, la sentenza era stata annullata con rinvio dalla Cassazione nel 2011 .[7] Nel 2012 in appello la procura aveva chiesto la condanna a 14 anni e 4 mesi, ma nel corso del processo di appello, la sua posizione veniva stralciata per una perizia che ne riscontrava "declino cognitivo grave e irreversibile"[8].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor civile - nastrino per uniforme ordinaria
— Valstagna, 15-28 luglio 1971

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]