Fawwaz bin Abd al-Aziz Al Saud

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Fawwaz bin Abd al-Aziz Al Saud
Principe dell'Arabia Saudita
Stemma
Stemma
Nome completoFawwaz bin Abd al-Aziz Al Saud
NascitaTa'if, 1934
MorteParigi, 19 luglio 2008
SepolturaCimitero al-Adl di La Mecca, 20 luglio 2008
DinastiaDinastia Saudita
PadreAbd al-Aziz dell'Arabia Saudita
MadreBazza
ConsorteFawzia bint Hussain Izzat
ReligioneMusulmano sunnita
Fawwaz bin Abd al-Aziz Al Saud

Governatore della Provincia della Mecca
Durata mandato1971 –
1980
MonarcaRe Faysal
Re Khalid
PredecessoreMish'al bin Abd al-Aziz Al Sa'ud
SuccessoreMajid bin Abd al-Aziz Al Sa'ud

Vice Governatore della Provincia della Mecca
Durata mandato18 giugno 1969 –
1971
MonarcaRe Faysal
Predecessore?
SuccessoreAhmad bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud

Governatore della provincia di Riyad
Durata mandato11 settembre 1961 –
20 gennaio 1963
MonarcaRe Sa'ud
PredecessoreSalman bin 'Abd al-'Aziz Al Sa'ud
SuccessoreBadr bin Sa'ud Al Sa'ud

Fawwaz bin Abd al-Aziz Al Saud (in arabo فواز بن عبد العزيز آل سعود?; Ta'if, 1934Parigi, 19 luglio 2008) è stato un principe, politico e imprenditore saudita, membro della famiglia reale Al Saʿūd. Nel 2006, Fawwaz divenne membro della Commissione di Fedeltà. Tuttavia, morì nel luglio del 2008, sei mesi circa dopo la costituzione del Consiglio di Fedeltà.[1]

Primi anni di vita ed educazione

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Il principe Fawwaz è nato a Ta'if nel 1934.[2][3] Era figlio di re Abd al-Aziz e Bazza (morta nel 1940), donna siriana o marocchina.[4][5][6] Fawwaz era il 24° figlio del sovrano.[3] Il suo unico fratello germano è il principe Bandar.[7]

Ha ricevuto l'educazione primaria presso la Scuola dei Principi di Riyad.[3]

Il principe Fawwaz è stato Governatore di Riyad dal 1960 al 1961.[8] Il 18 giugno 1969 è stato nominato Vice Governatore della Provincia della Mecca.[7] In seguito, ha servito come governatore della stessa provincia dal 1971 al 1980.[2][9] Era governatore quando si è verificato il sequestro della Grande Moschea. Dopo questo evento, è stato rimosso dal suo incarico.[10][11]

Movimento dei Principi Liberi

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Fawwaz, assieme ai principe Talal e Badr fece parte del Movimento dei principi liberi dal 1962 al febbraio 1964.[6][7]

Vita personale

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Il principe Fawwaz era sposato con Fawzia bint Hussain Izzat.[7][12] Aveva solo un figlio adottivo che non lo ha potuto sostituire in seno al Consiglio di Fedeltà. Aveva una vasta gamma di attività connesse allo sviluppo della proprietà nel regno.

Una versione particolare di Rolls-Royce Limited, è stata consegnata al principe l'8 febbraio 1966 dal Paris Rolls Royce Concessionaires per il suo uso in Europa, in particolare nella zona della Riviera.[13]

Fawwaz era uno dei membri della famiglia reale che è stato duramente criticato da Juhayman al-Otaybi per i suoi imperturbabili vizi del bere, del gioco d'azzardo e della corruzione.[10]

Morte e funerale

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Fawwaz morì a Parigi il 19 luglio 2008, all'età di 74 anni, dopo aver sofferto di una malattia.[14][15] Il funerale si è tenuto nella Grande Moschea della Mecca, il 20 luglio 2008 ed è stato poi sepolto nel cimitero al-Adl della città.[3] Messaggi di condoglianze sono stati inviati a re Abd Allah, al governo e alla famiglia reale da Hamad bin Isa Al Khalifa, re del Bahrein,[16] Sabah IV al-Ahmad al-Jabir Al Sabah, emiro del Kuwait,[17] Hamad bin Khalifa al-Thani e da Tamim bin Hamad Al Thani, emiro e principe ereditario del Qatar.[18]

  1. ^ Saudi Arabia's Succession Labyrinth, su IRGA. URL consultato il 4 maggio 2012.
  2. ^ a b His Royal Highness Prince Fawaz bin Abdulaziz, su riyadh.gov.sa, Ministry of Interior. URL consultato il 22 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2013).
  3. ^ a b c d Saudi royal court mourns Prince Fawaz bin Abdulaziz, in Ain al Yaqeen, 29 luglio 2008. URL consultato il 4 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2013).
  4. ^ Biography of Bazzah, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 10 agosto 2012.
  5. ^ Winberg Chai, Saudi Arabia: A Modern Reader, University Press, 22 settembre 2005, p. 193, ISBN 978-0-88093-859-4. URL consultato il 26 febbraio 2013.
  6. ^ a b Simon Henderson, After King Fahd (PDF) (Policy Paper), su Washington Institute, 1994. URL consultato il 2 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2013).
  7. ^ a b c d Sabri Sharaf, The House of Saud in Commerce: A Study of Royal Entrepreneurship in Saudi Arabia, Sharaf Sabri, 2001, p. 137, ISBN 978-81-901254-0-6. URL consultato il 2 aprile 2013.
  8. ^ Yitzhak Oron, Ed., Middle East Record Volume 2, 1961, The Moshe Dayan Center, p. 420, GGKEY:4Q1FXYK79X8. URL consultato l'11 aprile 2013.
  9. ^ Ghassane Salameh e Vivian Steir, Political Power and the Saudi State, in MERIP, n. 91, ottobre 1980, pp. 5–22. URL consultato il 23 aprile 2013.
  10. ^ a b Baron V. Reinhold, Omnibalancing and the House of Saud, su calhoun.nps.edu, Calhoun, 2001. URL consultato il 13 maggio 2012.
  11. ^ Joseph A. Kechichian, The Role of the Ulama in the Politics of an Islamic State: The Case of Saudi Arabia, in International Journal of Middle East Studies, vol. 18, n. 1, febbraio 1986, pp. 53–71. URL consultato il 3 agosto 2012.
  12. ^ Family Tree of Fawwaz bin Abdulaziz bin Abdul Rahman Al Saud, su datarabia.com, Datarabia. URL consultato il 4 maggio 2012.
  13. ^ 1966 Rolls Royce Silver Cloud III Mulliner Park Ward Drophead Coupe - LCSC75C - 71,918 Miles Indicated, su vantagemotorworks.com, Vantage Motorworks. URL consultato il 4 maggio 2012.
  14. ^ Prince Fawaz bin Abdulaziz passes away, in Saudi Press Agency, 22 luglio 2008. URL consultato il 2 settembre 2008.
  15. ^ Joseph Kéchichian, Legal and Political Reforms in Saudi Arabia, Routledge, 27 novembre 2012, p. 139, ISBN 978-1-136-17218-2. URL consultato il 31 gennaio 2013.
  16. ^ Bahraini leadership condole Saudi Arabia, in Bahrain News Agency, 24 luglio 2008. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2013).
  17. ^ Kuwaiti Amir sends cable of condolences to Saudi King, in Kuwait News Agency, 22 luglio 2008. URL consultato il 3 settembre 2008.
  18. ^ Qatar Premier condoles the Saudi Monarch, su english.mofa.gov.qa, Ministry of Foreign Affairs, 23 luglio 2008. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2012).