Enrico Cerasolo

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Enrico Cerasolo
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo di Taranto
 
Nato1220 circa
Elevato arcivescovo1254
Deceduto1274 a Taranto
 

Enrico I Cerasolo (1220 circa – Taranto, 1274) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Nato intorno al 1220, apparteneva una famiglia di feudatari della Terra d'Otranto imparentata con i conti di Acerra. Viene menzionato per la prima volta nel 1252 come canonico di Otranto.

A seguito della morte di Federico II, essendo di famiglia guelfa, si oppose a Manfredi di Svevia e si rifugiò in esilio a Roma.

Con l'intervento del conte di Acerra, Tommaso II di Aquino, papa Innocenzo IV nel 1252 lo nominò arcivescovo di Taranto, sede vacante dal 1248.

Nonostante la nomina, continuò a vivere in esilio a Roma, dove si distinse patteggiando per un'alleanza tra il papa e il re d'Inghilterra, in funzione antisveva.

Nel marzo del 1257 si recò in Inghilterra, con l'arcivescovo Giovanni di Messina, per perorare questo progetto davanti al Parlamento inglese.

Nel 1266 si insediò nella sua arcidiocesi a seguito della morte di Manfredi e l'avvento degli angioini di Carlo I.

Dal nuovo re ottiene le decime sottratte dagli svevi e i diritti di pesca nel Mare Piccolo confiscati da Federico II. Negli anni successivi si dedicò alla riorganizzazione dell'arcidiocesi tarantina.

Morì nel 1274 a Taranto e gli succedette un suo parente omonimo, Enrico II Cerasolo[1].

  1. ^ Un'antica ma errata cronotassi dei vescovi tarentini, lo vuole defunto nel 1270 e sostituito con Giacomo da Viterbo che, in realtà, fu vescovo di Ferentino dal 1276 al 1298 (cfr. Kamp, Kirche und Monarchie, I, 2, p. 705)
Predecessore Arcivescovo di Taranto Successore
Nicola II 1252 - 1274 Enrico II Cerasolo