Elio Parigi

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Elio Parigi (Firenze, 17 maggio 1922Empoli, 14 dicembre 2015) è stato un dirigente d'azienda italiano, insignito Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha praticato la pallanuoto, dove ha esordito nella Divisione Nazionale A 1940[senza fonte]. Successivamente ha intrapreso la carriera di arbitro di calcio, iniziata insieme ad Artemio Franchi, arrivando nel dopoguerra alla massima serie come assistente arbitrale.

Nel 1941, in armi, viene inviato nel Peloponneso nel corso della campagna di Albania e Grecia dove si distingue particolarmente nel "post 8 settembre" tanto da essere proposto per un'onorificenza al valore militare. Nel 1943, come combattente, viene deportato nei lager nazisti dove viene confinato anche in "regime punitivo" fino al 1945.

Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini ed il Presidente del Consiglio dei ministri Giovanni Spadolini firmeranno il 6 agosto del 1984 il suo certificato al Patriota attestante la qualifica di combattente per la libertà d'Italia 1943-1945[1]. Ha svolto la sua attività lavorativa prevalentemente nel gruppo La Fondiaria Assicurazioni, fino a ricoprire il ruolo di direttore centrale. Ha diretto la GEAS Assicurazioni ed è stato amministratore delegato delle compagnie Assimoco[2] ed Assimoco Vita.

Dal maggio del 1982 è iscritto nell'elenco dei giornalisti pubblicisti ed ha ricoperto il ruolo di direttore responsabile del periodico di informazione La Fondiaria Notiziario.[3]

Nel 1989 assume un incarico in Mediobanca che ricoprirà per un breve periodo. Per l'Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici (ANIA) ha ricoperto per 6 anni il ruolo di vicepresidente delle sezioni tecniche e per un biennio ha rappresentato la medesima associazione in seno alla Comunità Europea per il coordinamento delle "clausolari polizza".

Su proposta di enti industriali gli sono stati conferiti le onorificenze di Cavaliere, Cavaliere ufficiale, Commendatore e Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Ha diretto, per il mercato italiano, aziende europee impegnate nel settore della sicurezza industriale.

Dal 1988 ha ricoperto anche diversi incarichi nel Rotary diventando presidente della sezione di Firenze ed infine socio onorario dal 2011.[4] Per il suo impegno è stato insignito di due pietre blu con zaffire e di un Paul Harris Fellow.

Dopo essersi ritirato dal lavoro ha trascorso gli ultimi anni a Montelupo Fiorentino, dove dopo una lunga malattia, muore nel locale ospedale di Empoli il 14 dicembre 2015.[5]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27/12/1983[6]
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 02/06/1979[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ [1][collegamento interrotto]
  2. ^ Atti del seminario AECI (PDF), su unipol.it, p. 14.
  3. ^ Comunicare l’impresa > Parigi, su www.houseorgan.net. URL consultato il 17 maggio 2024.
  4. ^ Notizie Rotary, su web.archive.org, 22 dicembre 2015. URL consultato il 17 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  5. ^ Elio Parigi, su web.archive.org, 22 dicembre 2015. URL consultato il 17 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  6. ^ Parigi Sig. Elio. Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana, su Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 17 maggio 2024.
  7. ^ Parigi Sig. Elio, su Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 17 maggio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Rotary Firenze Ovest, su rotaryfiovest.org. URL consultato il 22 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2009).
Controllo di autoritàVIAF (EN8148207925300342818 · SBN CFIV238492
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