Discussioni utente:Outer root/Deleted 01

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Mi chiamo Outer_root perché non sono amministratore, cioè sono fuori dalla root directory, ma anche perché non ho radici, cioè sono un senzaterra.

Il mio obiettivo è creare voci - il più possibile - di qualità. Questo non significa che ci riesca sempre, quindi non rompete!    

Interessi prevalenti[modifica wikitesto]

Sono donatore di sangue iscritto all'AVIS.

Citazione preferita (del momento)[modifica wikitesto]

«Perché, in fondo, sono sempre i migliori quelli che si ribellano»

Archivio delle citazioni

Guardati dall'uomo di un solo libro.
S. Tommaso d'Aquino

Prima essi attaccarono l'opposizione, ma io non ero l'opposizione, così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli ebrei, ma io non ero ebreo, così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli studenti, ma io non ero studente, così non li difesi.
Poi essi attaccarono i sindacati, ma io non ero un attivista, così non li difesi.
Poi essi attaccarono gli intellettuali e gli insegnanti, ma io non ero uno di loro, così non li difesi.
Così, quando essi attaccarono me, non c'era più nessuno che potesse difendermi.
Bertold Brecht

Noi siamo la sconcertante sintesi vivente di un problema che non sappiamo bene come risolvere
perché in noi sta il problema e in noi la soluzione.
Laing, 1984

Wikipedia and Me[modifica wikitesto]

Non mi interessa creare un gran numero di nuovi stub, quantunque mi faccia piacere dare origine ad una nuova voce. Ritengo, infatti, che il maggiore patrimonio di Wikipedia consista nell'affidabilità.

In metodologia della ricerca, l'affidabilità è la capacità di dare sempre gli stessi risultati, permanendo le medesime condizioni: un esperimento è affidabile se, nelle stesse condizioni, fornisce i medesimi fenomeni osservabili. Vedo l'affidabilità di Wikipedia come la capacità di fornire informazioni precise ed esatte in un lungo arco di tempo.

Con l'aumento del numero dei contributori è inevitabile che possa nascere qualche imprecisione, che possa affermarsi maggiormente la (umana) tentazione di pontificare senza avere le necessarie conoscenze del caso; la tendenza a fare, in poche parole, il passo più lungo della gamba. Poiché su una enciclopedia bisogna fare affidamento, il pericolo più grave che vedo nel progetto è la possibile perdita di fiducia da parte degli utenti; questa, a mio avviso, andrebbe evitata con ogni cura.

Archivio dei pistolotti

Terry Schiavo: quando lo Stato si crede Dio

Questo utente considera l'assassinio di Terry Schiavo un crimine contro l'umanità.

Guai a confondere tale efferato delitto con l'eutanasia. Non si potrebbe commettere errore più grande.

L'eutanasia (eu-thanatos: "la buona morte") è la cessazione della vita operata in accordo e secondo la volontà di un individuo, di solito gravemente ammalato, che ha dato disposizioni affinché la sua esistenza venga artificialmente interrotta. Questo processo si realizza, tipicamente, attraverso la somministrazione di sostanze letali o, al contrario, tramite il distacco di apparecchiature senza le quali il malato non è in grado di sopravvivere.

L'uccisione di Terry Schiavo, viceversa, si è svolta senza che il soggetto avesse potuto esprimere il suo parere - cosa già gravissima, che configura il reato di omicidio - e per di più attraverso la deprivazione di cibo e di liquidi, che ha portato alla morte attraverso una lenta ed atroce agonia (defedazione). Terry Schiavo non ha potuto raccontarcela, ma ci vuol poco ad intuire che qualunque iguana, in quelle condizioni, avrebbe sofferto come in un supplizio.
"Ma" - diranno i benpensanti - "il gravissimo danno corticale della paziente ne aveva ridotto la dignità evolutiva; dunque quello che è stato ucciso non è un essere umano ma un essere di livello evolutivo inferiore"; tipo pesce rosso o simili. "Ah, bene", gli risponderò io; "allora avete scoperto che la qualità che contraddistingue l'essere umano risiede nella corteccia cerebrale! Devo farvi i complimenti, visto che finora nessuno è riuscito a identificare la qualità di un organismo dentro un suo organo!"

Sarebbe stato differente se Terry Schiavo avesse lasciato disposizioni in merito. Ma, in assenza di queste, come ci si può arrogare il diritto di decidere che un essere umano ammalato deve essere spento senza aver risolto il problema di ciò che prova e di ciò che è diventato?
Come ci si può arrogare il diritto di sostenere che si conosce il futuro, che non c'è alcuna speranza, che la condizione patologica sia irreversibile?
E poi, come ha detto qualcuno: neanche le piante si uccidono togliendole l'acqua. Si abbiano almeno il coraggio e la decenza di reciderle.


L'illusione economicistica

L'uomo nasce libero, l'economia lo intrappola.
Con lo sviluppo del commercio sorge l'esigenza di dare un valore condiviso agli oggetti - un valore che, si noti, non è intrinseco negli oggetti ma è invece attribuito ad essi.
Una delle prime forme di moneta è il sale - da cui deriva il termine salario inteso come corrispettivo del lavoro dell'uomo.
Ben presto, in varia misura nelle varie zone del mondo, il sale viene sostituito da un elemento che non è immediatamente fruibile, ma che è invece puramente simbolico: il conio, la moneta battuta. Anche se fosse d'oro, infatti, la moneta non è utilizzabile in maniera diretta, a differenza del sale, poiché il suo valore discende da un sistema condiviso di valori, sistema soggetto a fluttuazione e oscillazione. Cosa è dunque la moneta? Un simbolo, il simbolo di un valore attribuito ad un oggetto.
Tutta questa sovrastruttura è però, si noti, edificata dalla mente umana, non può essere fatta corrispondere ad una fenomenologia della realtà, né a un elemento oggettivo, né a un fenomeno, né tanto meno a un noumeno; cioè né a una cosa vista da tutti allo stesso modo né ad una cosa in sé.

Se tutto questo è vero - e non si vede come possa essere smentito - allora tutto ciò che ci appare di più concreto (il lavoro per il danaro, il danaro per acquistare le cose, il valore delle cose stesse) in realtà deve essere fatto corrispondere ad un mondo simbolico. D'altro canto questo processo è tipico dell'essere umano, poiché non c'è traccia di siffatto mercimonio nelle specie meno evolute sul piano delle funzioni mentali. Tuttavia tale constatazione comporta, come conseguenza, il fatto che il nostro sistema di valutazione del valore delle cose è di fatto arbitrario. Chi stabilisce che un litro di latte costa 1,37 €? Chi vieta al negoziante di farmelo pagare, domani, 1370 €? La legge della domanda e dell'offerta, forse? No, nessuno, come è stato dimostrato dall'enorme speculazione che è stata fatta approfittando di un effetto psicologico che è stato causato dall'adozione stessa della nuova divisa europea.
Ma la speculazione è stata possibile grazie ad un effetto psicologico, quindi, ancora una volta, viene dimostrato che la coerenza dei valori economici è un elemento completamente arbitrario.

Il sapere non ha prezzo.
Fatti non foste a viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza, dice il Poeta.
Chi vorrebbe ingabbiare la conoscenza, il sapere, il capire, dentro una questione di brevetti (software) o di sophos-marchette un tanto al chilo(byte) mi fa ridere. E mi fa anche arrabbiare.
Vedo gente che sa tutto della vendita dei barili di petrolio virtuali conoscendo, forse, troppo poco di se stessa.
Il mercato è il dio volubile dei poveri (di spirito).
Amen.

Progetti[modifica wikitesto]

Ho intenzione di occuparmi principalmente di:

Contributi[modifica wikitesto]

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