Discussioni utente:Millars

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Grazie per la cortese offerta[modifica wikitesto]

Il Territorio Libero di Trieste, un ministato previsto dalle NU e mai nato, comprendeva 2 territori distinti: (1) il distretto di Trieste con unita una piccola parte dell'Istria (Muggia), la Zona A amministrata dagli angloamericani; (2) la parte nord-occidentale dell'Istria (da Capodistria a Cittanova d'Istria), la Zona B amministrata dagli iugoslavi. La storia dei territori è molto diversa. La Zona A, senza Muggia, è stata per secoli dominio dell'Austria anche se abitata in maggioranza da italiani. Trieste era il porto dell'Austria. La Zona B con anche Muggia è stata per secoli sotto Venezia e solo con la caduta di Napoleone è passata all'Austria. Nella Zona B vi erano da secoli italiani e sloveni, poi si sono aggiunti croati e morlacchi (latini orientali) profughi in Dalmazia per l'invasione turca trasferiti dai veneziani come agricoltori per ripopolare le campagne. Quindi riassumendo: Trieste (Zona A) aveva una passato storico sotto l'Austria, mentre la Zona B aveva un passato veneziano.

L'Impero austriaco, come tutti gli imperi, reclutava i propri dipendenti (militari, marinai, magistrati, doganieri, impiegati amministrativi) nelle vari parti dell'impero e spesso li spostava in altre regioni. A Trieste, a Fiume e nell'Istria vi erano dipendenti pubblici tedeschi, ungheresei, sloveni, croati, serbi, cechi, slovacchi, polacchi mentre gli italiani erano in Transilvania, in Bucovina, in Moravia ecc. Al momento della dissoluzione dell'Impero e della nascita di nuovi stati vi è stato un movimento di ritorno nei paesi di origine spinto anche dal fatto che i nuovi stati non riconoscevano le carriere degli stranieri ed i posti assegnati. L'Italia poi, adottando il modello della Francia procedeva ad una politica di assimilazione (italianizzazione) delle minoranze nei nuovi territori. La Francia che già aveva seguito questa politica di assimilazione a Nizza e in Corsica, la applicava anche in Alsazia e Lorena. L'Italia in Sud Tirolo e nella Venezia Giulia. Migliaia di tedeschi, ungheresi, croati, sloveni, polacchi lasciarono l'Italia, ma anche migliaia di italiani lasciarono la Dalmazia assegnata al nuovo stato di Jugoslavia. Ad esempio la famiglia Missoni lasciò la sua città di origine Ragusa/Dubrovnik per trasferirsi in Italia. Pola/Pula era la sede della flotta militare austriaca e migliaia di marinai croati con le famiglie tornarono alla loro terra di origine. Non emigrarono invece gli ebrei arrivati da tutto l'impero alle città-porto di Trieste e Fiume per dedicarsi alle assicurazioni e alle compagnie di navigazione e che facilmente si inserirono nella comunità italiana. L'isola di Lissa/Vis aveva una popolazione a maggioranza italiana nel sec. XIX e quasi tutti gli italiani lasciarono l'isola quando nel 1920 venne assegnata alla Jugoslavia con l'accordo di Rapallo.--Deguef (msg) 11:00, 15 mar 2010 (CET)[rispondi]

ciao, allora, la voce in italiano sul "principato" è in cancellazione, nelle altre versione linguistiche l'ho emendato io senza problemi, eccezion fatta per quella galiziana (gl:Principado_de_Lamballe, dove sono stato rolbaccato. Ho quindi scritto due righe all'autore del rollback. Ho poi ripulito le altre voci (es:Ducado de Amboise, es:Ducado de Arco en Barrois e es:Condado de Guingamp delle wiki spagnola che cito nella procedura di cancellazione (Wikipedia:Pagine da cancellare/Principato di Lamballe e chiesto su Commons come poter cancellare le immagini correlate. Utente:Gregorovius

Ciao Millars è gradito un tuo parere sulla discussione in oggetto. --Vito (msg) 20:55, 24 ott 2012 (CEST)[rispondi]

Un grazie e un libro sulla conoscenza libera per te[modifica wikitesto]

Wikimedia Italia
Wikimedia Italia

Gentile Millars,

oggi ti scrivo a nome dell'associazione Wikimedia Italia per ringraziarti del tempo che hai dedicato ai progetti Wikimedia.

Come piccolo omaggio avremmo piacere di spedirti una copia (tutta in carta riciclata) del libro di Carlo Piana, Open source, software libero e altre libertà. Fornisci un recapito per ricevere una copia del libro.

Pochi giorni fa il mondo ha festeggiato la giornata dell'amore per il software libero, ma ogni giorno è buono per ricordare le garanzie delle licenze libere e le centinaia di migliaia di persone che si sono unite per costruire questo bene comune della conoscenza. Speriamo che questo libro ti sia utile per apprezzare quanto hai fatto e per trasmettere la passione della conoscenza libera a una persona a te vicina.

Se desideri una copia ma non puoi fornirci un indirizzo a cui spedirla, contatta la segreteria Wikimedia Italia e troviamo una soluzione insieme.

Grazie ancora e a presto,

Lorenzo Losa (msg) 11:26, 26 feb 2020 (CET)[rispondi]