Discussione:Romeo e Giulietta

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Tanto per cominciare dall'inizio... è probabilmente la più famosa tragedia di William Shakespeare. O è la più famosa, (ma c'è anche il Danese...) o è tra le più famose. Mi sembra di aver letto da qualche parte che i 'probabilmente' non sono simpatici. --Yuмa · parliamone 01:04, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]

:-) anch'io avevo notato questa imprecisione. Io propendo per seconda ipotesi. C'è da dire tra l'altro che tutti (o quasi) conoscono "Romeo" e "Giulietta" ma tra questi alcuni non sanno neanche chi sia Shakespeare.--GiòGiò 14:29, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Modificato l'incipit. --Yuмa · parliamone 18:52, 22 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Concordo che sia la più famosa di Shakespeare e non c'è nessun paragone con l'Amleto o altre.Chiedete ad un bambino di che parli Romeo e Giulietta e due parole ve le dirà sicuro(casomai senza sapere chi è l'autore o se si tratti di un film o di un libro) ma chiedetegli di dirvi altrettanto su una qualsiasi altra opera che vi risponderà di non saperne assolutamente nulla.

Versioni cinematografiche[modifica wikitesto]

Mi sembra ci sia molto da correggere, per esempio:

Girato in Italia, la prestazione della giovane Olivia Hussey nel ruolo di Giulietta 
viene considerata davvero brillante da alcuni, e debole per altri. Vinse Oscar 
come best cinematography e [[Academy Award for Costume
Design|best costume design]], e fu nominata per l'Best Director.
Fu anche interpretato da Leonard Whiting nei panni di Romeo - fu visto come 'the next big thing'
nel film a quel tempo, ma la sua carriera non corrispose alle aspettative. Questa versione è spesso
considerata quella definitiva, se valutata solo dalla visione nelle scuole superiori Americane.

Ciao --Leporello 00:23, 24 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ho riscritto una sintesi dei premi: per maggiori dettagli c'è la voce del film.--Yuмa · parliamone 01:57, 24 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Balia, balia, Nutrice, o nutrice?[modifica wikitesto]

Uno dei personaggi più divertenti della tragedia ha nella voce nomi diversi. Che nome adottiamo? E maiuscolo o minuscolo? Mi è venuto un dubbio perchè in fondo è un vero e proprio personaggio archetipico, ed è quasi un nome proprio: è 'la' Nutrice/Balia, non 'una' nutrice/balia. Che dite? --Yuмa · parliamone 04:32, 24 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Il termine inglese utilizzato "nurse" si traduce con entrambi i termini, quindi spetta a noi scegliere quale utilizzare. Per quanto riguarda le maiuscole: una traduzione italiana in mio possesso dall'Arden Shakespeare riporta semplicemente: "La balia di Giulietta". Un'altra traduzione a mia disposizione (dove non è precisata però la fonte) afferma invece: "La Nutrice di Giulietta".--GiòGiò 22:39, 24 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Eventuali ulteriori immagini: Commons:Category:Romeo and Juliet --Yuмa · parliamone 18:58, 26 giu 2006 (CEST)[rispondi]

"Nell'edizione in-folio del 1623 comprendente la maggior parte delle opere scespiriane a noi pervenute, è presente la copia del terzo in-quarto (Q3)."

Non si tratta del terzo in-quatro ma del secondo, almeno stando a quanto dice Gabriele Baldini in "Romeo e Giulietta, Bur Teatro"... chi ha corretto la mia frase originaria l'ha fatto per imprecisione o perché dispone di fonti diverse?--GiòGiò 16:53, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]

La versione è quella di Sabbadini (R&G., Garzanti) che dice appunto 'l'in-folio è una copia del Q3'...
Non ho controllato altre fonti, ma lo faccio quanto prima. Premetto che effettivamente Sabbadini buonanima non è nuovo a piccole imprecisioni, su particolari come date e numeri.--Yuмa · parliamone 17:36, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Nel frattempo, se volessimo strafare, potremmo confrontare le diverse versioni :
[il primo in-folio]
[il secondo in-quarto (Q2)]
(non ho trovato il Q3) il Q3
pagina per confrontare i diversi in-quarto
British library, descrizione delle edizioni in-quarto
British library, creazione del dramma
--Yuмa · parliamone 18:57, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]
  • Vicenda spinosa...questo è quanto ne ho capito:
  1. Gabriele Baldini (Rizzoli):"Il testo del dramma dell'in-folio del 1623 non è che una ristampa del secondo in-quarto"
  2. Gibson (Arden Shakespeare):"Il testo dell'in-folio si basa su Q3 con l'eccezione di numerosi brani tratti che riproducono il Q4" (trad. mia, neretto mio)

Confrontiamo ora il tutto con la genealogia degli in-quarti ricavata dall' esame dell' ed.Arden:

Un terzo in-quarto appare nel 1609 (Q3), sostanziale ristampa di (Q2) (neretto mio) e successivamente un quarto (Q4) del 1622, che riproduce(Q3) senza trascurare elementi importanti di (Q1). Da taluni sarebbe attribuito al 1611 o al 1615, e porta per la prima volta sul frontespizio il nome di Shakespeare. (Q5)(1637) non è che una copia di (Q4).

Non vi sono divergenze sostanziali tra quanto dice Baldini e l'Arden (a cui si attengono quasi tutte le edizioni critiche inglesi), quanto vizi di forma. Il problema è che Baldini riassume e approssima dietro questo "non è che...", perché da una lettura veloce si potrebbe desumere erroneamente che l'in-folio si ispiri direttamente (e non indirettamente, come invece indicato dalla genealogia dei quarti!) a Q2. --Wikipedius 10:27, 9 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Sebbene la datazione più probabile è sicuramente quella del 1595-96, forse è meglio allargare la forchetta di un paio d'anni e utilizzare quella proposta da Giorgio Melchiori (1594-1597) meno precisa ma più "sicura", dato che l'unica prova incontrovertibile dell'esistenza del dramma è la sua stampa nel 1597; forse questa è un esagerazione, ma anche il famoso critico inglese Chambers propose a suo tempo nella datazione il 1594.--GiòGiò 17:13, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]

c.s.: stessa fonte, stessi dubbi. Stavolta però è una questione di interpretazione. E personalmente sarei abbastanza favorevole all'allargamento della 'forchetta'. Tanto più se avvalorata da altri studi. La considerazione riguardo alla compagnia del ciambellano Hundson che ho inserito andrebbe quindi tolta o presentata come ipotesi e non certezza.--Yuмa · parliamone 17:41, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Considerazione: presumendo una datazione successiva al 1594, forse potremmo escludere che la composizione sia successiva al 1596: le rotative di Danter furono infatti distrutte dalla corporazione dei librai nel febbraio-marzo del '97: è difficile immaginare la composizione, rappresentazione e i ripetuti successi dell'opera in un arco di tempo inferiore a tre mesi.. ci può stare?--Yuмa · parliamone 23:04, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]
Lavin (citato dall'ed. Arden) insiste come la distruzione della tipografia di Danter non sia determinante, e l'ho riportato nell'articolo, insieme alla tesi opposta di Hoppe. Tuttavia l'analisi stilistica dell'opera rappresenta un aiuto ulteriore. --Wikipedius 23:05, 2 lug 2006 (CEST)[rispondi]

A parte i dettagli filologici e storici, e gli adattamenti (cose senz'altro da rivedere ma già strutturate) la parte che langue vergognosamente è proprio il commento! Lancio un appello: se avete idea di come impostare un commento critico (o anche solo di quali argomenti affrontare) sarebbe un contributo prezioso!! --Yuмa · parliamone 19:43, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Contesto storico[modifica wikitesto]

: ad esempio, Romeo sposa una ragazza che era vista come scandalosamente giovane

Sposto in discussione, anche in seguito a perplessità espresse da Wikipedius. --Yuмa · parliamone 17:23, 28 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Il papato e Verona[modifica wikitesto]

Ho dei seri dubbi su questo passaggio:

Nell'epoca in cui il dramma è ambientato, l'Italia non esisteva ancora come stato   
unitario, e i suoi comuni erano divisi, in guerra tra loro e con lo [[Stato  
Pontificio]]. Verona e  Venezia in particolare furono nel Cinquecento una spina
nel fianco della Chiesa Cattolica. la tragedia prende le sue mosse dal contesto storico
dell'epoca: Elisabetta I come tutti i sovrani britannici successivi a [[Enrico VIII
d'Inghilterra|Enrico VIII]], era a capo della chiesa protestante 
 anglicana).

Inizialmente ho cercato di aggiustarlo con alcune precisazioni storiche, ma rileggendo il tutto mi rendo conto che non è di molto aiuto alla interpretazione dell'opera. In realtà per Shakespeare e gli elisabettiani Verona = Italia cattolica).

Sappiamo che la scelta di Verona come ambientazione non viene comunque dal bardo di Avon, ma dalle fonti precedenti, e comunque cercare a tutti i costi riscontri storici in Romeo e Giulietta non è più utile che tentare a tutti i costi di estrarre dalla balia informazioni accurate sulla composizione del dramma.

Il pubblico elisabettiano è al massimo consapevole della minaccia del Vaticano in Inghilterra, e qui si attacca l'interesse morboso alla figura del frate-stregone, se mi consentite l'espressione un po' umoristica, tessitore di intrighi, cliché associato all'Italia antiprotestante e postconciliare (vedi anche: gotico).

Comunque, nessuno dato, in questa o in altre opere dimostra che Shakespeare sia mai stato in Italia, come hanno già fatto notare altrove più volte gli studiosi, i pochi riferimenti geografici sono errati e mostrano un'ignoranza completa o al più un disinteresse completo per questi aspetti locali (conflitti tra la Repubblica di venezia e Papato.

Per questo suggerirei di rivedere al più presto il paragrafo e altri simili riferimenti nell'articolo prima del possibile scrutinio finale! --Wikipedius 09:40, 19 lug 2006 (CEST)[rispondi]

Ho sintetizzato la trama (e forse si può ancora asciugare). La trama dettagliata è comunque disponibile in b:Shakespeare/Romeo e Giulietta, sezione del wikilibro sulle opere del bardo.--(Yuмa) 15:48, 17 ago 2006 (CEST)[rispondi]

Ho fatto un po' di taglia e cuci e introdotto sottoparagrafi. Spero vada nella direzione della maggiore facilità di lettura, visto il materiale abbondante a disposizione. --(Yuмa) 22:18, 19 ago 2006 (CEST)[rispondi]

R0M30/JUL137 R3M1X3D[modifica wikitesto]

Sposto in discussione, se pur con simpatia: ho qualche dubbio se sia pertinente e consono alla voce (Yuмa) parla con me 00:47, 23 set 2006 (CEST)[rispondi]

«Una versione assolutamente rivisitata della vicenda di Romeo e Giulietta è quella di Juliet Remixed (Vedi il sito di Romeo and Juliet Remixed) , nella forma di serata multimediale di intrattenimento (anche definita con la sigla R0M30/JUL137 R3M1X3D). Show ambientato tra le piste di un rave, presenta una Giulietta che pratica Kickboxing e un Romeo sotto effetto dell'Ecstasy. Prima che la tragedia inizi, questo spettacolo interattivo permette di scegliersi un bastoncino luminescente (Glowstick) (rosa se sceglie di essere un Montecchi, giallo se l'opzione cade su di un Capuleti) grazie al quale durante il ballo, in un club chiamato "Club Verona", si danza e si festeggia con l'intero cast a ritmo di breakdance. Inutile dirlo, Romeo e Giulietta comunicano via telefono cellulare spedendosi brevi messaggi di testo come ad esempio UR MY F8 (You are my fate, sei il mio destino).»

  • Sì concordo, non perché si voglia abolire rave e breakdance, ma perché questa singola produzione non pare eccellere per qualità. L'avevamo presa dalla wiki inglese, e si aveva l'impressione che fosse qualcosa di autopromozionale e puramente commerciale, praticamente sconosciuto alla critica. Può darsi che esistano altre produzioni o versioni rap, hip-hop ecc. meritevoli di essere incluse e acclamate dalla critica, in tal caso vi invitiamo a segnalarle. Grazie a tutti :-)--Wikipedius 15:31, 23 set 2006 (CEST)[rispondi]

La voce è felicemente in vetrina! Va da sé che, data la portata dell'argomento (una storia universale e con infinite implicazioni nella cultura, nell'immaginario, nei luoghi), debba continuare ad essere aggiornata e migliorata. Raccogliendo alcuni suggerimenti: andrebbe (forse) alleggerita con delle sotto-voci (ma con cautela: la forma attuale ha guadagnato l'apprezzamento della comunità, piano a stravolgerla) e soprattutto bisogna pensare a integrare nella voce un accenno ai luoghi. In forma di sottopagina, o di integrazione alla voce Verona (da collegare qui), o voce a sé stante (Luoghi scespiriani?). Pensiamoci su. --(Yuмa) 15:01, 6 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Ciao, non sono molto esperta e non so come intervenire in una voce apposita; lo faccio qui, scusatemi se ho invaso uno spazio non consentito. Ai richiami cinematografici vedrei bene "Romeo deve morire". A quelli letterari vedo citato , e ringrazio, il mio libro,"Black Romeo". Si potrebbe aggiungere qualche riferimento alla trama, per esempio: quando Romeo è africano. Una storia diversa.

Carmen

Sposto in discussione trama[modifica wikitesto]

essendo la voce in vetrina, sposto la versione di Pentium qui, in modo da casomai integrarla con la preesistente --(Yuмa) - parliamone 11:41, 1 dic 2006 (CET)[rispondi]

«IL dramma s’incentra sulla storia di due innamorati ( Romeo e Giulietta ) rampolli di due famiglie (Montecchi e Capuleti ) divise da anni da odio. La vicenda si svolge tra verona e mantova. La storia inizia nelle strade di verona quando due paia di servi delle famiglie rivali s’incontrano e provocatesi a vicenda danno luogo ad un duello fermato da Benvolio ( amico dei montecchi ) che a suo volta si trova pero a scontrasi con Tybalt ( parente dei capuleti ) perché da questi provocato . Da qui la rissa degenera fino a coinvolgere i patriarchi delle due famiglie che nonostante fatichino a reggersi sulle proprie gambe chiedono una spade per uccidere l’antagonista . Qui il tutto viene provvidenzialmente arrestato da il principe di Verona ormai stanco dei continui spargimenti causati dalla faida tra le due famiglie . Ciò serve a far capire immediatamente il clima vigente tra i due casati . Alla fine dello scontro il Montecchi chiede a Benvolio d’informarsi del perche della tristezza che da alcuni giorni affligge Romeo. Questi incontrato Romeo viene a saper che esso soffre di pene d’amore senza tuttavia scoprire verso chi è rivolto il sentimento . Intanto al Capuleti arriva la proposta da Paride ( nobile veronese ) di concedergli la mano di Giulietta ; esso acconsente mettendo come unico veto la volontà della fanciulla e organizza una vesta affinché i due si possano conoscere . Casualmente viene a sapere della festa anche Romeo e spinto dall’amico Benvolio decide di parteciparle , naturalmente in maschera . Alla festa colpito dalla bellezza di Giulietta e balla con lei , i giovani si provano reciproca simpatia e durante il ballo s’innamorano l’uno dell’altra . Alla conclusione di questo ormai separatisi chiedendo ai loro conoscenti con chi stessero ballando vengono a scoprire l’orrenda verità . Romeo disperato va a passeggiare vicino al giardino dei Capuleti nella nottata e occasionalmente si ritrova sotto la finestra di Giulietta mentre lei , credendosi sola , proclama l’amore per lui e maledice la sorte per averli fatti appartenere a due famiglie unite da odio reciproco . Romeo dopo averla ascoltata per un pò non riesce più a trattenersi e le dichiara il suo amore , due si scambiano promesse di amore eterno e sono costretti a separarsi solamente dal sopraggiungere del mattino .

Romeo va allora dal suo confessore ( padre Lorenzo ) e gli chiede di sposarlo con Giulietta , questo acconsente immediatamente nella speranza che il matrimoni porga fine alla guerra tra le due famiglie . Giulietta nel frattempo manda a cercare romeo dalla propria balia e questo appena incontratala le comunica il suo piano di sposare Giulietta la mattina seguente facendola uscire la mattina seguente con la scusa di doversi confessare . Il progetto riesce in pieno e i due innamorati possono finalmente sposarsi . Il matrimonio non ha pero mutato i sentimenti delle due fazioni che all’isaputa del fatto continuano ad odiarsi reciprocamente , attirando cosi su di loro la mano della morte . In un piazza di Verona vengono così a battersi Mercutio ( amico dei montecchi e del principe ) e tybalt , nonostante Romeo cerchi in ogni modo di arrestare la funesta lite ; mercurio si sta battendo infatti per difendere l’onore di Romeo che appena sposato non risponde alle offese di tybalt . Lo scontro rivelatosi fatale per mercurio costringe romeo a vendicare l’amico scomparso , sfida cosi a duello tybalt e lo uccide . Subito dopo sopraggiunge sul luogo il principe a cui nel frattempo sono giunte voci dell’accaduto . Escalus quando vede i due corpi per terra coperti di sangue monta su tutte le ire soprattutto perché tra loro c’e anche quello del suo caro amico mercurio . Informatosi dei fatti decide di punire Romeo con l’esilio nonostante la legge vigente che condanna gli assassini a morte . Giulietta intanto viene a sapere dell’assassinio del cugino ad opera di Romeo e dopo un momento di rabbia nei confronti dello sposo s’inizia a disperare della pena a lui inflitta che lo costringerà lontano da lei. Uno o due giorni dopo il nobile Paride bussa alla casa dei capuleti per rinnovare la sua proposta di sposare la giovane Giulietta ricevendo il consenso del padre e fissando anche la data nel giovedì successivo . Giulietta dopo la notizia di ciò cerca , prima di ritardare il suo matrimonio adducendo come scusa la recente morte del caro tybalt ma poi vedendosi tutti contro , anche la sua balia che gli consiglia di far come se il matrimonio con Romeo non fosse mai stato , con la scusa di doversi confessare prima della cerimonia va da padre Lorenzo a chieder soccorso . Dal frate incontra anche Paride ma tramite risposte ambigue gli far credere di esser disposta al matrimonio senza tuttavia dire alcuna parola che per lei , gia sposata , possa essere compromettente. Il prete restato solo con la ragazza vista la determinazione della donzella a rispettare i voti del matrimonio le propone un audace piano.

Essa la notte prima del matrimonio dovrà bere una pozione da lui consegnatale che le darà le sembianze di una morta per le successive 42 ore. Nel frattempo si sara svolta il funerale e lei sara stata sepolta nella tomba dei Capuleti ; allora Romeo precedentemente informato del piano verrà e la trarrà dalla barra portandola con se a Mantova . L’esecuzione del piano inizia come previsto con Giulietta che chiede alla madre di farla dormire sola la notte prima delle nozze , essa ormai sola nella sua camera dopo qualche indugio beve finalmente la pozione . Il mattino dopo quando la balia la va svegliare annunciandole l’arrivo del conte Paride la trova come morta; in men che non si dica la notizia viene a conoscenza di tutti e l’atmosfera gioiosa che regnava nella magione si trasforma in una tristezza leggibile sui volti di ognuno . Intanto Frate Lorenzo incarica un suo confratello di portare una lettera a Mantova a Romeo in cui e illustrato il piano da lui architettato ma questo fermato da una accidente è impossibilitato . A Romeo giunge invece dal suo servo che gli comunica la morte di Giulietta , cio spinge l’innamorato nella disperazione e lo indce a procurarsi un veleno con cui darsi la morte . Raggiunge allora la tombe dei Capuleti desideroso di giacere insieme alla sua Giulietta ma qui incontra Paride che ignaro dell’amore che lega i due pensa che sia venuto per profanare il sepolcro dei Capuleti . Tra i due scoppia la lite e Romeo offeso dai molteplici insulti dell’altro lo uccide in duello dopodiché si stende accanto a Giulietta e beve il veleno . Intanto Fra Lorenzo viene informato da fra Giovanni dell’esito del suo compito ma non se ne preoccupa più di tanto sperando che a Romeo non sia giunta cosi presto la notizia della falsa morte di Giulieeta ,si reca comunque alla tomba per accogliere Giulietta al suo risveglio . Intanto quest’ultima quando si sveglia e vede i risultati della tragedia compiutasi intorno ad essa decide di darsi la morte con il coltello di Romeo. Il frate quando giungepuò ormai solo osservare il dramma da poco conclusosi . Successivamente arriva anche il paggio di Paride con i Capuleti che si disperano per la tragedia , arrivano anche i Montecchi allarmatisi al nominare per la città la notizia della morte di Romeo . L’opera si conclude con la completa riappacificazione tra il Montecchi , addolorato anche per la morte della moglie deceduta nella nottata per il troppo dolore causatale dall’esilio di Romeo , e il Capuleti e le triste parole del principe Escalus che si rammarica di come due giovani siano stati vittima dell’odio smodato di due famiglie .»

Traduzioni in italiano[modifica wikitesto]

Ho aggiunto nuovamente la traduzione recente, precedentemente cancellata in quanto 'poco nota', da me effettuata di Romeo e Giulietta e pubblicata l'anno scorso. Sono pienamente consapevole della generale impostazione di wikipedia sul concetto di "autopromozione" e sul pregiudizio di vanità implicita collegata ad un intervento o ad una modifica legata a una propria opera. Proprio per questo fatto, e poiché sono d'accordo con la necessità in via di principio di linee guida come queste, offro le mie ragioni secondo le quali l'introduzione della traduzione non è da considerarsi quale autopromozione o, tanto peggio, vanità ma come una modifica inserita con l'obiettivo di migliorare la voce. Avrei potuto rimanere anonimo o firmarmi con un altro nome facendo finta di essere qualcun altro così da cercare di sfuggire al pregiudizio inerente alla mia identità di traduttore, ma sono convinto delle mie ragioni e perciò non esito ad espormi. Mi auguro che queste ragioni siano considerate per se stesse, e non si veda in esse tentativi di difendere il proprio angolo o il proprio ego (che non sarà senz'altro danneggiato dal mancato inserimento).

L'argomento chiave è che la traduzione è una traduzione del First Quarto del 1597 ed è l'unica ad essere disponibile in commercio in italiano di quel testo. Il Q1 è stato negli ultimi vent'anni rivalutato dalla filologia scespiriana all'interno di un movimento generale che ha messo in discussione il concetto stesso di "bad quarto". E' tra l'altro mio proposito proporre modifiche alla voce di "romeo e giulietta" su questo punto proprio per rendere conto delle evoluzioni della critica rispetto a quei lavori che mi sembrano essere la base della voce (come lo studio di Baldini). Tutte le edizioni britanniche in commercio si basano prevalentemente su Q2 con inserimenti da Q1. Allo stesso modo le traduzioni italiane che prendono un testo anglosassone quale base. Mi sembra quindi senz'altro utile, costruttivo, se non necessario segnalare al lettore l'unica traduzione in cui può accedere direttamente al Q1 e derivarne un confronto utile con le altre traduzioni.

di seguito alcune obiezioni su come è trattato il tema sulla pagia di Romeo e Giulietta.

“Questa edizione è chiamata il primo in-quarto (Q1), o il cattivo in-quarto

quest’ultima dicitura non è più accettata da tutta la comunità di studiosi, perciò va evidenziata la sua discutibilità.

In questa edizione alcune battute sono fuori posto: in molti casi vengono anticipati versi che in (Q2) si presentano dopo,

Quest’affermazione è priva di logica, se non di una logica circolare. Le battute sono “fuori posto” solo perché non si conformano con Q2. Ma il medesimo ragionamento si potrebbe applicare a Q2, le cui battute sono fuori posto perché non si conformano con Q1.

talvolta tra i versi "buoni" vengono a inserirsi queste anticipazioni che rischiano di dare informazioni non necessarie sugli sviluppi successivi, rovinando il gusto della lettura.

Mi appare un’affermazione azzardata, che andrebbe almeno sostenuta con esempi dal testo.

Infine alcune scene o dialoghi sono parafrasati in modo pedestre

L’affermazione è altamente soggettiva e sarebbe anche questa almeno da sostenere con una nota o una citazione da un saggio precedente.

proprio perché lo stenografo ricorda il contenuto e lo stende discorsivamente:

L’idea che sia stato uno “stenografo” a riportare il testo di Q1 è dibattuta.

stravolge così l'ordine metrico,

Anche qui sarebbero necessari esempi. Con un’avvertenza: Shakespeare varia sempre il ritmo del pentametro per raggiungere determinati scopi drammaturgici. Evita di proposito la regolarità. Così anche Q2 è spesso irregolare.

il linguaggio diventa casuale al pari di una frase annotata rapidamente su un pezzo di carta volante. Il tutto fatto il più presto possibile, appunto come uno stenografo.

Anche qui, il minimo che si può dire è che questa affermazione, senza alcuna citazione o nota, appare esclusivamente come un giudizio personale.

Spesso (Q1) appare come una specie di riassunto di (Q2), omettendo addirittura la rissa con la quale si apre il dramma, solo per tradurne i particolari nei prompt di scena.

Quest’affermazione è contraddittoria. La rissa non è omessa da Q1, ma è presente in didascalia (come si precisa poco dopo). Risolvere la rissa con una didascalia anziché con dei versi non vuol dire ometterla, ma proporla sotto una veste differente, non necessariamente peggiore.

Infatti in Q1 sono presenti molte indicazioni sceniche e didascalie che mancano invece in Q2 (il secondo in-quarto) e che ci hanno dato preziose informazioni sulla dinamica della messa in scena, della struttura e del funzionamento del teatro di allora.

Verissimo. Sembra strano, però, che uno stenografo abbia trovato il tempo di annotare didascalie complesse sui suoi “pezzi di carta volante”.

(Q2) fu pubblicata da Thomas Creede nel 1599. «Corretto, aumentato ed emendato», esso si basa solo in piccola parte sulla prima edizione, non solo generalmente inaffidabile per i motivi sopra accennati, ma anche in quanto costituisce un atto di giustizia contro la copia pirata che non viene dalla mano di Shakespeare.

Definire la pubblicazione di Q2 un “atto di giustizia contro la copia pirata” indica quanto meno la sovrapposizione di una mentalità contemporanea sull’ambiente elisabettiano. Ed è un fortissimo giudizio di valore che andrebbe, nuovamente, almeno sostenuto da una nota o da una citazione. Infine, ribadisco, c’è discussione se Q1 venga o no “dalla mano di Shakespeare”.

Resta comunque il fatto che [Q2 sia] una edizione emendata e ampliata per il lettore, in cui la freschezza e spontaneità del copione è stata in parte soppiantata da differenti esigenze editoriali, più conformi a quelle di chi ama leggere che assistere di persona alla rappresentazione. In questo caso, (Q1) e altri cattivi in-quarti, come altre testimonianze delle cronache sono state di aiuto per la restitutio dell'opera originale.

Due punti importanti. Il recupero filologico di Q1 negli ultimi vent’anni deriva proprio dal rifiuto del pregiudizio negativo nei confronti di quei testi che recano più vistosamente i segni della pratica teatrale come Q1. Secondo, gli studi sul concetto di “revision” in Shakespeare hanno messo in discussione il concetto dell’esistenza di una sola versione originale e autoriale di un lavoro scespiriano. Un’opera di Shakespeare può avere più versioni autoriali (come è il caso di Re Lear), senza che una lo sia più delle altre. E’ nell’interazione fra di esse e la scena, che il testo continuamente si rinnova.

già nel 1963 Gabriele Baldini affermava "In effetti, il <<cattivo>> in-quarto è tra i migliori che si posseggano, di quella anomala categoria, mentre il <<buono>> è tra i peggiori>>". Purtroppo quando si entra nel campo minato delle fonti scespiriane è difficile procedere correttamente...
Grazie per la precisa analisi che ci fornisci; ti va di darci una mano a sistemare l'articolo lì dove non ti convince? L'importante è utilizzare un punto di vista neutrale e i riferimenti opportuni (che, visto il lavoro che hai appena terminato, sicuramente hai a disposizione), se agisci in tal modo nessuno qui su wiki contesterà ciò che scrivi...--GiòGiò 19:40, 13 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Paride era un conte Lodron ed è opportuno il link alla voce "Conti Lodron"[modifica wikitesto]

Paride apparteneva alla famiglia dei conti Lodron ed è quindi opportuno in wikilink a questa voce. Io l'ho messo e l'utente Utente:Ludus1988 [1] l'ha tolto. La notizia è data per certa e pacifica dalla bibliografia lodroniana, anche se lo storico Giuseppe Papaleoni sostiene che il Da Porto conobbe il figlio di Paride Giorgio, quello che assieme al fratello Pietro ottenne a Roma il titolo di conte da Federico III il 6 aprile 1452. Propongo l'inserimento del link e chiedo l'opinione di Ludus1988. Giobe

La voce non parla di nessun Lodron. Se dovesse parlarne, il wikilink sarebbe ovvio, ma non ha senso cacciarcelo dentro a forza. Se hai interesse e informazioni sul personaggio storico scrivine la voce (si tratta di costui?)--(Y) - parliamone 13:41, 17 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Oggi ho completato e documentato la voce dei conti Lodron, fornendo le prove letterarie che si trattava di un conte della casata dei Lodron e del perché Da Porto scelse il nome di Paride e del fatto che Matteo Bandello a cui si inspirò Shakespeare parlasse proprio di Paris (Paride) Lodron. È un'informazione utile e vera, perché non darla in libertà? Propongo l'inserimento del wikilink visto che è ritenuto ovvio, sempreché ciò non disturbi per altri motivi --Giobe 22:10, 19 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Insistere per mettere un wikilink che sarebbe errato mi pare un po' strano. La storia inventata da Masuccio Salernitano si svolgeva tra Siena e Alessandria, in seguito Da Porto la collocò a Verona, cambiò nomi ai personaggi e se ne inventò alcuni, e diede il nome di 'conte di lodrone' al personaggio del pretendente di Giulietta. Bandello lo battezzò Paride, ma spesso definendolo ancora 'conte di lodrone', e infine Shakespeare tenne per buono il solo nome Paride. In breve, per essere chiari: Paride non apparteneva alla famiglia dei conti Lodron del Trentino, per un semplice motivo: il Paride di cui si parla in questa voce è un personaggio di fantasia. --(Y) - parliamone 23:53, 20 ago 2007 (CEST).[rispondi]

Convengo che nella voce “Romeo e Giulietta” (peraltro in vetrina di wikipedia) un wikilink su Paride stona: sarebbe una caduta di stile nella storia, che non si addice a un capolavoro della fantasia umana. Nulla vieta al Papaleoni che nel suo studio “non gli sembrasse non inopportuno di esporre alcune congetture su una eventuale conoscenza diretta del Da Porto coi Lodroni, tale da giustificare ancor più l'uso del loro nome nella sua novella. Il darle non più che per congetture ci scusi” – dice lo storico -”presso che potesse trovarle troppo poco fondate e ce ne scusi anche il dover occuparci di una materia più novellistica che storica”.--Giobe 16:01, 21 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Ma se vuoi inserire qualche cosa nella voce riguardo l'origine del personaggio di Paride puoi farlo (nella sezione in cui si parla della genesi del dramma). Mi sembrava però che tu, come hai peraltro fatto, volessi inserire il wikilink che da Paride puntasse direttamente alla voce conti Lodron, cosa che sconsiglio vivamente. Sarebbe come far puntare Paperino ad Anatidae. --(Y) - parliamone 16:53, 21 ago 2007 (CEST)[rispondi]

Capuleti bresciani?[modifica wikitesto]

Nella voce vi è scritto che i Capuleti (Cappelletti) sono di origini bresciane, ma ho una fonte che afferma che si ha conoscenza della presenza dei Capuleti a Verona fino agli anni della permanenza di Dante a Verona, nella attuale casa di Giulietta, ubicata in prossimità di piazza Erbe, dove tra l'altro la loro presenza è testimoniata dallo stemma del cappello sulla chiave di volta dell'arco di entrata al cortile della casa (edificio tra l'altro del XII secolo). Fonte: M. Carrara. Gli Scaligeri. Verona, 1964. pp. 136-137. Non ci sono notizie riportanti lotte tra Capuleti e Montecchi (questi ultimi, ghibellini veronesi, erano in lotta soprattutto contro i guelfi Sambonifacio, anche se furono banditi dalla città da Cangrande per aver tentato un complotto. Fonte: G. Solinas. Storia di Verona. Verona, Centro Rinascita, 1981. pp.256-292) però è sicura la presenza dei Capuleti in città, che forse avevano solo origini bresciane. Tra l'altro nel XIV secolo nello stesso edificio andò a vivere un'altra famiglia che prese il nome di Cappello proprio per via dello stemma del cappello. Che fare? LoScaligero 17:09, 4 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Altra cosa, nella voce poco dopo c'è scritto che Dante afferma nel Purgatorio che erano in lotta, ma Dante dice solo, commiserandoli, che sono famiglie «già tristi». LoScaligero 17:26, 4 apr 2008 (CEST)[rispondi]
Visto che nessuno ha risposto provo a correggere gli errori. LoScaligero 23:29, 16 apr 2008 (CEST)[rispondi]

L'età di Giulietta[modifica wikitesto]

Nella voce, Giulietta viene presentata come "quattordicenne": in realtà mancavano "due settimane e qualche giorno" al suo quattordicesimo compleanno, come risulta dal colloquio tra la madre di Giulietta e la nutrice http://en.wikisource.org/wiki/Romeo_and_Juliet#SCENE_III._A_room_in_Capulet.27s_house - Giulietta morì pochi giorni dopo ancora tredicenne. Anche nella Wikipedia in lingua inglese si legge che "Juliet is only thirteen". Clop (msg) 20:09, 25 mag 2010 (CEST)[rispondi]

Migliorare voce in vetrina o rimuoverla[modifica wikitesto]

La pagina «Romeo e Giulietta» è una voce in vetrina che ha poche note. Se non si procede a migliorarla, avvierò la procedura per la rimozione dalla vetrina.--Figiu (msg) 13:25, 10 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Citazione spostata dalla voce[modifica wikitesto]

Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Wikipedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 15:10, 17 dic 2011 (CET)[rispondi]

«Oh! che luce viene da quella finestra? Essa è l'Oriente e Giulietta è il Sole. Sorgi bel Sole, e uccidi l'invidiosa Luna già malata e livida di rabbia perché tu sei tanto più luminosa di lei.»

«Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!? Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.»

Riferimenti nella musica leggera[modifica wikitesto]

Il testo di "Juliet" del gruppo Sonata Arctica non è incentrato sui pensieri di Romeo prima di morire come riportato, in quanto la canzone fa parte di una "saga" (riguardante uno stalker), composta da canzoni di altri album (per la precisione "The end of this chapter" dall'album Silence, "Don't say a word" dall'album Reckoning Night e "Caleb" dall'album Unia). La canzone è solo "ispirata" dall'opera di Shakespeare, come affermato anche dal cantante del gruppo in alcune interviste (qui una in tedesco). --Ulgan (msg) 06:37, 24 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Traduzioni antiche[modifica wikitesto]

Ma è possibile che prima del 1900 non vi fossero traduzione italiane di quest'opera? Insomma non è mai stata messa in scena?

Segnalo che nella traduzione di Quasimodo il nome viene tradotto "Della Scala" --2.39.86.99 (msg) 20:52, 13 mag 2014 (CEST)[rispondi]

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