Cycas megacarpa

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Cycas megacarpa
Immagine di Cycas megacarpa mancante
Stato di conservazione
Vulnerabile[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaCycadaceae
GenereCycas
SpecieC. megacarpa
Nomenclatura binomiale
Cycas megacarpa
K.D. Hill, 1992

Cycas megacarpa K.D. Hill, 1992 è una pianta appartenente alla famiglia delle Cycadaceae, endemica dell'Australia[2].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È una cicade con fusto arborescente, alto sino a 3(-6) m e con diametro di 8-14 cm[2].

Le foglie, pennate, lunghe 70-110 cm, sono disposte a corona all'apice del fusto e sono rette da un picciolo lungo 20-36 cm; ogni foglia è composta da 120-170 paia di foglioline lanceolate, con margine leggermente ricurvo, lunghe mediamente 12-20 cm, di colore verde chiaro, inserite sul rachide con un angolo di 40-70°.

È una specie dioica con esemplari maschili che presentano microsporofilli disposti a formare strobili terminali di forma ovoidale, lunghi 18 cm e larghi 7 cm ed esemplari femminili con macrosporofilli che si trovano in gran numero nella parte sommitale del fusto, con l'aspetto di foglie pennate che racchiudono gli ovuli, in numero di 2-4.

L'epiteto specifico megacarpa, e cioè grande mega- frutto karpos, fa riferimento ai semi lunghi 38-50 mm, grossolanamente ovoidali, ricoperti da un tegumento di colore arancio-marrone.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È diffusa da sud di Mount Morgan fino ai pressi di Goomeri, nel Queensland[2].
Prospera su terreni argillosi-limacciosi sovrastanti vari substrati.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica C. megacarpa come specie vulnerabile[1].
La specie è inserita nella Appendice II della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Forster, P., Cycas megacarpa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b c Cycas megacarpa, in The Cycad Pages. URL consultato il 12 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2014).
  3. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), in Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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