Crisotilo (minerale)

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Crisotilo
Classificazione Strunz (ed. 10)9.ED.15
Formula chimicaMg3Si2H4O9 / Mg3(Si2O5)(OH)4
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinoortorombico o monoclino (a seconda del politipo)
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeA2/m
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

Il crisotilo (dal gr. χρυσότίλος, comp. di χρυσός "oro" e τίλος "fibra")[1], conosciuto anche come amianto di serpentino o amianto bianco è un minerale appartenente alla classe dei silicati, sottoclasse fillosilicati, presente nelle serpentiniti a volte in associazione alla tremolite.[2] Esistono tre politipi del crisotilo dei quali il clinocrisotilo è di gran lunga il più comune, l'ortocrisotilo ed il paracrisotilo, il più raro.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I primi documenti certi sull'estrazione dell’amianto in Valmalenco risalgono al XIX secolo. Nel 1807 Candida Lena Perpenti riuscì nel tentativo di filatura. La tecnica fu perfezionata nel 1827-28 da Giovanni Aldini, che fabbricò carta, cartoni ed indumenti ignifughi, e nel 1830, da Antonio Vanossi. Le cave della Valmalenco furono definitivamente abbandonate negli anni ’50.[4]

In America il suo utilizzo è stato proibito dall'amministrazione Biden-Harris il 18 marzo 2024.[5]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

È un minerale fibroso in cui gli strati sono incurvati con formazione di bacchette o cilindri cavi allungati lungo una singola direzione. Gli strati sono legati assieme da forze di van der Waals e da legami a idrogeno. Il diametro medio di una singola bacchetta o cilindro cavo è di circa 25 nm.[2] In base all’orientazione delle fibre di crisotilo rispetto alla vena rocciosa se ne possono distinguere due tipi :[2]

  • crisotilo tipo “cross”: le fibre sono perpendicolari alle pareti della vena e generalmente corte;
  • crisotilo tipo “slip”: le fibre sono parallele alle pareti della vena e si possono avere fibre anche molto lunghe

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le fibre del crisotilo sono di colore bianco, ondulate e dotate di una lucentezza sericea.[2]

Composizione chimica[modifica | modifica wikitesto]

Fra i vari ioni presenti nel crisotilo un caso particolare è quello dell’alluminio. Lo ione Al3+ può infatti sostituire parzialmente il silicio in coordinazione tetraedrica e il magnesio in coordinazione ottaedrica, perché il suo raggio ionico è prossimo a quello critico di separazione fra la coordinazione tetraedrica e quella ottaedrica. Per tale motivo l’alluminio può assumere entrambe giocando un doppio ruolo di sostituente del silicio e di normale catione.[2]

Oltre alla vicarianza fra ioni nelle serpentine si possono avere inclusioni e/o associazioni di altri minerali accresciutisi assieme al crisotilo nelle vene della roccia, anche a livello submicrometrico. Il tipo di associazione mineralogica dipende dalle condizioni chimico-fisiche presenti durante il processo di serpentinizzazione.[2]

Giacimenti[modifica | modifica wikitesto]

In Italia veniva estratto:[2][4]

A livello internazionale i giacimenti più importanti si trovano:[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ criṡòtilo - Treccani, su Treccani. URL consultato il 2 giugno 2024.
  2. ^ a b c d e f g Associazione tra amianto e rocce serpentinitiche, su www.arpa.vda.it. URL consultato il 2 giugno 2024.
  3. ^ a b Crisotilo amianto bianco: utilizzi, pericolosità e bonifica, su Il Giornale dell'Ambiente. URL consultato il 2 giugno 2024.
  4. ^ a b L'Amianto, una varietà fibrosa di Serpentino, su www.museostorianaturale.it. URL consultato il 2 giugno 2024.
  5. ^ (EN) OA US EPA, Biden-Harris Administration finalizes ban on ongoing uses of asbestos to protect people from cancer, su www.epa.gov, 18 marzo 2024. URL consultato il 2 giugno 2024.

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