Coris flavovittata

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Coris flavovittata

esemplari giovani
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
SuperclasseGnathostomata
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordineLabroidei
FamigliaLabridae
GenereCoris
SpecieC. flavovittata
Nomenclatura binomiale
Coris flavovittata
(Bennett, 1828)

Coris flavovittata (Bennett, 1828) è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Proviene dalle barriere coralline dell'oceano Pacifico dell'est, in particolare delle Isole Midway e delle Hawaii[3]. Nuota fino a 98 m di profondità, soprattutto nelle zone con fondali sabbiosi vicine alle barriere[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i pesci del genere Coris, questa specie presenta un corpo allungato, soprattutto nei giovani; gli adulti sono leggermente più tozzi. La lunghezza massima registrata è di 50,8 cm, il peso 4,6 kg[3].

Gli esemplari giovanili sono bicolori, bianchi a strisce orizzontali nere o marroni scure. Il ventre a volte ha sfumature giallastre. La pinna dorsale e la pinna anale sono basse e lunghe, con il bordo bianco, mentre la pinna caudale ha il margine arrotondato[4]. I maschi adulti hanno una colorazione completamente diversa, prevalentemente grigiastra, con la testa striata di blu. Poco sopra le pinne pettorali è presente una macchia più scura. Le pinne sono grigiastre striate di azzurro e i primi raggi della pinna dorsale sono più allungati degli altri.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

È prevalentemente carnivora, infatti si nutre soprattutto di varie specie di invertebrati acquatici come echinodermi, in particolare ricci di mare (Spatangoidea) e Ofiure, molluschi gasteropodi e bivalvi, vermi policheti e crostacei granchi[5].

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

È oviparo, ermafrodita, la fecondazione è esterna e non ci sono cure nei confronti delle uova[3].

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante venga pescata abbastanza frequentemente, questa specie è abbastanza comune ed è diffusa in aree marine protette, quindi viene classificata come "a rischio minimo" (LC) dalla lista rossa IUCN[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Craig, MT, Coris flavovittata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Bailly, N, Coris flavovittata, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  3. ^ a b c (EN) C. flavovittata, su FishBase. URL consultato il 3 gennaio 2013.
  4. ^ C. flavovittata, su fishbase.org. URL consultato il 3 gennaio 2014.
  5. ^ C. flavovittata, alimentazione, su fishbase.org. URL consultato il 3 gennaio 2014.

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