Coop Himmelb(l)au
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/a/a7/Gasometer-b-by_viennaphoto_at.jpg/220px-Gasometer-b-by_viennaphoto_at.jpg)
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![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/62/MIllstatt_-_Villa_Soravia1.jpg/220px-MIllstatt_-_Villa_Soravia1.jpg)
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/8/8c/Hainburg_Martin-Luther-Kirche_innen.jpg/220px-Hainburg_Martin-Luther-Kirche_innen.jpg)
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Coop Himmelb(l)au (1968-) è una cooperativa di architetti con sede principale a Vienna, e che ora possiede sedi anche a Los Angeles. Appartiene alla corrente del decostruttivismo.
Il nome è un gioco di parole: parte da "himmelblau" (= celeste, colore del cielo) e mettendo fra parentesi la "l" gli aggiunge il significato di "Himmelbau" (= costruzione, edificio, che sta in cielo).
Nel 1982 lo studio vince il Berlin Prize for Building Art. Coop Himmelb(l)au è stata fondata da Wolf D. Prix, Helmut Swiczinsky e Michael Holzer, e trovò subito supporto da architetti quali Zaha Hadid, Frank Owen Gehry, Peter Eisenman in occasione dell'esibizione del 1988 al Museum of Modern Art intitolata Deconstructivist Architecture.
Poetica
[modifica | modifica wikitesto]Dopo un periodo che va dagli anni sessanta agli anni ottanta, in cui realizzano opere minori, installazioni e provocazioni (come Villa Rosa, recentemente rielaborata per la Biennale di Architettura di Venezia del 2008) i Coop Himmeb(l)au si caratterizzano per una visione radicale ed estrema del progetto e dell'architettura.
È infatti del 1980 il manifesto che rappresenta e rappresenterà il pensiero di Wolf D. Prix e Helmut Swiczinsky dal titolo "Architecture must Burn":
«Non vogliamo costruire Biedermeier. Non ora né mai. Siamo stufi di vedere Palladio e altre maschere storiche. Non vogliamo un’architettura che esclude tutto ciò che è inquietante. Vogliamo un’architettura che dà di più. Un'architettura che sanguina, che sfianca, che turbina e che rompe, anche. Un'architettura che accende, che punge, che squarcia e sotto stress, lacrima. L'architettura deve essere cupa, ardente, liscia, rugosa, angolare, brutale, rotondeggiante, delicata, colorata, oscena, voluttuosa, sognante, seducente, repellente, asciutta, bagnata e palpitante. Viva o morta. Fredda - allora fredda come il ghiaccio. Calda - allora ardente come un’ala in fiamme. L'architettura deve bruciare»
La poetica dello studio può essere descritta come distruzione delle forme della tradizione architettonica che identifica nuove strategie formali e progettuali.
Oggi, nel periodo digitale, lo studio cerca di mischiare diversi linguaggi (modellini e 3D, schizzi e render) per arrivare al risultato progettuale.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/5/54/M%C3%BCnchen_-_BMW-Welt.jpg/220px-M%C3%BCnchen_-_BMW-Welt.jpg)
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- Sede della Banca centrale europea, Francoforte sul Meno
- Gasometer, Vienna
- UFA Cinema Palace, Dresda
- Nuova struttura per l'Accademia di Belle Arti, Monaco
- Tetto in Falkestraße, Vienna
- Musèe de Confluences, Lione
- International Conference Center, Dalian
- Funder werk, Sankt Veit an der Glan
- Groninger Museum, Groningen
- Akron Art Museum, Akron
- BMW Welt, Monaco
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale, su coop-himmelblau.at.
- (EN) John Zukowsky, Coop Himmelblau, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- {{Flavia Foradini: Intervista con Wolf Prix [1]}}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 155984953 · ISNI (EN) 0000 0001 0729 4310 · ULAN (EN) 500252553 · LCCN (EN) n84025772 · GND (DE) 2120954-6 · BNF (FR) cb123070359 (data) · J9U (EN, HE) 987007440753905171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n84025772 |
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