Ceratozamia zoquorum

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Ceratozamia zoquorum
Immagine di Ceratozamia zoquorum mancante
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneCycadophyta
ClasseCycadopsida
OrdineCycadales
FamigliaZamiaceae
GenereCeratozamia
SpecieC. zoquorum
Nomenclatura binomiale
Ceratozamia zoquorum
Pérez-Farr., Vovides & Iglesias, 2001
Sinonimi

Ceratozamia zoquensis[2]

Ceratozamia zoquorum Pérez-Farr., Vovides & Iglesias, 2001 è una pianta appartenente alla famiglia delle Zamiaceae originaria dello stato del Chiapas, in Messico.[3]

Il fusto è cilindrico, di colore marrone scuro, alto dai 10 ai 50 cm con un diametro che può raggiungere la medesima misura.

Presenta da una a cinque foglie, disposte a corona all'apice del fusto, Le foglie possono essere lunghe oltre tre metri e larghe 40–70 cm, con piccioli lunghi da 20 cm a oltre un metro. Il rachide va dai 40 ai 150 cm. Le foglioline si dipartono in maniera alternata dalla porzione distale della foglia, sono lunghe 20–40 cm e larghe 3–6 cm. Se ne osservano da cinque a sedici paia per foglia.

È una specie dioica. I coni maschili sono lunghi 10–30 cm per un diametro di 3–4 cm, di colore marrone chiaro o marrone-rossiccio a seconda degli stadi di maturazione. I microsporofilli sono molto numerosi, a forma di cuneo e disposti a spirale. Sono lunghi circa 1,5 cm e larghi 70–90 mm. I coni femminili sono di forma cilindrica, lunghi 20–25 cm per un diametro di circa 10 cm, di colore verde. I macrosporofilli, anch'essi piuttosto numerosi, sono lunghi 1,5-2,3 cm e larghi 2,4-2,8 cm lungo l'asse maggiore.

I semi sono di forma ovale, di circa 2 cm di lunghezza per 1,5 cm di diametro. Il tegumento è inizialmente di colore bianco, per poi diventare giallo-crema a maturazione.[3]

Distribuzione e habitat

[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica delle zone occidentali del Chiapas, uno stato del Messico. Cresce nel sottobosco della foresta tropicale pluviale di sempreverdi, sugli affioramenti calcarei dei pendii ripidi.

Fa parte del complesso Ceratozamia miqueliana, un gruppo di specie con caratteristiche simili, che comprende C. miqueliana, C.becerrae, C.euryphyllidia, C.hondurensis, C.whitelockiana e C.zoquorum.[4]

Conservazione

[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List classifica C. zoquorum come specie in pericolo critico di estinzione. Nel 2010 si è stimato che la sua popolazione aveva subito un declino dell'80% nei cinquant'anni precedenti. La maggiore minaccia alla sopravvivenza di tale specie viene dalla distruzione del suo habitat per far posto alle piantagioni di caffè.[1]

La specie è inserita nella Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES).[5]

  1. ^ a b (EN) Chemnick, J. & Gregory, T, Ceratozamia zoquorum, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) ITIS Standard Report Page: Ceratozamia zoquorum, in Integrated Taxonomic Information System. URL consultato il 22 dicembre 2011.
  3. ^ a b Miguela Pérez-Farrera, Vovides Adrew P., Iglesias Carlos G., A new species of Ceratozamia (Zamiaceae) from Chiapas, Mexico (PDF), in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 137, n. 1, settembre 2001, pp. 77-80, DOI:10.1111/j.1095-8339.2001.tb01107.x. URL consultato il 22 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2011).
  4. ^ Vovides AO, Pérez-Farrera MA, Gonzàles D e Avendano S, Relationships and Phytogeography in Ceratozamia, in Cycad classification: concepts and recommendations, CABI, 2004, p.109, ISBN 978-0-85199-741-4.
  5. ^ CITES - Appendices I, II and III (PDF), su Convention On International Trade In Endangered Species Of Wild Fauna And Flora, International Environment House, 2011 (archiviato dall'url originale il 4 agosto 2012).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  • Ceratozamia zoquorum, su The Cycad Pages. URL consultato il 10 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica