Cattleya maxima

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cattleya maxima
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
OrdineAsparagales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùLaeliinae
GenereCattleya
SpecieC. maxima
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseLiliopsida
OrdineOrchidales
FamigliaOrchidaceae
SottofamigliaEpidendroideae
TribùEpidendreae
SottotribùLaeliinae
GenereCattleya
SpecieC. maxima
Nomenclatura binomiale
Cattleya maxima
Lindl., 1833
Sinonimi

vedi testo[1]

Cattleya maxima Lindl., 1833 è una pianta della famiglia delle Orchidacee originaria del Sud America.[1]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un'orchidea di medie dimensioni, epifita e solo occasionalmente litofita, caratterizzata da pseudobulbi appressati, a forma di clava, scanalati, ricoperti da guaine embricate, portanti una sola foglia coriacea, oblunga oppure ellittico-oblunga, ad apice ottuso e bilobato. Fiorisce d'autunno e per tutto l'inverno con un'infiorescenza originata dallo pseudobulbo maturo, lunga fino a 30 centimetri, eretta, arcuata, portante fino a 15 fiori coperti da una guaina. I fiori sono fragranti, duraturi, grandi 12 o 13 centimetri in media e si caratterizzano per le forme particolarmente eleganti[2].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è originaria della fascia costiera di Ecuador e Perù settentrionale.[1]

Cresce epifita e occasionalmente litofita dal livello del mare a 1500 metri di quota.[2]

Sinonimi[modifica | modifica wikitesto]

Epidendrum maximum (Lindl.) Rchb.f., 1861
Cattleya maxima var. aphlebia Rchb.f., 1884
Cattleya malouana Linden, 1885
Cattleya maxima var. backhousii Rchb.f., 1885
Cattleya maxima var. hrubyana L.Linden & Rodigas, 1885
Cattleya maxima var. marchettiana B.S.Williams, 1891
Cattleya maxima f. aphlebia (Rchb.f.) Roeth, 2010

Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]

Questa pianta richiede esposizione a mezz'ombra e frequenti irrigazioni nella stagione della fioritura, con riduzione dell'acqua nel periodo di riposo, la temperatura dev'essere medio-alta[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Cattleya maxima, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 21/2/2021.
  2. ^ a b c (EN) Cattleya maxima, in Internet Orchid Species Photo Encyclopedia. URL consultato il 15 marzo 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica