Caenolestes fuliginosus

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Opossum toporagno scuro
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SottoclasseTheria
InfraclasseMetatheria
SuperordineAmeridelphia
OrdinePaucituberculata
SuperfamigliaCaenolestoidea
FamigliaCaenolestidae
GenereCaenolestes
SpecieC. fuliginosus
Nomenclatura binomiale
Caenolestes fuliginosus
Tomes, 1863
Sinonimi

Caenolestes tatei

Sottospecie
  • C. fuliginosus centralis
  • C. fuliginosus fuliginosus
  • C. fuliginosus obscurus

L'opossum toporagno scuro (Caenolestes fuliginosus Tomes, 1863) è un marsupiale americano della famiglia Caenolestidae.

Mostra dimorfismo sessuale, con le femmine notevolmente più piccole. Il peso dei maschi varia tra 25 e 41 g, quello delle femmine tra 16,5 e 22,5 g; la lunghezza del corpo, testa compresa, è tra 9 e 14 cm. Il pelo, soffice e folto, varia dal marrone scuro a quasi nero sul dorso, mentre è nettamente più chiaro nella regione ventrale. La coda è quasi nuda. Il muso è lungo e appuntito, gli occhi piccoli e poco acuti, le orecchie rotonde. Le femmine sono prive di marsupio.

Distribuzione e habitat

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Areale (in bianco) di C. fuliginosus

Vive in boschi e praterie umide delle Ande, in aree di fitta vegetazione nella quale si sposta scavando tunnel. L'areale comprende zone della Colombia, dell'Ecuador e del nordest del Venezuela.

Le abitudini sono poco note: si ritiene che sia prevalentemente notturno. La dieta comprende insetti, vermi e anche piccoli vertebrati e semi. Dotato di vista debole, nella ricerca del cibo usa soprattutto l'olfatto e l'udito, che sono molto sviluppati, oltre alle sensibili vibrisse.

Comprende tre sottospecie:

  • Caenolestes fuliginosus centralis
  • Caenolestes fuliginosus fuliginosus
  • Caenolestes fuliginosus obscurus

Conservazione

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La IUCN red list classifica questa specie come a basso rischio di estinzione.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Scheda su Animal Diversity Web, su animaldiversity.ummz.umich.edu.
  • foto (JPG), su mammalogy.org. URL consultato il 20 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
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