Caccia tragica
Caccia tragica è un film del 1947 diretto da Giuseppe De Santis.
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Nell'immediato dopoguerra, un camion sul quale viaggiano i novelli sposi Michele e Giovanna e il ragioniere di una cooperativa agricola, incaricato di portare in sede quattro milioni di lire, viene assalito da un manipolo di banditi. I malviventi bloccano la strada con una finta ambulanza, uccidono l'autista e il ragioniere, si impossessano del denaro e prendono in ostaggio la ragazza. Alberto, il capobanda, è un disoccupato reduce di guerra; Daniela è la sua amante, una ex collaborazionista soprannominata Lili Marlene. I contadini della cooperativa si uniscono ai carabinieri per aiutarli a catturare i malviventi. Dopo un lungo inseguimento Daniela e Alberto, trascinando con sé Giovanna, si barricano in un edificio, già sede di un comando tedesco, dove vengono accerchiati.
Il terreno intorno è stato minato dai tedeschi e Daniela vorrebbe far esplodere le mine per far strage degli assedianti. Alberto vuole impedirglielo e, dopo una colluttazione, la uccide. Giovanna è finalmente libera e Alberto, catturato dai membri della cooperativa, deve subire il loro processo. Michele infine persuade i compagni della necessità di perdonare l'uomo, vittima disperata della guerra e dei padroni sfruttatori. Un lancio di zolle di terra sulla schiena di Alberto "redime" moralmente l'uomo, che si avvia verso il proprio futuro [1].
Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]
Incassi[modifica | modifica wikitesto]
Incasso accertato a tutto il 31 dicembre 1952 £ 80.000.000
Critica[modifica | modifica wikitesto]
«Questo film che segna il debutto nella regia di Giuseppe De Santis resta, pur nei suoi forti limiti derivanti dalla struttura intellettualistica della sceneggiatura e dai troppi temi affrontati e non ben sviluppati insiti nel soggetto, forse l'opera migliore del regista. Narra gli sforzi di una cooperativa agricola romagnola, nel dopoguerra, di organizzarsi, nonostante la contrarietà dei latifondisti e di una banda di malviventi. Il film tratta il dopoguerra, i reduci, il banditismo e altre questioni sociali...»
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- 1947 – Mostra internazionale d'arte cinematografica
- Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri al miglior film italiano
- 1948 – Nastro d'argento
- Miglior regia (ex aequo con Alberto Lattuada)
- Miglior attrice non protagonista a Vivi Gioi
- 1948 – Festival di Karlovy Vary
- Menzione speciale per la regia
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ sinossi tratta da: Marco Grossi (a cura di), Giuseppe De Santis. La trasfigurazione della realtà / The Transfiguration of Reality, Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia - Associazione Giuseppe De Santis, 2007
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1945/1955, a cura di Gianni Rondolino, Bolaffi editore, Torino, 1977
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caccia tragica
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Caccia tragica, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Caccia tragica, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Caccia tragica, su ANICA, Archiviodelcinemaitaliano.it.
- (EN) Caccia tragica, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Caccia tragica, su AllMovie, All Media Network.
- (EN, ES) Caccia tragica, su FilmAffinity.
- (EN) Caccia tragica, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Caccia tragica, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- Caccia tragica, su torinofilmfest.org, Torino Film Festival, 1989.