Butia

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Butia
Butia capitata
Intervallo geologico
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Monocotiledoni
(clade)Commelinidi
OrdineArecales
FamigliaArecaceae
SottofamigliaArecoideae
TribùCocoseae
SottotribùAttaleinae
GenereButia
(Becc.) Becc., 1916
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
OrdineArecales
FamigliaArecaceae
SottofamigliaArecoideae
TribùCocoseae
SottotribùButiinae
GenereButia
Specie

Butia (Becc.) Becc., 1916 è un genere di piante della famiglia delle Arecacee, nativo del Sud America e presente in Brasile, Paraguay, Uruguay e Argentina.[1]

La maggior parte delle specie producono frutti edibili, usati per lo più per la produzione di bevande alcoliche. Il nome deriva dal termine vernacolare brasiliano dato al genere.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di 'palme piuma', con foglie pennate lunghe dai 2 ai 4 metri. Le specie variano da piante quasi senza fusto che raramente superano i 40 cm di altezza (ad esempio B. campicola) a piccoli alberi fino a 10 m di altezza (ad esempio B. yatay).

Butia capitata è nota come una delle palme piuma più resistenti al freddo, tollerando temperature fino a circa −10 °C; è ampiamente coltivata nelle regioni temperate calde.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Il genere comprende le seguenti specie:[1]

Ibridi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Butia, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 gennaio 2021.
  2. ^ Umberto Quattrocchi, CRC World Dictionary of Plant Names, I: A-C, CRC Press, 2000, p. 389, ISBN 978-0-8493-2675-2.
  3. ^ Butyagrus nabonnandii, su Palms, Palm & Cycad Societies of Australia. URL consultato il 14 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2013).

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