Bozza:Bombardamento del consolato iraniano di Damasco
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Bombardamento del consolato iraniano di Damasco parte Guerra di Gaza | |||
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Data | 1 aprile 2024 | ||
Luogo | Damasco ( Siria) | ||
Esito | Distruzione dell'ambasciata | ||
Schieramenti | |||
Perdite | |||
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Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia | |||
Il bombardamento dell'ambasciata iraniana a Damasco è avvenuto lunedì 1 aprile 2024 e ha portato all'uccisione di sedici persone, tra le quali Mohammad Reza Zahedi, un comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (c.d. pasdaran).[1]
Si tratta della colpo più duro inflitto all'organo militare iraniano dalla morte del generale Qasem Soleimani il 3 gennaio 2020 in seguito ad un attacco statunitense. L'attentato, attribuito ad Israele, è stato il casus belli che ha innescato la risposta iraniana nella notte tra il 13 e il 14 aprile 2024.
Reazioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]
- Il ministro degli affari esteri della Russia, Sergei Lavrov, ha condannato l'attacco definendolo "inaccettabile".
- Hamas ha espresso cordoglio nei confronti dell'Iran e della Siria, condannando l'attacco come anche l'organizzazione paramilitare libanese Hezbollah. Condanne sono arrivate anche dal portavoce del ministero degli esteri cinese e dal ministero degli esteri dell'Arabia Saudita.
- Gli Stati Uniti, accusati di complicità dall'Iran, hanno negato qualsiasi responsabilità nell'attacco dicendo di non essere stati informati da Israele.[2]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Raid ambasciata a Damasco, l'Iran minaccia ritorsioni contro Israele, su euronews, 1º aprile 2024. URL consultato il 15 aprile 2024.
- ^ Adnkronos, Raid Israele su Damasco, accuse sugli Usa: ultime news, su Adnkronos, 2 aprile 2024. URL consultato il 15 aprile 2024.