Bombus hortorum

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Bombo degli orti
Bombus hortorum
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneHymenopteroidea
OrdineHymenoptera
SottordineApocrita
SezioneAculeata
SuperfamigliaApoidea
FamigliaApidae
SottofamigliaApinae
TribùBombini
GenereBombus
SottogenereMegabombus
SpecieB. hortorum
Nomenclatura binomiale
Bombus hortorum
(Linnaeus, 1761)

Il bombo degli orti (Bombus hortorum Linnaeus, 1761) è un insetto imenottero della famiglia delle Apidae.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Bombus hortorum in azione su Linaria vulgaris.

È un bombo di notevoli dimensioni: la regina raggiunge lunghezze di 17-20 mm con una apertura alare di 35-38 mm; le operaie e i maschi sono leggermente più piccoli; i maschi sono privi di pungiglione. La loro livrea è nera con una banda gialla tra capo e torace, una stretta banda gialla sullo scutello, e una terza banda gialla su primo e secondo tergite; la coda è bianca. Possiede una lingua molto lunga, oltre 15 mm, con la quale raccoglie il nettare.[1]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Sono insetti sociali che formano colonie di alcune decine di esemplari, suddivisi in tre "caste": una regina (la femmina riproduttiva), le operaie (femmine non riproduttive) e i maschi.

È l'insetto impollinatore di numerose specie floreali tra cui l'orchidea Himantoglossum robertianum, una specie non nettarifera che però ospita numerose colonie dell'afide Dysaphis tulipae, la cui melata funge da attrattiva per il bombo [2].

I nidi di B. hortorum sono spesso parassitati da Bombus barbutellus che vi depone le proprie uova[1].

Altri parassiti sono le larve di Physocephala rufipes e Sicus ferrugineus (Diptera: Conopidae)[senza fonte].

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie ha un ampio areale che abbraccia l'ecozona paleartica[3]; è stato introdotto in Nuova Zelanda e in Florida.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Bombus hortorum - The Garden bumblebee, su Bumblebee.org. URL consultato il 15 maggio 2015.
  2. ^ D'Emerico S., Di Palma A., Medagli P., Porcelli F, La complessità dell'impollinazione delle orchidee in Puglia, in Atti del Convegno: La Flora e la vegetazione spontanea della Puglia nella scienza, nell'arte e nella storia. Bari, 22-23 maggio 1993.
  3. ^ (EN) Bombus hortorum, su Natural History Museum of London Website.

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