Black Velvet Band

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Black Velvet Band
Artista
GenereFolk

Black Velvet Band è una canzone tradizionale irlandese che parla del destino degli irlandesi deportati in Australia per aver commesso reati. Il testo racconta di un apprendista che, uscendo una sera per una passeggiata, incontra una donna che aveva appena rubato un orologio. Questa glielo dona, rendendolo complice del furto. La mattina seguente vengono condannati entrambi e deportati nella Terra di Van Diemen, ora nota come Tasmania.

I Dubliners ne pubblicarono una versione nel 1967, forse la più conosciuta, basata su una versione del 1955 del cantante tradizionale inglese Harry Cox e registrata da Ewan MacColl e Peggy Seeger nel loro LP del 1964 "Chorus from the Gallows".

Testo originale

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In a neat little town they call Belfast
Apprenticed in trade I was bound
And many an hour of sweet happiness
I spent in that neat little town
Then bad misfortune came o'er me
That caused me to stray from the land
Far away from my friends and relations
To follow the black velvet band

As I was out strolling one evening
Not intending to stay very long
I met a handsome young damsel
As she came tripping along
A gold watch she took from a pocket
And slipped it right into my hand
On the very first night that I met her
Bad luck to the black velvet band.

(chorus)
Her eyes, they shone like the diamond
You'd think she was queen of the land
And her hair hung over her shoulder
Tied up in a black velvet band

Before judge and jury next morning
The both of us had to appear
A gentleman said 'twas his jewellery
And the case against us was clear
For seven long years transportation
I was sent off to Van Diemen's Land
Far away from my friends and relations
To follow this black velvet band

So come all you jolly young fellows
I'll have you take warning by me
Whenever you're out on the liquor me lads
Beware of the pretty colleens
She'll fill you with whiskey and porter
Until you're not able to stand
And the very next thing you'd know, me lads
You've landed in Van Diemen's Land.

Traduzione del testo

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In una ridente cittadina chiamata Belfast (la città varia da versione a versione)
Lavoravo come apprendista ad un affare al quale ero legato
E ho passato più di un'ora di spensierata felicità
in quella ridente cittadina.
Quando la sfortuna mi cadde addosso
E mi portò lontano da quella terra
Lontano dai miei amici e dai miei cari
Per seguire la fascia di velluto nero.

Mentre ero a fare una passeggiata, di sera,
Non intendevo stare fuori a lungo
Ho incontrato una giovane ragazza alla mano.
Mentre camminava al mio fianco
Ha tirato fuori un orologio d'oro dalla borsa
E me lo ha fatto scivolare in mano
Durante l'unica vera notte che l'ho conosciuta
Sfortuna alla fascia di velluto nero!

(ritornello)
I suoi occhi, le brillavano come diamanti
Avresti pensato che fosse la regina del mondo
E i suoi capelli le scendevano sulle spalle
Legati da una fascia di velluto nero

La mattina seguente, davanti al giudice e alla giuria
Entrambi ci dovevamo presentare
Un signore disse che quell'orologio era suo
E il caso si risolse contro di noi
Per sette anni di deportazione
Sono stato mandato nella Terra di Van Diemen
Lontano dai miei amici e dai miei cari
Per seguire la fascia di velluto nero.

Allora giocatevi tutte le vostre carte ragazzi
Vi voglio mettere in guardia da parte mia
Ogni volta che siete mezzi sbronzi
Fate attenzione alla dolce ragazze
Lei vi riempie di whiskey e birra
fino a che non vi reggete in piedi
E dopo, l'unica cosa che saprete
è di essere approdati nella Terra di Van Diemen

Incisioni rilevanti

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Collegamenti esterni

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