Aviary (Julia Holter)

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Aviary
album in studio
ArtistaJulia Holter
Pubblicazione26 ottobre 2018
Durata89:48
Dischi1
Tracce15
GenereMusica sperimentale[1][2]
Art rock[1]
Improvvisazione libera[1]
Jazz[1]
EtichettaDomino
ProduttoreJulia Holter, Kenny Gilmore
Julia Holter - cronologia
Album precedente
In the Same Room
(2017)
Album successivo

Aviary è il quinto album in studio della musicista americana Julia Holter, uscito il 26 ottobre 2018 da Domino.

È stato preceduto dai singoli I Shall Love 2 e Words I Heard. Il titolo dell'album è derivato da una linea nella raccolta del poeta Etel Adnan del 2009 di Master of the Eclipse.[3] Holter ha detto che i concetti riguardanti la "memoria" hanno avuto un'influenza fondamentale durante la stesura di Aviary. In un'intervista con DIY, ha rivelato che "la memoria era un tema che continuava ad emergere: ricordi che emergono nella mente che si intromettono nei tuoi pensieri, ho iniziato a notare che c'erano ali di immagini, uccelli".[4] Menzionò che questi temi erano principalmente influenzati dal Master of Eclipse di Etel Adnan e dal Libro della memoria di Mary Carruthers. Parlando di entrambi i lavori in un'intervista a Pitchfork, Holter ha dichiarato che "stavo leggendo il Libro della memoria di Mary Carruthers, su come la memoria funzionava nel Medio Evo. La memoria è qualcosa a cui sono profondamente interessato. Il libro Etel Adnan parla di come i ricordi ti perseguitano, e questo è stato davvero in risonanza con me: .. "Mi sono ritrovato in una voliera piena di uccelli urlanti". Quello che ho capito è che ci sono queste connessioni nella mia mente tra estremi: bei suoni di uccelli, strilli suoni di uccelli, bei ricordi, terribili ricordi... Ed ecco dove_ Aviary_ tutto aveva senso per me: questi uccelli che sono come ricordi che volano in giro, tutto è come se succedesse in una volta".[5]

Holter ha anche nominato il musicista jazz Alice Coltrane e il suo quinto album Universal Consciousness come un'influenza. Mentre componeva canzoni come Words I Heard, Holter ha dichiarato che, "ha improvvisato delle melodie per volare attorno alla canzone, e poi ha trascritto quella per violino in 4 parti [...] ognuna in intervalli simili, facendo cose simili ma in momenti diversi, tipo di immersione in quell'effetto "incastrato" di cui mi sono occupato in tutto il disco: quell'eccitante combinazione di synth e archi nella musica di Coltrane sembra speranzosa in un certo senso, la bellezza si sente infinita o qualcosa, e io ne sono stato ispirato.[6]"

Holter ha annunciato l'uscita di Aviary il 6 settembre 2018, insieme all'uscita del singolo I Shall Love 2, accompagnato da un montaggio radiofonico e da un video musicale diretto da Dicky Bahto, che ha anche disegnato la copertina dell'album. Il 17 ottobre, ha pubblicato un secondo singolo, Words I Heard, accompagnato anche da un montaggio radiofonico e da un video musicale diretto da Bahto. Il video è stato ispirato da un saggio di Etel Adnan, che ha anche ispirato il titolo dell'album. L'album è stato pubblicato il 26 ottobre tramite Domino Recording Company in formato digitale e su un doppio CD e 2xLP. Holter ha iniziato a scrivere l'album nel 2016, e in seguito ha registrato demo delle canzoni a casa. Molte delle voci prese da quelle registrazioni soliste, che lei ha usato per guidare i collaboratori in studio, sono finite nell'album.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Turn the Light On – 4:16
  2. Whether – 2:58
  3. Chaitius – 8:10
  4. Voce Simul – 6:34
  5. Everyday Is an Emergency – 7:45
  6. Another Dream – 6:07
  7. I Shall Love 2 – 5:18
  8. Underneath the Moon – 6:49
  9. Colligere – 6:11
  10. In Gardens' Muteness – 6:36
  11. I Would Rather See – 4:51
  12. Les Jeux to You – 6:18
  13. Words I Heard – 6:39
  14. I Shall Love 1 – 5:09
  15. Why Sad Song – 6:07

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Julia Holter: Esoterismo art-pop, su Ondarock. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  2. ^ Julia Holter - AVIARY - la recensione, su Rockol, 15 novembre 2018. URL consultato il 12 ottobre 2022.
  3. ^ Matthew Blenkarn, Julia Holter Avoids the Apocalypse and Undermines Misogyny on 'Aviary', in Exclaim!, 22 ottobre 2018. URL consultato il 22 ottobre 2018.
  4. ^ Mike Ayers, Julia Holter: 'I Don't Write Music Based on What I Think Other People Want', in Billboard, 26 ottobre 2018. URL consultato il 19 novembre 2018.
  5. ^ Philip Sherbourne, How Destitute Times Inspired Julia Holter to Make an Album of Beautiful Excess, in Pitchfork, 8 novembre 2018. URL consultato il 19 novembre 2018.
  6. ^ Will Richards, Julia Holter talks the empathy and escape of new album 'Aviary', in DIY, 17 ottobre 2018. URL consultato il 19 novembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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